Commercianti provenienti da tutta Italia, anche dalla Toscana stanno partecipando al sit-in al Circo Massimo organizzato da Tni per chiedere la riapertura degli esercizi commerciali
Sono state alcune centinaia i commercianti che stanno partecipando al sit-in al Circo Massimo “Una volta, per tutti” organizzato dalle associazioni: Roma più bella, Ihn (Italian hospitality network), Tni Italia (Tutela nazionale imprese) e Lupe Roma.
I primi ad arrivare sono stati i ristoratori maremmani che hanno appeso ad un filo mutande rotte, arancioni e gialle con accanto scritto: “L’Italia a colori ci ha lasciato in mutande ma ora basta”. Le persone partecipanti sono arrivati dalla Sicilia, da Enna, Piombino e Crema. Ci sono rappresentanti delle lavanderie industriali, di chef e cuochi che indossano il tradizionale cappello da cucina. C’è anche il movimento artisti italiani proveniente dalla Toscana. I loro slogan, ripetuti ritmicamente, sono “Lavoro, lavoro” e “Riapertura, riapertura”.
Tra le richieste: blocco degli sfratti e sgravi fiscali ai proprietari che mantengono attivi i contratti o che rinegoziano con l’impresa presente, blocco delle licenze fino al 2023, credito d’imposta sugli affitti, cedibile e applicato per tutto l’anno 2021, date certe e regole sicure per le riaperture, no alle chiusure nei fine settimana e festivi.
Massimo Nigi, ristoratore di Firenze ha partecipato sia alla manifestazione di ieri organizzata da #ioapro che a quella odierna di TNI. “Vogliamo riaprire con distanziamento, come decide il governo ma non ce la facciamo più. Fortunatamente la mia proprietaria mi ha dato una mano ma non possiamo andare oltre”
Abbiamo raggiunto il ristoratore toscano Massimo Nigi, che sta partecipando alla marcia