Il comitato Salviamo Firenze ha presentato alla procura di Firenze, con il patrocinio dell’avvocato Urbano Rosa un esposto per porre l’attenzione sul fatto che il portale di affitti brevi Air-Bnb non si sia ancora adattato alle nuove norme di sicurezza nazionali entrate in vigore il primo gennaio 2025, in particolare il divieto del self check-in e l’obbligo di installare sistemi antincendio.
Audio: Massimo Torelli di Salviamo Firenze e l’avvocato Urbano Rosa
Questa mattina il Comitato Salviamo Firenze X Viverci ha presentato alla Procura di Firenze, con il patrocinio dell’avv. Urbano Rosa un esposto per porre all’attenzione alcuni fatti di rilievo. Sul portale www.airbnb.it sono promossi ai clienti i seguenti contenuti:
La promozione dell’utilizzo del self check-in per chi mette il proprio appartamento in affitto
e la possibilità di ricercare e prenotare solo appartamenti che svolgono il self check-in, ma anche la possibilità di ricercare e prenotare appartamenti senza standard di sicurezza, in quanto l’antincendio e il rilevatore di monossido di carbonio sono delle opzioni aggiuntive (e non obbligatorie o garantite) che il cliente può selezione o meno.
“I fatti che rileviamo sono di straordinaria evidenza. Per questo li sottoponiamo all’attenzione della Procura- dichiara Massimo Torelli- e non nascondiamo una notevole emozione per il ruolo primario che Airb&b (gestito dalla società di diritto irlandese Airbnb Ireland UC, private unlimited company) ha sul mercato internazionale degli affitti brevi.
Come chiaramente evidente, sembra che gli aspetti che segnaliamo alla Procura non tengano in alcun modo conto delle normative italiane, dal divieto del self check-in agli obblighi di standard di sicurezza entrati in vigore il primo gennaio 2025”.
in primo piano tra i filtri di ricerca c’è l’opzione SELF Check-in. Nella sezione caratteristiche dell’immobile alla voce “protezione” è possibile, tramite una semplice maschera, selezionare gli alloggi alla luce della presenza sia dell’allarme antincendio che del rilevatore di monossido di carbonio, come se tali caratteristiche fossero opzionali e/o facoltative ( vedrete che solo 1 su 4 dichiara di avere questi standard)
“I fatti sono così evidenti che non meritano neanche troppi commenti. Le caratteristiche di sicurezza sono fondamentali- specifica Francesco Torrigiani- solo pochi giorni fa a Ponte a Ema è morta un’intera famiglia per il monossido di carbonio.”
“Voglio aggiungere-conclude Massimo Torelli- che nel testo abbiamo citato anche la delibera della Giunta Comunale di Firenze, sul divieto del self chech-in ( key-box e tastierni). Spero che prendano parola. All’assessore Vicini non rispondiamo, prima deve scusarsi per quanto detto lunedì in consiglio. La lotta che stiamo portando avanti in città ha una dimensione nazionale ed internazionale e questo esposto lo dimostra. A noi interessa questo.”