Whirlpool, Regione aderisce a manifestazione dei sindacati a Siena del 18 ottobre
Il 18 ottobre, a Siena, la Regione parteciperà alla manifestazione dei lavoratori Whirlpool. Ad annunciarlo è Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali del presidente Eugenio Giani, che proprio in questi giorni ha incontrato i sindacati che promuovono l’iniziativa: Fim-Cisl Fiom-Cgil, Uilm, Cobas.
La manifestazione è stata decisa dal coordinamento nazionale sindacale del gruppo Whirlpool dopo che la multinazionale ha disertato il tavolo Mise del 28 settembre e rinviato ogni ipotesi di discussione a dopo il 21 ottobre, cioè dopo gli aggiornamenti sull’andamento del terzo trimestre.
Un fatto stigmatizzato da tutti e dalla stessa Regione presente al tavolo: “ Un atteggiamento grave, gravissimo” aveva dichiarato Fabiani invocando anche dal lato istituzionale “ogni iniziativa utile per portare l’azienda al confronto”.
Il 13 ottobre scorso decine di auto si sono mosse dallo stabilimento di Melano di Fabriano (Ancona) della Whirlpool in direzione della sede centrale cittadina nell’ambito delle due ore di sciopero proclamate a seguito del mancato confronto al Mise fra azienda e sindacati. Le altre due ore di mobilitazione, decise dal Coordinamento sindacale unitario, si svolgeranno nei prossimi giorni. “Adesione altissima fra le tute blu, buona fra i colletti bianchi”, fanno sapere i rappresentanti territoriali di Fim-Fiom-Uilm. “Inaccettabile che la multinazionale americana – hanno dichiarato le parti sociali – rifiuti il confronto con le delegazioni sindacali e con il governo Italiano. I lavoratori di Whirlpool non possono legare la conoscenza del proprio futuro occupazionale alle logiche speculative della finanza. La decisione di Whirlpool potrebbe indebolire l’intero comparto dell’elettrodomestico in Italia, per questo chiediamo al futuro Governo di intervenire per dichiarare il settore degli elettrodomestici strategico, il secondo piu’ importante in Italia nel comparto del manifatturiero, e quindi esercitare poteri straordinari nella vicenda Whirlpool”.