La chiusura del Viadotto E45, ancora bloccato al traffico di mezzi pesanti da mesi, interessa comuni toscani, umbri e romagnoli.
Il rinvio nella riapertura al traffico pesante della E45 dopo la riapertura del viadotto Puleto solo ai mezzi leggeri non piace ai vertici della Uil regionale e cesenate che bocciano la misura, senza remore, definendo l’azione dell’Esecutivo affetta da “strabismo” e “smemoratezza”.
“Ci risiamo – osservano in una nota il segretario generale Uil Emilia-Romagna e Bologna, Giuliano Zignani e il segretario provinciale Uil Cesena, Marcello Borghetti – lo strabismo e la smemoratezza di questo Governo è assurdo se non inquietante. Il Mit – aggiungono – sblocca le infrastrutture in Emilia Romagna. Tutte, con un’eccezione: la E45. PerchĂ©? Dimenticanza, incapacitĂ o trascuratezza? Non è dato saperlo”.
A giudizio dei due sindacalisti, “l’unica certezza e che i roboanti tour ministeriali non hanno portato alla riapertura completa dell’arteria stradale. La E45 viaggia ancora a scartamento ridotto. O meglio a corrente alterna. Altro ministero, casualmente sempre Cinque Stelle, altra smemoratezza – sottolineano Ziliani e Borghetti – Il Mise promette, anche qui, roboanti aiuti alle imprese e ai lavoratori che operano nel tratto della E45 rimasto chiuso. E invece nell’ultimo decretone, non c’è neppure uno degli 8 milioni di euro necessari per aiutare le aziende e per erogare la Cig per i lavoratori. Anche qui dal Mise escono profluvi di promesse: nel prossimo provvedimento ci sarĂ . Ma di prossimo in prossimo – viene evidenziato ancora – quella parte del sistema economico-produttivo sta soffrendo e anche molto. Il Mise sta provocando danni strutturali alle imprese che, invece, per sua missione, dovrebbe sostenere e incentivare. Il prossimo 28 marzo – concludono gli esponenti della Uil – si riunirĂ il tavolo dei sindaci della E45: da lì deve uscire una proposta forte. Senza paura, usando tutti i mezzi leciti a disposizione. Mobilitazione, incluse. La Uil Emilia Romagna non si tira indietro”.
“Forte preoccupazione” da parte di Legacoop Romagna “per il mancato impegno del Governo sulla E45” secondo cui “mancano gli otto milioni di euro, che dovevano essere inseriti nel decretone sul reddito di cittadinanza e quota 100, da destinare ai lavoratori in cassa integrazione e alle imprese che hanno sospeso l’attivitĂ ” alla luce della chiusura temporanea del viadotto Puleto, attualmente riaperto al solo traffico dei mezzi leggeri.
“Gli impegni che erano stati assunti dal Governo – osserva Legacoop Romagna in una nota – non si sono concretizzati. Mancano gli otto milioni di euro, che dovevano essere inseriti nel decretone sul reddito di cittadinanza e quota 100, da destinare ai lavoratori in cassa integrazione e alle imprese che hanno sospeso l’attivitĂ . Il tavolo che era stato annunciato per affrontare il problema dei danni a tutte le altre imprese non è stato ancora convocato. Non è avvenuta l’apertura al traffico pesante della E45 e i lavori sono interrotti a seguito della richiesta di incidente probatorio avanzata dai legali degli indagati”.
Il prossimo 28 marzo, viene sottolineato da Legacoop Romagna “parteciperemo al tavolo di crisi convocato dai Comuni romagnoli, toscani e umbri e in assenza di fatti nuovi richiederemo la ripresa della mobilitazione nei confronti del governo per una rapida riapertura dell’arteria e il riconoscimento degli equi indennizzi a chi è stato colpito dal blocco della circolazione. Rappresenteremo in particolare le nostre imprese associate di autotrasporto”.