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🎧 Firenze ha scelto, il centrosinistra lo dovrà fare

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🎧 Firenze ha scelto, il centrosinistra lo dovrà fare
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Una donna per la prima volta guiderà Palazzo Vecchio: Sara Funaro è stata eletta sindaca di Firenze ottenendo il 60,56% dei voti al ballottaggio contro l’avversario del centrodestra, l’ex direttore degli Uffizi, Eike Schmidt. Una vittoria dal valore nazionale confermato anche dalla doppia presenza nel finale di campagna elettorale per il primo turno e al ballottaggio della segretaria del Pd Elly Schlein.

Tra svegliarsi con una sindaca, la prima per la città oppure aprire gli occhi con la destra al Governo, Firenze ha scelto. Una scelta di campo sicuramente, poco partecipata data l’affluenza sotto il 50%, ma netta. Su quanto, a fare da ago della bilancia siano stati i candidati,  è tutto da vedere anche se Funaro ha raccolto al secondo turno 4 mila voti in più e Schmidt ne ha persi 6 mila.
Il centrosinistra mantiene Firenze in una Toscana contendibile per le regionali del 2025 e dunque da Firenze deve capire come ripartire.
Il nodo non sciolto che ha visto il campo stretto del Pd fiorentino con le corse solitarie del M5S e di IV, dovrà essere affrontato. Dove guardare, con chi stare? E quanto peserà una sinistra che, sia interna alla coalizione con Avs, che fuori sui territori e con i suoi candidati ha dato battaglia (Empoli ce lo mostra) e come nel caso di Calenzano ha anche vinto?
Primarie negate, non volute, accantonate, fascismo e antifascismo, referendum pro o contro tramvia, continuità e discontinuità, quanto rivendicare la propria autonomia senza delegittimare il passato, frammentazione di area, un centrosinistra che vince ma lacerato, recupera ma deve ragionare sul futuro e con chi. Questa tornata vista da Firenze conferma sicuramente la tendenza alla bipolarizzazione del sistema e ripropone il tema del con chi stare, perché da soli, solo in una città come Firenze si può raggiungere il 60%, ma al ballottaggio.
Largo, progressista, larghissimo. Il campo torna a sembrare una coperta che come la tiri scopre qualcosa o qualcuno. Il punto è chi la userà questa coperta e per coprire cosa. Perché con un elettorato così disilluso, sfiduciato, astenuto, ad essere lasciati soli per primi sono i cittadini che non vedono più nel meccanismo della rappresentanza uno strumento di democrazia efficace.
‘Una sindaca di tutti e tutte’ promette Funaro che ha vinto con la sua ‘Firenze al plurale’. Le auguriamo buon lavoro, auspicando una pluralità di ascolto, partecipazione e coinvolgimento che vada oltre quella coperta fatta solo di equilibri politici per tornare ad essere al servizio del bene comune. “La presenza delle donne in Parlamento ha elevato i problemi delle donne come parte integrante della vita politica italiana” diceva Nilde Iotti. Speriamo che la presenza di una donna alla guida di Palazzo Vecchio elevi i problemi della città come parte integrante delle strategie della vita politica fiorentina. Noi, dal canto nostro, dopo i lunghi mesi di campagna elettorale che abbiamo raccontato dando voce a tutti i protagonisti e ai loro programmi, non smetteremo di farlo e verificare quanto promesso.