“A Vicofaro c’è bisogno di aiuto umanitario e solidale, invece ci troviamo di fronte a un caso Riace bis, dove è evidente che qualcuno vuol brandire la mannaia della legalità per colpire al cuore un parroco che canta fuori dal coro padano”. Lo affermano i consiglieri regionali di Sì Toscana a sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti.
“I controlli a Vicofaro hanno accertato che nella struttura gestita da Don Biancalani non ci sono clandestini – sottolineano Fattori e Sarti -, ma solo profughi regolari, le uniche irregolarità contestate sono di tipo tecnico e riguardano essenzialmente gli impianti delle cucine”.
“Il parroco di Vicofaro – aggiungono – è stato abbandonato dalle istituzioni, che stanno colpendo e minando l’accoglienza nelle sue diverse forme, limitando la capacità d’intervento di Cas e Sprar, come dimostrano le recenti misure di coprifuoco e la discrezionalità nelle espulsioni dai centri”.
“Fortunatamente – concludono i consiglieri – la parte migliore dell’opinione pubblica e della ‘società civile’ continua a schierarsi dalla parte di persone come Mimmo Lucano e don Biancalani, che hanno scelto l’umanità”.