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Zone Rosse: a Firenze finora 66 allontanamenti

Piantedosi firenze

Lo si apprende dalla prefettura di Firenze, città dove l’ordinanza è stata emanata proprio lo scorso 10 ottobre dalla prefetta Francesca Ferrandino.

In virtù dell’ordinanza che vieta in specifiche aree urbane (le cosiddette ‘zone rosse’) la presenza di soggetti pericolosi o con precedenti penali, e ne consente l’allontanamento,  emanata, come forma di sperimentazione, a seguito del Cosp del 30 settembre a cui prese parte anche il ministro degli Interni Matteo Piantedosi, a Firenze dal 10 ottobre a oggi sono stati emessi 66 ordini di allontanamento.

Tra questi sono solo tre i recidivi, i quali, proprio, per questo motivo sono stati denunciati all’autorità giudiziaria.

Firenze allo stato attuale  dispone il divieto di stazionamento nel parco delle Cascine, della Fortezza da Basso e della stazione di Santa Maria Novella fino alla zona di via Maso Finiguerra, teatro di molteplici episodi di microcriminalità, per coloro “che si rendano responsabili di condotte aggressive, determinando un concreto pericolo per la sicurezza pubblica”.

Intanto dopo Bologna, Milano e appunto Firenze,  il Viminale ha inviato una direttiva a tutti i prefetti con l’obiettivo di individuare aree urbane vietate a persone con precedenti penali.
In vista del Capodanno il ministro dell’Interno stabilisce una stretta chiedendo ai rappresentanti territoriali provvedimenti ad hoc per stazioni ferroviarie, ma anche piazze di spaccio e altre aree urbane, come le zone della movida, caratterizzate – soprattutto in questi giorni – “da un’elevata concentrazione di persone”.

Il Viminale punta, quindi, a replicare su scala nazionale quanto già avviato nei capoluoghi di Toscana ed Emilia-Romagna e da oggi Milano. Negli ultimi tre mesi, rende noto il ministero, sono stati 105 i soggetti destinatari di provvedimenti di allontanamento su 14mila persone controllate. Il Viminale spiega che ricorso alle zone rosse rientra nella strategia volta a garantire “la tutela della sicurezza urbana e la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini”.

 

 

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