L’accordo portuale tra Livorno ed Uruguay è stato siglato oggi a Palazzo Rosciano, l’obbiettivo è uno sviluppo reciproco dei porti di riferimento.
Oggi a Palazzo Rosciano, sede dell’Authority livornese, è stato siglato un accordo di sviluppo reciproco dall’Autorità di sistema portuale di Livorno e l’Administracion nacional de puertos dell’Uruguay.
L’obbiettivo prefissato dell’accordo è quello di rafforzare gli scambi commerciali e, in particolare, il traffico dei prodotti forestali, su cui lo scalo toscano vanta una leadership importante a livello nazionale ed europeo.
Il presidente dell’Adsp Luciano Guerriere ha detto che “l’accordo rinsalda vecchi rapporti, costruendone di nuovi. Ci metteremo al lavoro per aumentare l’efficienza economica e operativa dei nostri scambi commerciali, nel segno di una crescita economica comune”.
Durante la firma dell’intesa ha presenziato, intervenendo in collegamento da Roma il sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti Tullio Ferrante. Insieme a Ferrante erano presenti il viceministro alle Infrastrutture dell’Uruguay Juan José Olaizola, e dell’ambasciatore dell’Uruguay in Italia Ricardo Javier Varela Fernandez, accompagnato per l’occasione dal suo ministro consigliere Imedla Smolcic Nijers, e dal console onorario dell’Uruguay Silvio Fancellu.
Si vuole quindi rivitalizzare una vecchia intesa del 2000 tra l’allora Autorità portuale di Livorno e l’Anp, organismo alle dirette dipendenze del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti incaricato di amministrare i porti pubblici uruguaiani (Montevideo, Nueva Palmira, Colonia, Juan Lacaze, Fray Bentos, Paysandú, Salto).
Olaizola ha dichiarato che “l’accordo rappresenta la prima tappa di un percorso di collaborazione che auspichiamo possa proseguire nel tempo”. Anche le dichierazioni dell’ambasciatore Fernandez sono molto speranzose, ha infatti parlato dell’intesa come “una piattaforma programmatica per rilanciare una collaborazione proficua per entrambi i Paesi”.
I prodotti forestali, uno dei maggiori business che avvengono nel porto di Livorno anche per via della vicinanza alle cartiere della Lucchesia, sono, per l’Authority livornese, un traffico su cui puntare per il futuro grazie all’essenziale rafforzamento degli scambi commerciali con i Paesi del Sud America, che più di altri incidono sulla quota di merce forestale che transita dallo scalo toscano.