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Val di Cecina: Camporciano, la più grande miniera d’Europa dell’800

miniera

Alla scoperta della miniera di rame di Montecatini Val Di Cecina, rimasta attiva fino al 1907 con un’estensione di 35 Km fino ad una profondità di 315 m.  Gli etruschi furono i primi a sfruttare le abbondanti risorse naturali di questa zona a circa 1 km dal borgo. 

Il complesso museale è visitabile dalla primavera fino alla fine di settembre con percorsi guidati.

La miniera di Caporciano è una miniera di rame con origini storiche. Si trova a circa un chilometro dall’abitato di Montecatini Val di Cecina ed è stata attiva dall’epoca etrusca fino agli inizi del 1900, con alcune interruzioni.

Durante il XIX secolo l’attività di estrazione del rame ebbe una forte espansione e la miniera di Montecatini Val di Cecina diventò la più grande miniera di rame d’Europa. L’attività mineraria cessò agli inizi del XX secolo.

Il complesso museale dell’area mineraria è il risultato della volontà dell’amministrazione comunale di Montecatini Val di Cecina che con l’aiuto di altre istituzioni: Comunità Montana dell’Alta Val di Cecina, Provincia di Pisa, Regione Toscana, e Unione Europea è riuscita a recuperare il complesso minerario abbandonato.

La miniera era suddivisa in dieci livelli e in ciascun livello si diramavano varie gallerie. Se si sommano tutte le lunghezze delle gallerie si raggiungono i 35 km e se si sommano le altezze di tutti i pozzi si raggiungono i 10 km.

dal sito museivaldicecina.it

Chiara Brilli ha intervistato Michela Marchi (foto), operatrice museale all’interno del Museo della miniera di Camporciano

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