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Dom 8 Set 2024
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ToscanaCronacaDanni al Vasariano, Nardella: "Scholz dovrebbe chiedere scusa"

Danni al Vasariano, Nardella: “Scholz dovrebbe chiedere scusa”

All’indomani dell’imbrattamento del corridoio Vasariano si torna a discutere del gesto compiuto da due turisti tedeschi, ultras del Monaco 1860. “Danneggiare il Corridoio Vasariano non è paragonabile a un semplice ‘andarsene da un ristorante senza pagare’; sono situazioni diverse. Se Scholz chiedesse scusa, sarebbe sicuramente un gesto apprezzabile. Firenze è una città amata da tutti, e scuse e attenzione sarebbero ben accette”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella

“Ritenere che il paese di origine debba pagare i danni” per Nardella non ha senso: “La responsabilità penale è sempre individuale, e attribuire il reato dell’imbrattamento del Vasariano al paese di origine trasmetterebbe un messaggio sbagliato. Le persone devono rispondere delle proprie azioni. Oggi valuterò con la mia giunta se il Comune di Firenze debba costituirsi parte civile, considerando il danno inflitto all’immagine della nostra città. Se possibile ci costituiremo parte civile”.

“Ricordiamo tutti quanto accaduto a marzo con gli attivisti di Ultima Generazione a Palazzo Vecchio, ma questa situazione è molto diversa”, dice il sindaco che ringrazia le forze dell’ordine: “In poche ore si è risaliti ai responsabili grazie anche alle telecamere comunali. A Firenze disponiamo di 1600 telecamere ad alta qualità che hanno permesso di tracciare il percorso dei vandali” in città fino al Vasariano.

“La scritta è collegata al gruppo ultras tedesco Dsk 1860. Attendiamo l’esito delle indagini, ma sembra probabile che l’azione sia stata premeditata. Questi due vandali ricorderanno questa vacanza per aver danneggiato il nostro patrimonio culturale e la nostra città. Spero che vengano puniti adeguatamente”.

Per Nardella poi è “opportuno aumentare le pene”: “Credo che danneggiare il patrimonio storico e artistico debba essere considerato altrettanto grave di danneggiare l’ambiente”. E’ necessaria anche “la prevenzione e l’educazione. Questo può avvenire attraverso la scuola, sensibilizzando i giovani sull’importanza del patrimonio storico artistico. L’altra sera un gruppo di giovani è salito sulla copia della statua del David a piazzale Michelangelo, pensando di fare una cosa divertente”, “dobbiamo far capire che il patrimonio artistico è una cosa importante”.

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