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Firenze – Si svolgeranno domenica 23 e lunedì mattina 24 giugno 2024 le votazioni per il ballottaggio che deciderà chi sarà il prossimo Sindaco di Firenze. In corsa la candidata del Pd Sara Funaro, forte del suo 43,17% di voti ottenuti al primo turno ed il candidato del centrodestra Eike Schmidt che ha portato a casa il 32,86% dei voti. Ma quanto inciderà il risultato degli altri candidati sulle possibili alleanze o apparentamenti?
Il servizio di Raffaele Palumbo.
E’ il bello della politica, che – come la storia – non si fa con i se. E se la Funaro non avesse raggiunto il 40%? E se la Saccardi avesse preso un percentuale a due cifre?E se Eike Schmidt avesse portato alla destra fiorentina un forte valore aggiunto? E se il Movimento 5 stelle fosse stato quello di un tempo? E se mia nonna avesse avuto le ruote, sarebbe stata tanto somigliante ad una carrozzella. E invece. La Funaro, superando il 43% ha staccato di più di 10 punti percentuali Schmidt. La Saccardi ha avuto la brutta sorpresa di fermarsi al 7,29% mentre la Del Re ha avuto la bella sorpresa di arrivare al 6,21%. La sinistra di Dmitrij Palagi è arrivata al 5,45, mentre il Movimento 5 stelle non arriva neanche al 3 e mezzo. Tutto il resto – De Giuli, Asciuti, Marrazza, Zini – è, con rispetto parlando, lo 0 virgola. Risultato: Sara Funaro non chiederà niente a nessuno, se non ai cittadini e alle cittadine che – pur sostenendo al primo turno altre candidature – non vogliono vedere la destra al governo in città. Ipotesi confermata dai dirigenti del partito, come la Consigliera regionale Cristina Giachi, il Segretario regionale del Pd Fossi, o quello cittadino Ceccarelli. Niente apparentamenti, niente alleanze, ma solo campagna elettorale casa per casa e appello al voto agli elettori. Cosa che verosimilmente farà anche Schmidt, che non potrà andare oltre la sua coalizione di centro destra, magari tentando arditi affacci sul centro, come aveva provato a fare in campagna elettorale. Elezioni che hanno determinato nuovi equilibri e nuove posizioni di forza che non potranno non ripercuotersi sul percorso che porterà alle elezioni regionali, in Toscana, tra un anno.