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ToscanaPolitica🎧 Primarie lanciate da Iv, invasione di campo o democrazia alla prova?

🎧 Primarie lanciate da Iv, invasione di campo o democrazia alla prova?

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🎧 Primarie lanciate da Iv, invasione di campo o democrazia alla prova?
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Le primarie non sono l’opzione scelta dal Pd per la scelta della candidatura a sindaco ma rientrano dalla finestra con la proposta di Renzi.

Il commento di Raffaele Palumbo

 

Quando l’allenatore di una squadra cerca di dettare la linea ad un’altra squadra, per definizione avversaria, c’è qualcosa che non va. Dunque, il Pd ha candidato a Sindaco per le prossime elezioni amministrative del giugno 2024 l’assessora comunale Sara Funaro. Nel Pd stesso l’ex assessora Cecilia del Re, dice no e pretende di essere della partita senza scelte calate dall’alto. A sinistra del Pd, dentro una possibile coalizione, avevamo anticipato di possibili veti nei confronti di Italia Viva di Matteo Renzi, Veti prima confermati e poi smentiti. E allora entra in ballo proprio Matteo Renzi che, dopo aver candidato Stefania Saccardi, assessore regionale, dice “facciamo le primarie dove possano confrontarsi la stessa Saccardi, la Del Re e la Funaro, e facciamole il 3 marzo”. Consiglio? Proposta? Invasione di campo? Dal Pd dicono: discutiamo ma senza perdite di tempo. Ma come, ora le primarie sono diventate una perdita di tempo? A Firenze come in altri comuni dove si andrà a votare, come Scandicci, il Pd sembra di aver sviluppato una forma di allergia nei confronti delle primarie. Strumento – oltre le norme statutarie – che ha fondato e dato identità ad un partito – il Pd – che si è sempre vantato – giustamente – di essere l’unico partito ad usare questo strumento in Italia. Ora c’è stanchezza. La vulgata tra le persone maggiormente coinvolte nel partito è: ne abbiamo fatte troppe, anche di recente, la gente è stanca, sarà troppo difficile portali a votare per l’ennesima volta a nuove primarie. Sembra una posizione strumentale, anche se di sicuro contiene un fondo di verità. Ma che fine fa il partito delle primarie se smette di avere voglia di fare le primarie? Ci verrebbe da dire, parla di contenuti, per poi confrontarli con i possibili compagni di coalizione e infine proporre una sintesi. E qui le prime parole che saltano in mente sono “nuovo aeroporto” e “multiutility”, solo per dire due cose che dividono profondamente Italia Viva, Sinistra Italiana e il Pd stesso. Solo per dirne due. Allora, niente primarie, niente contenuti divisivi, niente invasioni di campo. Viene in mente il vecchio Nanni Moretti: “continuiamo così, facciamoci del male”.