Lun 23 Dic 2024
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Vaiolo delle scimmie: Medici Firenze “No allarmismo ma serve vaccinazione per categorie a rischio”

Vaiolo delle scimmie – “Nessun allarmismo  dopo i casi registrati a Firenze, ma è chiaro che la vaccinazione deve essere consigliata alle persone con infezione da Hiv e a quelle persone che appartengono alle categorie a rischio ben individuate dai comunicati del Ministero della salute e dalla Regione”.

A dirlo è Pierluigi Blanc, infettivologo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Firenze, dopo gli undici casi di infezione avvenuti in provincia di Firenze secondo quanto ha reso noto oggi la Regione Toscana. ‘

‘Il virus detto in gergo medico-scientifico monkeypox – spiega Blanc – non si trasmette facilmente: al di fuori dei rapporti intimi la sua trasmissione non è comune. Ne consegue che la sua diffusione non è alta. I soggetti immunocompetenti non sono esposti a particolari rischi di complicazioni”. L’infettivologo elenca anche i principali sintomi del virus. ”Eruzioni cutanee e linfonodi ingrossati: quando ci sono questi sintomi – conclude Blanc – è bene rivolgersi prontamente ad un medico”.

Gli 11 casi vaiolo delle scimmie in Toscana, “rimandano a quello che abbiamo visto due anni fa con piccoli focolai epidemici all’interno di comunità che hanno una promiscuità sessuale perché proprio questa agevola la diffusione del virus che si trasmette con una discreta facilità per contatto diretto. Dal 2013 c’è una vaccino per la prevenzione e il mio consiglio ora a chi pensa di essere venuto in contatto con positivi al Mpox (vaiolo delle scimmie), di considerare la vaccinazione”. Così all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, la Società italiana delle malattie infettive e tropicali.

In Italia, sono state pubblicate varie circolari con indicazioni da adottare sulla strategia di vaccinazione contro la malattia. Nel mese di luglio 2022 è stata autorizzata la temporanea distribuzione del vaccino (Mva-Bn) in Europa e in Italia.

“Come indicato nella circolare del ministero della Salute del 5 agosto, la vaccinazione con Mva-Bn è stata offerta come profilassi pre-esposizione, alle seguenti categorie di persone: personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus (vaiolo, vaiolo delle scimmie, vaiolo delle mucche); uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (Msm), che rientrano in specifici criteri di rischio elencati nella circolare”, riporta l’Iss sul proprio sito. “Da quello che ho letto è stato un medico di famiglia a rendersi conto della presenza del vaiolo delle scimmie e questo è una buona notizia perché se funziona la medicina del territorio siamo in grado di intercettare i focolai e limitarne la diffusione – chiarisce Andreoni – La maggior parte delle persone a cui viene diagnosticato l’Mpox guarisce senza alcun trattamento. Il trattamento è generalmente sintomatico e di supporto. Alle persone che presentano una malattia severa o che hanno una compromissione del sistema immunitario – conclude – può essere prescritto un antivirale ma in circostanze eccezionali”.