Lunedì 9 e martedì 17 dicembre (ore 21) al Cinema Odeon di Firenze “Vertigo: La donna che visse due volte” il capolavoro di Alfred Hitchcock in una nuova splendida versione restaurata 4K
Il capolavoro di Alfred Hitchcock in una nuova splendida versione restaurata 4K. Il grande regista inglese realizzò Vertigo nel 1958, ispirandosi al romanzo D’entre les morts (in italiano: La donna che visse due volte) di Pierre Boileau e Thomas Nacejeac pubblicato nel 1954.
Il film, troppo all’avanguardia per il suo tempo, ebbe un’accoglienza tiepida da parte di pubblico e critica, per poi essere rivalutato negli anni ’60. Infatti, venne candidato a due Oscar senza vincerne nemmeno uno. L’iniziale flop del film permise di coprire a malapena le spese di produzione e Hitchcock, dopo aver comprato nel ’73 i diritti di distribuzione dalla Universal, ordinò che tutte le copie in circolazione venissero distrutte e, perciò, per anni il film circolò solo in copie illegali, spesso proiettate sotto falso nome nelle sale più piccole. Nel 1983 fortunatamente la Universal riuscì a riacquistare i diritti e a rimettere in circolazione la pellicola di quello che viene considerato un capolavoro cinematografico. Secondo il British Film Institute, dal 2012 viene riconosciuto come il miglior film di sempre.
Uno degli elementi che fa ricordare questo film è il cosiddetto “effetto Vertigo”, ovvero quel movimento di macchina in cui la cinepresa viene fisicamente allontanata dal soggetto, sul quale viene contemporaneamente zoommata: in questo modo il soggetto resta grande uguale, ma cambia la prospettiva dell’inquadratura. La tecnica contribuì a rendere l’atmosfera di ossessione costantemente in crescita e ad enfatizzare i misteri della trama angosciante. Un marchio di fabbrica della pellicola sono le spirali che a livello visivo la caratterizzano a partire dai titoli di coda per poi essere riprese in alcuni elementi importanti per la chiave di lettura e nella famosa locandina. Anche il colore verde viene utilizzato a livello simbolico, ritorna infatti nelle scene con più pathos. Di nuovo Hitchcock si riserva un cameo in un suo prodotto, in questo caso nei panni di un passante.