Viareggio, Ersilia Raffaelli, responsabile della Casa delle Donne, dopo la messa in vendita decisa dall’amministrazione comunale: “Chiediamo che le lo stabile dove da 20 anni esercita la propria attività la Casa delle Donne venga tolto dai beni immobili che il Comune ha annunciato di voler vendere.”
La dichiarazione arriva nel corso di una conferenza stampa affollata nella sede nella pineta di Ponente, alla presenza anche di alcuni esponenti dei partiti Pd, Fi, 5 Stelle di alcune associazioni, tra queste il Mondo che vorrei, con il presidente Marco Piagentini, uomo simbolo della strage ferroviaria del 29 giugno 2009.
“Questa sede è un punto di riferimento per tante donne e non va venduta”, ha aggiunto, “Rifiutiamo il trasferimento della nostra sede e chiediamo al Consiglio comunale di annullare la relativa delibera di vendita”, ha proseguito riferendosi a quanto dichiarato ieri dal sindaco Del Ghingaro.
“Siamo disposte a trattare con l’amministrazione pagando anche un affitto simbolico, ma deve sospendere questa delibera – aggiunge Raffaelli – stamani è con noi come nostra volontaria una donna che ha subito violenza, a dimostrare l’importanza di questa struttura. Noi vogliamo rimanere qui, anche se il Comune ha deciso di trasferirla in un’altra sede”.
Solidarietà alla Casa delle donne di Viareggio, è giunta da diverse associazioni a livello nazionale.