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Vent’anni del Nelson Mandela Forum, il 5 dicembre grande evento in ricordo di Madiba

anniversario

L'ex Presidente della Repubblica del Sudafrica Kgalema Motlanthe in visita ieri al Mandela Memorial di Firenze, riproduzione in vetro della cella del carcere di Robben Island dove Nelson Mandela fu rinchiuso per gran parte della sua vita. Motlanthe accompagnato dall'ambasciatore del Sudafrica in Italia, Shirish Soni. Durante la visita è stata svelata una targa in ricordo. FOTO D. GUARINO

Vent’anni del Nelson Mandela Forum. Domenica la ricorrenza, il 5 dicembre in programma una grande iniziativa in ricordo di Madiba.

Domenica, 3 novembre saranno vent’anni esatti dall’intitolazione del palazzo dello sport di Firenze a Mandela, 7.305 giorni. “Un ventennale che ricorderemo con una bella frase di Mandela, May your choices reflect your hopes, not your fears (Possano le tue scelte riflettere le tue speranze e non le tue paure), che ci accompagnerà per tutta la prossima stagione – annuncia Massimo Gramigni, presidente dell’associazione Nelson Mandela Forum -, una frase che abbiamo scelto perché ci ricorda quella speranza che animò Mandela anche nei momenti più difficili, e che dovrebbe aiutarci ad avere sempre il sopravvento su chi usa le nostre paure come strumento di divisione”.

Un ventennale che vedrà impegnata l’associazione a promuovere i valori di ‘Madiba’, con iniziative specifiche, la prima delle quali si terrà giovedì 5 dicembre, alle 12, nell’anniversario della scomparsa di Mandela; sarà presente Antonello Venditti, sono stati invitati Luca Barbarossa e tanti altri artisti.

Sempre nel ricordo di Mandela giovedì 12 dicembre al Teatro Verdi è previsto il concerto del Soweto Gospel Choir (i biglietti sono già in vendita). “Una cerimonia in cui vorremmo vedere autorità civili e religiose, cittadini, amiche ed amici del Mandela Forum, testimoniare ancora una volta la volontà di pace della nostra città – dice Gramigni -, testimoniare, per dirla con Nelson Mandela che Se vuoi fare la pace col tuo nemico devi lavorare col tuo nemico. Così diventerà il tuo partner, un principio che in questi tempi di guerre vorremmo riprendesse ad ispirare i governanti di tutto il mondo”.

Da quel 3 novembre 2004, viene ricordato in una nota, 7.424.844 persone sono passate dal Mandela forum, “persone che magari si sono soffermate per un attimo davanti alle mostre sui diritti umani presenti al suo interno, o hanno pensato alla grandezza di una persona che ha saputo perdonare i suoi carcerieri, dopo essere stato rinchiuso per 27 anni, 18 dei quali passati in una cella delle dimensioni di quella riprodotta in vetro che dal 14 febbraio 2018 si trova davanti all’ingresso del Nelson Mandela Forum”.

“Ricordo la significativa cerimonia del 3 novembre del 2004 quando, in qualità di assessore allo sport del Comune di Firenze, intitolammo ufficialmente il palasport di Firenze a Nelson Mandela. Una scelta che oggi risulta essere di grande importanza e significato considerato il contesto internazionale caratterizzato da conflitti e la responsabilità di consegnare alle generazioni un mondo in cui regni la pace e non le guerre”. Lo ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani in occasione del ventennale del cambio di nome del palasport di Campo di Marte.

“Avremmo potuto intitolare un palazzo dello sport con un nome commerciale che offriva una rendita per svolgere le attività, come avveniva in tutti i palazzetti dello sport d’Italia. Preferimmo, invece, fare una scelta di valori, intitolandolo a Nelson Mandela, eroe dei diritti, della lotta all’apartheid, dell’affermazione di una civiltà più giusta e più sviluppata, dal Sudafrica e in tutto il mondo. A venti anni di distanza mi sento orgoglioso di quella scelta, vissuta con Massimo Gramigni- Oggi il Mandela Forum un luogo di ritrovo per vivere e condividere emozioni, siano quelle di una partita, di uno spettacolo o di un incontro. Il nome di un uomo la cui vita fu dedicata a unire comunità divise, aggiunge valore, a quella condivisione. Un nome che è stato e sarà per noi sempre una fonte di ispirazione ed impegno”.

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