L’intervista a cura di Giustina Terenzi a Gianmaria Contro autore del recente saggio “Zombie Walk: l’irresistibile ascesa di un mostro senza qualità” (Odoya edizioni)
“…il morto vivente è ancora un’entità sfuggente e sotterranea per la saggistica italiana. Zombie Walk cerca di colmare questo vuoto raccontando l’ascesa di un mostro senza qualità, la claudicante avanzata di un anti (o super?) eroe senza precedenti che, con silenziosa ostinazione ha invaso l’immaginario e il linguaggio della quotidianità. Non si tratta dell’ennesimo repertorio per cinefili horror – maniaci , ma Zombie Walk narra piuttosto le metamorfosi del Sublime Cadaverico attraverso i vari tempi e luoghi della storia, lungo le vie tortuose della pop culture e dell’arte colta, delle scienze e della cronaca cercando di cogliere – o almeno di raccontare- la sostanza di quella strana ‘increspatura epistemologica’ che porta e riporta ciclicamente ivivi a confondersi con i morti”
“Nascosti nelle pieghe della cultura erudita o sbandierati dallo show business orrifico, evocati nei manuali anatomici, mummificati dalle pratiche funerarie i morti risorgono, i moti amano, i morti lavorano, i morti mangiao. In televisione camminano, sul grande schermo scatenano guerre mondiali, nella rete globale esplodono, chiaccherano e infettano tutto”
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“Da dove arrivano? chi li ha creati? Cosa voglioni da noi a parte mangiarci? Niente forse. Vogliono solo smettere di volere, spegnere la coscienza e la civiltà, azzerare il contagiri. Dare a tutti noi una seconda chance”