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Verdini: giudice sorveglianza, ‘violazioni domiciliari? Solo una lettera’

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© Imagoeconomica

L’ex senatore Denis Verdini sarebbe indagato dalla procura di Roma per aver violato le regole imposte dalla detenzione domiciliare, che sta scontando dopo la condanna definitiva a sei anni e sei mesi nel processo per il crac dell’ex Credito Cooperativo Fiorentino.

A rivelarlo sarebbe il Fatto Quotidiano, secondo il quale Verdini avrebbe approfittato di permessi medici per incontrare politici e manager. In particolare l’appuntamento regolare con il dentista a Roma sarebbe diventato un’occasione per dare seguito agli incontri politico-istituzionali.

“L’Ufficio non è a conoscenza di ulteriori violazioni salvo quanto oggetto del procedimento avviato nel gennaio 2022”, a seguito della pubblicazione “su un quotidiano di una lettera indirizzata a Fedele Confalonieri e Marcello Dell’Utri”, conclusosi “con un provvedimento di non revoca dei domiciliari nel febbraio 2022”. Cosi il presidente del tribunale di sorveglianza di Firenze Marcello Bortolato in merito a presunte violazioni di Denis Verdini delle regole impostegli per la detenzione domiciliare. Inoltre, spiega Bortolato, “violare le prescrizioni per la detenzione domiciliare di per sè non costituisce reato, salva l’ipotesi di evasione”. Bortolato spiega che a seguito del procedimento dell’anno scorso, “non sono emerse, a seguito di indagini delegate alla polizia della Capitale, violazioni alle prescrizioni disposte per la detenzione domiciliare, ad eccezione della email scritta a Fedele Confalonieri e a Marcello Dell’Utri. Verdini era stato autorizzato dal giudice, di volta in volta, a recarsi a Roma per sottoporsi a cure dentarie e a dormire nell’abitazione del figlio. L’ordinanza per i domiciliari di luglio 2021 aveva stabilito che Verdini poteva uscire ogni giorno dalle 10 a mezzogiorno. Poi con un provvedimento successivo la libera uscita è stata estesa fino alle 14”.

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