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🎧 Generale Mori indagato a Firenze per stragi ’93: “Non le avrebbe impedite”

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🎧 Generale Mori indagato a Firenze per stragi '93: "Non le avrebbe impedite"
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Il Generale Mario Mori, ex capo del Ros ed direttore del Sisde, è indagato dalla Procura di Firenze per le stragi del ’93, proprio nei giorni del 31esimo anniversario della strage di via dei Georgofili a Firenze.

Il servizio di Raffaele Palumbo.
Per i Pm fiorentini il Generale Mori non avrebbe impedito «mediante doverose segnalazioni o denunce, ovvero con l’adozione di autonome iniziative investigative o preventive, gli eventi stragisti di Firenze, Roma e Milano di cui aveva avuto plurime anticipazioni». In altre parole per la Procura di Firenze – che vede da poco a capo il procuratore Spiezia – Mori sapeva degli attentati del ’93 e non avrebbe fatto niente per impedirli. Accuse gravissime, nuovo capitolo dello Stato che indaga sullo Stato. Accuse gravissime: “strage, associazione mafiosa, associazione con finalità di terrorismo internazionale ed eversione dell’ordine democratico”. Queste le accuse di cui Mori deve rispondere, dopo l’avviso di garanzia ricevuto nel giorno del suo 85esimo compleanno, il 16 maggio scorso. Invito a comparire a Firenze il 23 maggio, anniversario della strage di Capaci. Mori non si presenterà per “impegni del suo legale”. Le stragi sono quelle di Milano, Roma e Firenze. Mori sarebbe stato informato dal maresciallo Roberto Tempesta, informato a sua volta dall’esponente della destra eversiva Paolo Bellini e dal pentito Angelo Siino durante un colloquio investigativo. A Palermo Mori venne accusato di aver trattato con Provenzano per fermare le stragi e andò assolto. Ora a Firenze viene indagato per non averle impedite. A 31 anni dai fatti e dopo 22 anni di processi, la questione della trattativa Stato-mafia rimane ancora un capitolo aperto.