Marina di Carrara, si era fermata per fare un bagno a Marina di Carrara, lungo il tragitto per raggiungere alcuni amici in un’altra città toscana. Una sosta trasformatasi in un incubo per una 24enne, studentessa straniera in viaggio in Italia per vacanza: la giovane ha denunciato ai carabinieri di Carrara di essere stata aggredita e violentata sulla spiaggia da un uomo nella notte tra domenica e lunedì scorsi.
La conferma che la ragazza sia stata violentata è arrivata dai medici del pronto soccorso dell’ospedale Noa di Massa. Secondo una prima ricostruzione dei fatti dei carabinieri di Carrara, la giovane, in viaggio in auto per andare a trovare alcuni amici in Toscana, avrebbe deciso di fare tappa a Carrara, per riposarsi qualche ora. Attirata dal mare, avrebbe deciso di fare un bagno e poi di mangiare un panino, dopo aver parcheggiato l’auto in una piccola piazza sul lungomare.
Passate da poco le 23, mentre ancora stava mangiando vicino all’auto, così la 24enne ha raccontato ai militari, le si è avvicinato un uomo, che in inglese le ha chiesto una sigaretta. Neanche il tempo di scambiare due chiacchiere e la studentessa si sarebbe ritrovata a terra, in preda alla furia dell’aggressore. L’uomo, dopo la violenza è fuggito.
La 24enne, sotto choc, avrebbe iniziato a vagare per Marina di Carrara cercando aiuto. In suo soccorso è poi intervenuta una guardia giurata, con cui è riuscita a parlare solo grazie al traduttore simultaneo del cellulare. Il vigilante l’ha quindi accompagnata al pronto soccorso e dall’ospedale sono stati chiamati i Carabinieri. All’inizio la giovane sarebbe stata così impaurita e confusa da non riuscire a ricordare quasi nulla dell’accaduto: la descrizione del suo aggressore l’ha fornita agli investigatori soltanto alcune ore dopo. In base a quanto spiegato dalla giovane il suo aggressore sarebbe un uomo “dalla pelle chiara”, secondo la 24enne “non italiano”.
Le forze dell’ordine stanno concentrando le ricerche su alcune persone già note, solite frequentare la movida di Marina di Carrara. Al setaccio soprattutto case abbandonate e ritrovi abituali di piccoli spacciatori. La studentessa ha trascorso la notte scorsa in una struttura protetta assieme alle volontarie del centro antiviolenza di Carrara e con il supporto di una psicologa dei servizi sociali del Comune.