Lun 23 Dic 2024
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Villa il Gioiello, casa di Galileo

Torna possibile visitare Villa il Gioiello, la casa di Arcetri dove Galileo visse confinato dal 1631 fino alla morte, nel 1642. Galileo vi passò infatti gli ultimi dieci anni della sua vita agli arresti domiciliari in seguito alla famosa abiura davanti al Santo Uffizio.

Villa il Gioiello è una villa bella e semplice allo stesso tempo, rimasta chiusa e vuota per molti anni. E’ passata tanta storia in quelle stanze. Con Galileo era sempre piena di allievi – studiosi come Vincenzo Viviani e Evangelista Torricelli – e di politici e artisti, come il pittore Giusto Sustermans che dipinse il suo famoso ritratto, il poeta inglese John Milton e il filosofo Thomas Hobbes.  Lì accanto viveva anche, in un monastero che Galileo vedeva dalle finestre, sua figlia Suor Maria Celeste. I due si scrissero moltissimo, lettere che si leggono tutt’oggi con grande piacere.

La villa ha poi subito alterne vicende e in anni recenti era difficile poterla visitare. Adesso apre con un nuovo allestimento, grazie a un progetto promosso da Fondazione CR Firenze e dal comitato scientifico ‘Il Colle di Galileo’ in seguito a un accordo fra le istituzioni scientifiche che sono di casa sulla collina di Arcetri. E cioè l’Università di Firenze, l’Istituto Nazionale di Astrofisica, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Istituto di Fisica Nucleare. Anche il Museo Galileo e l’Accademia dei Georgofili hanno contribuito al progetto.

 

Di cosa si tratta? Di interventi di due tipi: dispositivi audiovisivi per gli incontri scientifici e delle scuole di dottorato in fisica che vi si svolgono periodicamente; e arredamenti filologicamente corretti per alcuni ambienti, come lo studiolo di Galileo, la cucina e la cantina, scelti in base all’inventario della villa Il Gioiello redatto dopo la morte dello scienziato. Artigiani specializzati nel restauro di libri antichi hanno poi ricostruito le ‘vacchette’, cioè i quaderni con copertina in pelle che contengono alcune copie degli appunti che Galileo redigeva sul moto dei satelliti medicei.

Con la stessa cura filologica l’Accademia dei Georgofili ha curato l’allestimento delle cantine e della cucina di Villa Il Gioiello, che erano rimaste totalmente vuote. La ricostruzione si è bastata su studi che hanno permesso di definire un’ipotesi verosimile del materiale e degli oggetti contenuti. Le botti e il piccolo tino sono state costruiti seguendo le tecniche di allora; altri contenitori sono invece oggetti di antiquariato. Fiaschi, brocche e bicchieri di vetro sono stati riprodotti attraverso i quadri dell’epoca, mentre un tavolo di legno e dei panchetti sono stati realizzati secondo rappresentazioni iconografiche coeve.

E siccome siamo nel 2018, Villa Il Gioiello adesso ospita anche la Biblioteca Virtuale. Cioè un dispositivo che proietta su una parete l’immagine di una libreria e che consente di estrarre e consultare virtualmente i volumi o le opere possedute da Galileo.

Poi ci sono anche monitor touch-screen, che raccontano la storia di Villa il Gioiello, quella degli altri luoghi galileiani a Firenze e raccontano degli apparecchi e strumenti progettati da lui. E altri monitor che spiegano la storia affascinante delle attività scientifiche nel campo delle fisica, dell’astronomia e dell’ottica che si sono sviluppate proprio accanto a Villa Il Gioiello, sulla bella e dolce collina di Arcetri. Che è un luogo speciale per la storia della scienza italiana, da qualche anno dichiarato sito storico dalla Società Europea di Fisica (EPS). Dopo Galileo Galilei vi hanno infatti lavorato nei decenni astronomi importanti come Giovan Battista Donati, che vi stabilì l’Osservatorio; fisici come Enrico Fermi; e ottici come Vasco Ronchi, il fondatore dell’Istituto Nazionale di Ottica.

Percorsi di vista per Villa Il Gioiello, organizzati dal Sistema Museale di Ateneo (SMA) in collaborazione con il Colle di Galileo, si possono prenotare allo +39 055 2756444, da lunedì a venerdì 9-17, sabato 9-13: O scrivendo a [email protected]. Altre info qui.

Margherita Abbozzo