“Tutti per uno”, avrebbe ripetuto Dumas, dove uno sta per il territorio, quello della Val di Bisenzio, per il quale oggi i sindaci Primo Bosi di Vaiano, Giovanni Morganti di Vernio e Guglielmo Bongiorno di Cantagallo hanno presentato il piano di ripresa del post alluvione per il 2024. Una situazione complessa, che deve fare i conti – letteralmente- con oltre 30 milioni di euro necessari per la ricostruzione di opere fondamentali (16 milioni per Vaiano, 10 per Cantagallo e 4 per Vernio) e i fondi comunali azzerati dopo averne spesi 6 (4 milioni a Cantagallo, 1,5 milioni a Vaiano, oltre 500 mila euro a Vernio) per interventi di somma urgenza. “Adesso serve uno stanziamento di risorse certe che consentano di attivare tutti gli interventi necessari alla messa in sicurezza del territorio”, è la voce corale dei primi cittadini di una vallata partita già fragile sul piano idrogeologico e ora alle prese con nuove sfide. “Parte la fase più impegnativa della ricostruzione e ancora non è arrivata nessuna forma di sostegno, a parte i famosi cinque milioni della Regione”, dice Bosi. “La prima urgenza è quella di mettere in sicurezza le strade, la viabilità e tutto il sistema dei servizi. Poi abbiamo 90 segnalazioni solo sul territorio di Vaiano, 80 su Cantagallo e un’altra sessantina su Vernio, sono numeri importanti, significa che il territorio sta mostrando tutti i suoi limiti”. Cruciale per la Vallata è anche il rafforzamento del sistema dei servizi ed in particolare quelli legati alla mobilità e ai settori sociale, sanitario e scolastico. È un tema centrale del Piano strutturale intercomunale ed è stato riaffermato con decisione oggi dai sindaci. Vanno potenziate le reti digitali per la formazione, per le nuove forme di lavoro e per la stessa mobilità, insieme alla messa a punto di strategie per il trasporto pubblico che abbiano nella multi-modalità un efficace punto di forza. Bosi, Bongiorno e Morganti hanno insistito sulla necessità del potenziamento del servizio sanitario anche attraverso l’implementazione delle attività dei distretti di Vaiano e Vernio dove si pone la necessità che venga realizzato anche un hub di pronto soccorso h 24. Un volano per la rinascita potrà arrivare dalla Val di Bisenzio Geco (Green energy community), la Comunità energetica sul modello proposto dalla normativa europea più avanzata di cui è stata gettata la prima pietra. Il progetto, accompagnato dalla consulenza di Estra, prevede la promozione e la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili attraverso l’utilizzo di sistemi di energia convenienti e sostenibili. Attori sono le amministrazioni locali con la partecipazione attiva dei cittadini. Alla base uno scambio virtuale a livello locale tra i produttori di energia rinnovabile che consumano solo in parte le loro risorse e i consumatori che fanno parte della comunità. Quanto non viene autoconsumato o non condiviso con i componenti della comunità energetica rinnovabile viene immesso in rete e quindi remunerato con evidenti vantaggi economici.