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Stadio – La Fiorentina ha depositato in Tribunale il ricorso per chiedere di fermare i lavori allo stadio “Artemio Franchi”. Per la società i lavori di riqualificazione in corso causerebbero alla società viola un danno economico, a causa della chiusura – dalla prossima stagione – della curva Fiesole con un conseguente calo di capienza a 22 mila spettatori.
Il servizio di Raffaele Palumbo.
Non era solo una minaccia. E’ accaduto davvero. Nuovo capitolo della guerra tra Fiorentina calcio e Comune di Firenze sulla questione stadio. Questa volta la società viola ha detto: dalla prossima stagione perderemo dai 9 ai 13 milioni di euro per l’inagibilità della curva Fiesole e la riduzione della capienza dello stadio a 22 mila spettatori a causa dei lavori che avete deciso. Sono in breve le motivazioni già spiegate dal Direttore generale del Club Alessandro Ferrari, che ha sollevato altre due questioni. Dove giocherà la Fiorentina? Già, perché il 31 maggio 2025 scadrà la convenzione ed ancora non è chiaro cosa accadrà. Va detto che il Comune si è già detto disposto, a proprie spese, ad adeguare alle gare di serie A il campo da rugby «Padovani» con una capienza da 18mila posti. E ancora – dice Ferrari – l’intervento di ammodernamento, a oggi, non è interamente coperto dai finanziamenti e questo rappresenta un’incognita per la fine dei lavori. Come se non bastasse c’è la vicenda della misura cautelare a carico della Cobar (Costruzioni Barozzi spa), società barese capofila del raggruppamento temporaneo che con la Sac di Roma si è aggiudicata l’appalto per i lavori al Franchi. Interdetta per un anno dal Gip di Salerno, con divieto di avere contatti con la pubblica amministrazione. Misura arrivata nell’ambito dell’inchiesta sui lavori di appalto per la nuova Cittadella della Giustizia di Salerno in cui i pm ipotizzano le accuse di illecito subappalto e frode in pubbliche forniture. Da Palazzo Vecchio spiegano che il Comune non ha intenzione di prendere provvedimenti di autotutela, poiché essendo una misura cautelare non si riscontrano motivi, a oggi, per sospendere o rallentare i lavori, tenendo anche conto del fatto che dalla ditta il provvedimento di interdizione è stato impugnato al tribunale del Riesame. A Napoli, invece, lo scorso 11 giugno gli appalti affidati alla Cobar sono stati sospesi e si avvierà il procedimento di risoluzione del contratto. Come se non bastasse questo nuovo capitolo della guerra tra Fiorentina calcio e Comune di Firenze sulla questione stadio arriva proprio mentre la città sta per decidere chi sarà il nuovo sindaco.