Viareggio si è stretta per tutta la giornata di ieri attorno ai familiari delle 32 vittime della strage ferroviaria del 29 giugno 2009. La lunga giornata, iniziata con la messa al cimitero della Misericordia, alla quale era presente anche il ministro dei Trasporti e alle Infrastrutture Danilo Toninelli, passata dall’incontro di tutti i Comitati dei parenti delle vittime di stragi d’Italia con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, è arrivata all’ultimo appuntamento: alle 20.45 si è mosso il corteo che da dieci anni si tiene la sera dell’anniversario.
In questa giornata di lutto e di dolore, di bandiere a mezz’asta, l’amministrazione comunale aveva chiesto il massimo rispetto della commemorazione anche alle attività commerciali che, come sempre, lungo il percorso del corteo hanno evitato musica ed attrazioni. La manifestazione è partita dal Palabarsacchi con tre soste: la prima in Darsena, in via Coppino (dove la notte di Halloween del 2014 in seguito ad una aggressione è poi deceduto Manuele Iacconi, 35 anni di Piano di Mommio), la seconda al ponte girante, dove c’è la statua di Matteo Valenti il giovane 23enne che morì per un infortunio sul lavoro, e infine alla Croce Verde, che subì danni e dove anche dei volontari rimasero ustionati in seguito all‘esplosione del 29 giugno.
Il corteo ha terminato il suo cammino nel piazzale di Largo Risorgimento, con la commemorazione del sindaco Giorgio Del Ghingaro, gli interventi dei familiari, la proiezione di un filmato e i nomi delle 32 vittime letti da bambini alle 23.48.
Per tutta la giornata i treni di passaggio alla stazione hanno suonato per salutare i familiari delle vittime mentre alla Casina dei Ricordi c’è stato un lungo pellegrinaggio e molti hanno lasciato un pensiero nel ‘diario dei ricordi’.