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Vaccino anti-Covid: Giani, chiederò priorità per gli insegnanti

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Foto Controradio

Vaccino anti-Covid: “Io ancora non posso derogare sulle vaccinazioni, che naturalmente vengono impartite dal livello nazionale, ma chiederò che vengano inseriti fra i livelli di priorità anche gli insegnanti, perché stando in classe non devono poter essere fonte di contagio”. Lo ha detto il presidente della Toscana Eugenio Giani a margine di una visita al liceo classico Galileo di Firenze in occasione del primo giorno di rientro in classe degli studenti superiori nella regione.

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“Ritengo che la scuola sia l’elemento centrale per la vita di una comunità, perché la scuola significa il nostro futuro, attraverso la formazione dei nostri ragazzi, e quindi quando ho visto che vi era l’opportunità non ho pensato a rinviare per avere magari maggiore sicurezza”. Così il presidente della Toscana, Eugenio Giani, che stamani per la ripartenza delle lezioni in presenza alle superiori in Toscana è andato anche a Pistoia all’istituto ‘Cino da Pistoia’, scuola per la quale la Regione ha destinato un finanziamento di 4,5 milioni di euro per la bonifica della struttura dall’amianto e dove tra pochi giorni inizieranno i lavori in una parte dell’edificio.
“Ritengo che la sicurezza – ha aggiunto Giani – sta nel far vivere la comunità tutti insieme e quindi la scuola non poteva essere considerata la cenerentola. E’ evidente che è rischioso, lo so benissimo, però sono anche convinto che se questa esperienza in Toscana funziona e nelle prossima settimana, o nelle prossime settimane, non vi sarà un aumento dei contagi che ci costringe a richiudere, diventerà un messaggio a livello nazionale. Quindi meglio rischiare questo che mettersi nell’apatia di dire per sicurezza aspettiamo la fine del mese, anche perché ho ascoltato molti ragazzi e ormai della didattica a distanza non ne potevano più”.
Riguardo i trasporti Giani ha spiegato che in Toscana “abbiamo previsto un piano di potenziamento del trasporto pubblico, perché per le scuole superiori sappiamo che il problema maggiore era stato la concentrazione sugli autobus. Abbiamo messo 4 milioni per un rapporto con gli autonoleggiatori privati che consentisse di avere 329 autobus in più in tutta la Toscana e poi abbiamo previsto 500mila euro per compagnie di vigilantes e associazioni che svolgono questa attività, per poter mettere alle fermate degli autobus e davanti alle scuole personale che con autorevolezza sollecitasse a mantenere la distanza, ad avere la mascherina e a non creare assembramenti”.
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