Riapre al pubblico il 21 dicembre il Corridoio Vasariano a Firenze, chiuso dal 2016. I visitatori potranno godere di una passeggiata panoramica di un chilometro circa sopra il centro di Firenze. L’ultimo restauro risaliva agli anni Novanta.
Pochi giorni ancora e il 20 dicembre, dopo otto anni, il Corridoio Vasariano, voluto da Cosimo I de’ Medici, quindi ideato e fatto realizzare da Giorgio Vasari nel 1565, tornerà visitabile, percorribile in tutta la sua estensione, ottocentro metri circa a unire le Gallerie degli Uffizi a Palazzo Pitti. Una lunghezza dove si srotola il passato, con il migliaio e più di dipinti a partire dal 1600, e anche il presente, dati i vari progetti dei direttori di turno, gli ammondernamenti e i lavori di adeguamento per la messa in sicurezza dell’opera architettonica e di quanto contiene.
Sfumata la riapertura con Eike Schmidt, che sarà ricordato, oltre che per la sua scesa nell’agone politico, anche per la decisione “moderna”, disse, di spostamento degli autoritratti dal camminamento – che non è la loro sede originale ma qui arrivarono per mano di Luciano Berti nel 1973 – tocca ora a Simone Verde mantenere la promessa, rivelando visione e stile, modalità di fruizione e costi.
Un battesimo molto atteso dunque, di cui trapela che si tratta di un recupero, intanto, alla originiaria nudità, un semplice tunnel aereo senza allestimento interno. Sarà accessibile al pubblico in modo ordinario acquistando il biglietto con un supplemento, per un prezzo complessivo di 43 euro. Prenotazione a partire da martedì 10 dicembre per un massimo 25 persone contemporaneamente, ogni 20 minuti.
Il Corridoio sarà percorribile solo in direzione Uffizi-Giardino di Boboli e garantisce accessibilità per i disabili, con un sistema integrato di rampe, pedane ed ascensori. Tra gli interventi, costati 11 milioni di euro circa anche la realizzazione di 5 nuove uscite di sicurezza, operazioni di consolidamento strutturale e il restauro di intonaci, incannicciati e del pavimento in cotto. L’inaugurazione, sarà alla presenza del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, della Sindaca Sara Funaro e del Governatore Eugenio Giani.