Ven 27 Dic 2024
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Toscana🔊 Tpl: Giani, "non chiamiamolo rincaro. E' adeguamento Istat"

🔊 Tpl: Giani, “non chiamiamolo rincaro. E’ adeguamento Istat”

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🔊 Tpl: Giani, "non chiamiamolo rincaro. E' adeguamento Istat"
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Tpl, Giani ”Abolirei la parola rincari, sarà un adeguamento che vedrà Firenze con biglietto inferiore ad altre città. Il tavolo richiesto dal Comune di Firenze ci sarà ma i comuni sul trasporto pubblico locale devono fare la loro parte” ha commentato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani a margine di una conferenza stampa senza però chiamare in causa At, rispetto alle sue responsabilità in termini di garanzie  e qualità del servizio.

“Se si contribuisce poi si può anche avere rilievi da fare, ma se non si mette nemmeno un euro che rilievi si possono fare? Il tavolo lo apriremo anche per questo”. Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, a proposito del tavolo con la Regione chiesto dall’assessore all’ambiente del Comune di Firenze, Andrea Giorgio, in seguito all’annuncio del rincaro dei biglietti di Autolinee Toscane.

“Abolirei la parola rincari – ha detto Giani, a margine della firma di un’intesa sulla reindustrializzazione del sito Alival di Ponte Buggianese -, è semplicemente l’attuazione del disposto che era nel contratto con Autolinee Toscane per l’adeguamento Istat: in realtà manterrà Firenze con un prezzo di biglietto molto inferiore ad altre città. Ci sarà certo questo tavolo: sarà l’occasione in cui decideremo anche quanto i Comuni contribuiranno sul trasporto pubblico locale”.

Secondo il governatore toscano, infatti, “da quando la Regione ha fatto l’appalto unico regionale che era nelle sue prerogative, vinto dai francesi di At, in realtà i Comuni è come se avessero affidato tutto alla Regione, che mette 660 milioni per il trasporto locale: quello marittimo verso le isole, quello ferroviario, e quello delle autolinee che è quello più consistente. Noi più di questi 660 milioni non so proprio cosa ci dovremmo mettere: se vogliamo un servizio migliore, è evidente che i Comuni devono contribuire magari a mettere quelle risorse per rendere più frequente e più efficiente la linea X o Y”.