Alta velocitĂ - à pronta a partire la talpa ‘Marika’, che scaverĂ il secondo tunnel del passante dell’Alta velocitĂ di Firenze da Campo di Marte a Rifredi. La presentazione della fresa è avvenuta al cantiere di Campo di Marte (Firenze).
L’opera rientra nel tunnel passante Av sotto Firenze, che prevede la realizzazione della nuova stazione sotterranea Belfiore e di un passante ferroviario composto da due gallerie a singolo binario, poste mediamente a 20 metri di profonditĂ . La nuova linea avrĂ una lunghezza complessiva di 8,35 km in cittĂ .
Tecnicamente denominata ‘tunnel boring machine’, la fresa Marika ha un peso di 1.500 tonnellate, una lunghezza di 112 metri, un diametro di scavo di 9,4 metri e una potenza di oltre 4.500 Kw. Il nome di questa talpa è stato spiegato, è un omaggio alla figlia di un capo cantiere gravemente malata, simbolo di vita e coraggio.
La partenza di Marika, che verrĂ utilizzata per lo scavo della galleria del binario verso Sud, è prevista in continuitĂ con l’attivitĂ di Iris, la prima attivata lo scorso anno, che ha giĂ scavato circa 1,8 km nel tratto Campo di Marte – Belfiore. Quando Iris sarĂ giunta in prossimitĂ della Fortezza da Basso, la talpa Marika inizierĂ lo scavo della seconda galleria, il cui avvio è previsto entro il mese di novembre 2024. Le due frese scaveranno, infatti, con modalitĂ e tempistiche tali da non essere operative in contemporanea. Il progetto del passante Av di Firenze, dal valore economico di 2,7 miliardi di euro, prevede la realizzazione della nuova stazione Av Belfiore e di un sottoattraversamento ferroviario Av composto da due gallerie a singolo binario.
La fresa è stata inaugurata con il presidente della Toscana Eugenio Giani, la sindaca Sara Funaro, l’ad e direttore generale di Rete ferroviaria italiana (Rfi), Gianpiero Strisciuglio e l’ad dell’impresa Pizzarotti & C, Riccardo Garrè.
“Quella di oggi è una tappa fondamentale nel processo che abbiamo riattivato nel 2022 quando due anni fa, dopo sei anni sostanzialmente di interruzione dei lavori di una non partenza della talpa escavatrice iniziammo quella che fu la procedura prima di revamping della talpa e poi della vera e propria partenza della talpa Iris nell’ottobre dell’anno scorso. Solo nell’ultimo anno quella talpa ha fatto un chilometro ed ottocento metri ed oggi è sotto la Fortezza da Basso e sarĂ presto accompagnata dalla talpa che parte oggi, il secondo canale, quello che significherĂ il completamento delle due gallerie che correranno sotto Firenze per sette chilometri ma che hanno un punto di riferimento, arrivare al camerone che in questo momento è in costruzione in via Circondaria, quello che diventerĂ la stazione Belfiore, quello che fu progettato per la prima dell’architetto Foster”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine della presentazione.
“E’ evidente che quello di oggi è un momento di passaggio fondamentale perchĂŠ la seconda talpa escavatrice-ha aggiunto Giani-, che seguirĂ in parallelo quello che ha fatto la prima, e quindi da qui, Campo di Marte scenderĂ sotto la ferrovia alle Cure, passerĂ dal supermercato di via Masaccio, via Don Minzoni, piazza della LibertĂ , fino a raggiungere un percorso che la prima talpa ha giĂ fatto, consentendo di rispettare i tempi programmati per arrivare al 2028 per vedere i treni sfrecciare sotto terra, consentendo di avere alla rete di superficie di avere dagli attuali 414 treni al giorno a 616 treni regionali e pendolari, e non esisterĂ piu’il fatto che deve passare il treno ad Alta velocitĂ e quindi i treni accumulano ritardo per il disagio dei pendolari e dei passeggeri”.
“Questa sarĂ una rivoluzione per Firenze anche perchĂŠ in via Circondaria si aprirĂ la stazione di superficie che cambia un po’ il volto della cittĂ , un chilometro e mezzo prima per quello che il nord ovest, e quindi l’arrivo dall’autostrada, il centro direzionale di Novoli, non si arriverĂ piu’ alla stazione di Santa Maria Novella ma si potrĂ per prendere il treno dell’Alta velocitĂ prendere parcheggio in via Circondaria cambiando in qualche modo la dinamica del movimento a Firenze” ha concluso Giani.