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🎧 Migranti: in Toscana sono l’11,7%. Record a Prato con il 22,4%.

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🎧 Migranti: in Toscana sono l'11,7%. Record a Prato con il 22,4%.
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La CGIL ha presentato oggi il dossier statistico immigrazione Toscana sui dati Istat. Stando ai dati provvisori diffusi dall’Istat nel corso dell’anno, sono 429.864 i migranti  residenti nel territorio regionale alle fine del 2023, il 3,5% in più rispetto ai 415.190 censiti nel 2022.

L’incremento del 3,5% è un dato molto significativo: se dovesse essere confermato anche dai dati consolidati, infatti, si tratterebbe dell’aumento annuale della popolazione straniera più rilevante dal 2013 (ad esclusione del 2020 che registra una variazione del dei migranti pari ad un +7,0% rispetto all’anno precedente), che per di più arriverebbe dopo il +2,1% del 2022.

La Toscana si colloca fra le grandi regioni d’immigrazione d’Italia, con un’incidenza della popolazione straniera sui residenti pari all’11,7%, quasi tre punti in più rispetto alla media nazionale (9,0%). I migratii si concentrano soprattutto a i Prato (22,4%) e Firenze (13,4%, corrispondenti 132.479 persone, il 30,8% degli immigrati “toscani”).

Anche per quanto riguarda le aree e i Paesi di provenienza, i dati Istat consolidati di fine 2022 confermano lo scenario conosciuto e stabile ormai da anni: quasi la metà (46,5%) degli stranieri residenti è europeo (tra cui il 23,7% dell’Ue), poco meno di un terzo asiatico (30,5%), un sesto africano (16,1%) e il 6,8% americano. Le comunità più numerose restano Romania (17,6% dei residenti stranieri), Cina (16,2%), Albania (13,6%), Marocco (6,7%) e Senegal (3,2%).

Va sottolineato poi che le nuove norme, non hanno rallentato neppure in Toscana l’arrivo di rifugiati e richiedenti asilo. Nel 2023, infatti, i migranti  nelle strutture d’accoglienza del territorio regionale sono arrivati a 9.788 (l’81,6% ospitati nei centri governativi e il 18,4% nel Sai), più o meno lo stesso numero del giugno 2024 (9.985), ma anche il 37,6% in più rispetto al 2022 .

La Toscana si conferma una delle regioni più importanti d’Italia per quanto riguarda l’inserimento lavorativo dei cittadini stranieri. Con i suoi quasi 195mila occupati di cittadinanza non italiana, la regione si pone al quinto posto dietro la Lombardia – che con 582mila distanzia tutte le altre – non lontana dal Lazio, dal Veneto e dall’Emilia Romagna, che la precedono in classifica, e appena davanti al Piemonte.

Anche guardando all’incidenza degli stranieri sul totale degli occupati, la Toscana si pone al quarto posto dopo Lombardia (12,9%), Emilia Romagna (12,7%) e Lazio (12,2%), e davanti al Veneto (11,8%).

Gli stranieri toscani sono più frequentemente disoccupati, (11,1%, contro il 4,4%), sovraistruiti (33,0% contro il 27,2%) e sottoccupati (5,5% contro il 2,4%) degli italiani residenti nella regione. Tuttavia, questo fenomeno esiste anche nel resto del Paese, e vale la pena notare che per tutti e tre gli indicatori la Toscana ha dati lievemente migliori della media nazionale.

Rispetto agli anni precedenti, non ci sono grosse novità rispetto alla distribuzione per tipologia professionale dei migranti, che continuano ad essere impiegati nel lavoro manuale, specializzato o meno, in percentuale largamente maggioritaria (63,9%), più che doppia rispetto agli italiani (31,0%).

Guardando ai settori, si conferma la consueta sovrarappresentazione degli stranieri nel lavoro domestico, nelle costruzioni e nell’agricoltura.

Infine, secondo i dati Infocamere/Centro studi nel corso del 2023 il numero di imprese “immigrate”, ossia quelle con titolare nato all’estero, è continuato ad aumentare a ritmo sostenuto, toccando quota 62.775 (+2,7% rispetto all’anno precedente, +11,6% rispetto al 2018). Il ritmo di crescita è superiore a quello medio nazionale e la Toscana ospita ormai il 9,5% delle imprese immigrate registrate in Italia. Questo continuo aumento si accompagna alla tendenza discendente delle imprese con titolare italiano, che dal 2018 al 2023 sono diminuite del 6,5%. La combinazione di questi due fenomeni fa sì che oggi quasi 16 imprese su 100 abbiano titolare immigrato

NELL’AUDIO Gessica Beneforti segreteria cgil Toscana