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Gio 19 Set 2024
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Viareggio: muore neonato positivo alla cocaina, un caso simile verificatosi nei giorni scorsi

Il piccolo si trovava nelle sua culla in una casa famiglia della città. In precedenza era risultato positivo alla cocaina: la madre aveva problemi di tossicodipendenza. tra le ipotesi c’è la “Sindrome della morte in culla”, si aspettano i risultati dell’autopsia. Un altro neonato positivo alla cocaina è stato trovato a Lido di Camaiore pochi giorni fa.

 

Un neonato di due mesi è morto a Viareggio ieri, 21 agosto. Il piccolo si trovava nelle sua culla in una casa famiglia della città. In precedenza era risultato positivo alla cocaina: la madre aveva problemi di tossicodipendenza. E il bimbo era stato quindi allontanato e assegnato alla struttura, dove poteva comunque essere visitato dai genitori. Ma nel frattempo seguito con tutte le dovute attenzioni sanitarie. Il suo decesso è stato improvviso. Il personale lo ha trovato che non respirava più. Erano circa le 4 di notte. Così ha dato l’allarme. Si sono precipitati i soccorritori del 118, i volontari della Croce verde e poi carabinieri. Ma nessuno ha potuto fare nulla, inutili le manovre di rianimazione.

Come descritto da Il Tirreno, che ha riportato la notizia, tra le ipotesi c’è la Sindrome della morte in culla: un decesso improvviso che secondo le stime del ministero della Salute provoca ogni anno circa 250 nuovi casi. Un fenomeno che “rimane inspiegato dopo una approfondita indagine – spiega il ministero – comprensiva di un dettagliato esame delle circostanze e del luogo dove è avvenuta la morte, della revisione della storia clinica e di una autopsia completa”.

Un caso simile a quello di una bambina nata nei giorni scorsi al di Lido di Camaiore, risultata a sua volta positiva alla cocaina, anche in questo caso per la tossicodipendenza della mamma. La donna, come racconta Il Tirreno, secondo quanto emerso, era alla seconda gravidanza: nel corso degli ultimi mesi non ha mai interrotto l’assunzione di stupefacenti, arrivando anche a rischiare la vita durante il parto, a causa dell’improvviso distacco della placenta. I medici si sono resi conto ben presto di cosa si nascondesse dietro alle condizioni di salute della donna e, una volta portata alla luce la piccola, l’hanno sottoposta ai test tossicologici del caso. Ed è qua che è emersa la sua positività alla cocaina. A quel punto sono stati avvisati sia la Procura dei minori di Firenze che il settore dei servizi sociali del Comune di residenza della mamma.

La bimba, su disposizione dei giudici fiorentini, è stata trasferita in una comunità assieme alla madre: quest’ultima ha accettato di farsi curare per cercare di superare la sua tossicodipendenza, con l’obiettivo di poter mantenere la custodia della figlia.

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