Lo ha detto la presidente di Coldiretti Toscana Letizia Cesani intervenuta al convegno ‘Consumo di suolo: il costo per le società’. Monni (assessore ambiente Regione Toscana): “Devono essere i Comuni che definiscono quali sono le aree a terra da dedicare a questa funzione”.
Quello che diciamo “non significa essere contrari alle rinnovabili, anzi è una modalità di sostenibilità alla quale noi dobbiamo ricorrere. Però se è vero che il paesaggio e le produzioni agricole sono elementi distintivi della qualità toscana e sono un asset strategico dell’economia regionale, bisogna anche riuscire a individuare il prima possibile dove poterli collocare, bisogna avere il coraggio di fare delle scelte e decidere che cosa salvaguardare”.Lo ha detto la presidente di Coldiretti Toscana Letizia Cesani intervenuta al convegno ‘Consumo di suolo: il costo per le società’.
“La Toscana non è esente da un ingente consumo di suolo, dovuto certamente a cementificazione ma anche all’installazione, per esempio di energie rinnovabili, penso ai pannelli fotovoltaici a terra. Su questo la nostra posizione è molto chiara: ” aggiunge la presidente di Coldiretti Toscana.
A Coldiretti risponda assessora all’ambiente Monia Monni, presente al convegno. “Sulle rinnovabili, vogliamo fare presto e bene, nonostante ci siano voluti due anni e mezzo per vedere il decreto del governo sulla identificazione delle aree idonee”. Un arco di tempo, ha precisato, “in cui abbiamo lasciato che fosse il mercato a regolare, creando non pochi problemi, soprattutto In alcune zone come il sud e della Toscana dove l’agricoltura è più in difficoltà e i terreni costano meno”.
Monni ha ricordato da un lato l’impossibilità di intervenire sulle autorizzazioni in corso o su quelle rilasciate dal ministero, con un parere non vincolante della Regione e dall’altro i tempi stretti per agire: “Abbiamo solo 180 giorni per fare la nostra norma che indichi dove si può realizzare agrivoltaico e fotovoltaico. I primi di gennaio dovremmo già essere stati in Consiglio per l’approvazione. Abbiamo aperto un grande processo partecipativo, l’idea è molto semplice: inserire anche questo tema all’interno della pianificazione. Devono essere i Comuni che definiscono quali sono le aree a terra da dedicare a questa funzione. Non si può pensare di fare un percorso di trasformazione così importante, ma anche così impattante, senza pianificarlo”.
Nell’audio la Presidente di Coldiretti Toscana Letizia Cesani