Ven 27 Dic 2024
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Valenti: “Cpr prima o poi si farà anche in Toscana”. Giani: “Rimane il no al Cpr”

Firenze, Valerio Valenti, commissario per l’emergenza immigrazione, che ha partecipato al Cosp con i prefetti toscani, il presidente della Regione Eugenio Giani, i sindaci Dario Nardella (Firenze) e Matteo Biffoni (Prato), che è presidente di Anci Toscana, ha espresso un suo parere sull’eventuale apertura di un Centro di permanenza per i rimpatri (CPR) in Toscana.

“Non era all’ordine del giorno dell’incontro di oggi il Cpr” ma, ha spiegato Valenti “penso comunque che il Cpr prima o poi si farà anche in Toscana, perché è questa la linea dell’attuale governo, e su questo ci sono delle norme all’interno del decreto legge immigrazione”.

“L’incontro era sull’accoglienza e sulla dichiarazione di stato d’emergenza”, ha ricordato Valenti, spiegando che si è parlato anche dell’ipotesi di Cpr, a cui la Regione Toscana rimane contraria.

“Non ho capito molto bene – ha affermato – quali sono le condizioni che la Regione Toscana pone, perché noi abbiamo messo sul piatto un’ampia apertura rispetto a eventuali proposte, sia nelle modalità, della accoglienza diffusa, sia nella tipologia di strutture, sia per quanto riguarda gli importi, perché non abbiamo ricevuto indicazioni”.

Eugenio Giani

“Rimane il no al Cpr, ma” rimane “la consapevolezza che la Toscana può essere una regione leader per quello che riguarda l’accoglienza e l’integrazione”, ha affermato invece Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, a margine dello stesso incontro in Prefettura a Firenze col commissario per l’immigrazione Valerio Valenti e i prefetti toscani.

“Riunioni come queste ci aiutano a creare la concertazione, e magari portare presto anche a firmare l’intesa”, ha detto Giani, riferendosi all’intesa per l’affidamento al commissario Valenti della gestione dell’accoglienza, “però i temi li dovevamo mettere sul tavolo – ha aggiunto -, e oggi sono stati messi in modo molto costruttivo, per cui mi sento di ringraziare tutti i partecipanti”.

Giani ha osservato che “non c’era una questione di porre oggi il sistema dell’intesa. L’intesa, e lo dico per me, ma ho sentito il collega Bonaccini nell’Emilia Romagna, ho sentito Emiliano per la Puglia, è un tema che abbiamo noi al nostro interno nella conferenza Stato-Regioni, non possiamo accettare intese quando non c’è un lavoro preventivo di concertazione. Ma su questo tema sarebbe bene che tutte le Regioni procedessero all’unisono”.