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🎧FIAIP Monitora 2024 Toscana: ecco il report sull’andamento del mercato immobiliare nella nostra regione

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🎧FIAIP Monitora 2024 Toscana: ecco il report sull'andamento del mercato immobiliare nella nostra regione
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La FIAIP ha presentato i dati sull’andamento del mercato immobiliare residenziale per il primo semestre 2024, che in Toscana appaiono stabili rispetto al 2023, con una domanda maggiore dell’offerta. Tra le tematiche più discusse, quella dell’impatto del turismo sul mercato immobiliare in città e degli affitti brevi, la quale limitazione sarebbe secondo il presidente nazionale FIAIP “un’iniziativa ideologica”, non risolutiva. 

Audio: presidente FIAIP Toscana Simone Beni e il presidente nazionale FIAIP Gian Battista Baccarini

“L’emergenza casa c’è in tutta Italia, in Toscana e a Firenze più che altrove, però non si risolve vietando gli affitti turistici in zona Unesco”. A dirlo Gian Battista Baccarini, presidente nazionale Fiaip, intervenendo a Firenze alla presentazione di ‘Fiaip monitora’, l’osservatorio sul mercato immobiliare relativo al primo semestre 2024. “Su 177.000 abitazioni gli affitti turistici incidono per 5,6%, mentre ci sono 26.000 case vuote”. Secondo Baccarini quello dell’overtourism è un fenomeno che va governato, ma “non è limitando” gli affitti brevi “che si risolve il problema. Lo dicono le esperienze europee ed extra europee”, aggiunge citando alcuni casi, da Barcellona a Parigi fino a New York. “Città dove i canoni delle locazioni sono aumentati dalle tre alle cinque volte”. Inoltre, prosegue, “le istituzioni investono per fare arrivare i turisti, dobbiamo dargli poi un posto dove stare. E gli alberghi non bastano, è oggettivo. Se il tema sono i troppi turisti, allora limitiamo il loro numero”. Per Baccarini serve un piano nazionale per la casa e investimenti per riqualificare il patrimonio pubblico dismesso: “per mettere a disposizione abitazioni e studentati per chi ha meno possibilità”. Sul tema turismo e caro affitti si è soffermato anche il presidente regionale toscano Fiaip Simone Beni: “Tutti i contenitori che vengono dismessi dalle loro funzioni originali, come caserme e ospedali, sono tutti trasformati in resort di lusso anziché in abitazioni. Per il futuro non possiamo prevedere una migliore situazione perché in questo momento non ci sono gli elementi che consentono di avere più immobili sul mercato”.

Per quanto riguarda i prezzi, risultati stabili, anche se in alcune aree come il centro di Firenze continuano a crescere, mentre la domanda supera sensibilmente l’offerta. Questa la fotografia del mercato immobiliare nella regione nel primo semestre 2024 restituita dall’osservatorio della Fiaip (Federazione degli Agenti immobiliari professionali) Toscana in tutte le province. I valori, spiegano, sono riferiti a una tipologia edilizia ordinaria, appartamenti di 80/90 metri quadri a destinazione d’uso residenziale. Nei primi sei mesi del 2024 il numero di compravendite ha registrato una flessione rispetto allo stesso periodo del 2023. “Abbiamo molte richieste, ma non tantissimi immobili sul mercato e questo comporta che il prezzo rimane pressoché stabile; non stiamo registrando degli aumenti di valore”, dice il presidente regionale Simone Beni. Accorciati invece i tempi di vendita, mediamente tra i tre e sei mesi. “Si osserva tuttavia la persistenza di unità immobiliari che non riescono ad essere assorbite dal mercato a causa di prezzi non competitivi o da problematiche soggettive non compensate da una congrua riduzione del prezzo”.

A proposito di prezzi, il centro di Firenze si conferma la zona più cara della Toscana per immobili non di lusso, con seimila euro al metro quadro, seguita dall’area semi centrale, 4.500 euro e dalla zona di Marina di Grosseto con 4.400 euro al metro quadro. Nel capoluogo, sottolinea Marika Pollicina, presidente per Firenze e Pistoia, “hanno perso appeal gli immobili usati, quelli che hanno necessità di una ristrutturazione o comunque di un ammodernamento, in quanto il costo delle materie prime e della manodopera in questi ultimi anni è notevolmente aumentato”. I valori in rialzo riguardano anche i comuni della Città metropolitana per una sorta di effetto trascinamento, grazie al turismo e all’indotto. Sale Scandicci, calo delle quotazioni invece in alcuni comuni della Piana, come Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino. In controtendenza la provincia di Grosseto, che ha registrato un significativo aumento delle compravendite immobiliari, +1,6% nel secondo trimestre. Un incremento che ha interessato sia il mercato delle prime case sia quello delle seconde abitazioni destinate all’uso turistico e ricettivo. Bene anche il centro di Arezzo, dove ad agosto i prezzi hanno toccato i 4mila euro al metro quadro. Ripresa moderata per quanto riguarda Pistoia, compravendite in calo in forte calo in provincia di Pisa e Lucca (-13%, ma con -22% a Lucca capoluogo) e Prato (13,3%) che risente ancora degli eventi alluvionali del novembre 2023, con il crollo più netto in termini di compravendite (-36,8%) a Montemurlo. Riduzione più ridotta a Siena e provincia.

In particolare il centro storico del capoluogo evidenzia un calo di richieste per gli immobili da acquistare come seconda casa. sostanziale stabilità, infine, per le province di Livorno (però aumentano le richieste nell’area sud del capoluogo e le compravendite nelle zone mare come Cecina e Rosignano ed in generale tutta la Costa degli Etruschi) e Massa Carrara, dove soffre la zona della Lunigiana, con un calo anche delle richieste da parte degli investitori stranieri.

 

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