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Guardare e aspettare: la prima mostra italiana di Celaya al Marino Marini di Firenze

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Guardare e aspettare: la prima mostra italiana di Celaya al Marino Marini di Firenze
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Guardare e aspettare. Dal 31 marzo al 5 giugno 2023 il Museo Marino Marini di Firenze, in piazza San Pancrazio, presenta “Guardare e aspettare: Enrique Martínez Celaya. Sculture Selezionate 2005-2023”, la prima mostra in Italia dell’artista Enrique Martínez Celaya, nato a Cuba e residente a Los Angeles.

Chiara Brilli ha intervistato  Celaya, Eduardo Secci e il curatore della mostra Giorgio Verzotti

Formatosi come pittore, in oltre trent’anni di pratica artistica, Martínez Celaya ha sperimentato anche la scultura, la fotografia, il video e la scrittura indagando attraverso tutti questi media le relazioni fondamentali tra l’uomo e il mondo. Il suo linguaggio figurativo affonda le radici nella natura, partendo da immagini comuni e familiari come alberi, fiori, fiumi, cieli, mare, ma anche animali e figure umane. L’iniziale semplicità di questo immaginario, però, lascia il posto a un’esperienza più profonda, opaca e instabile, che si cela sotto la superficie. In occasione dell’esposizione al Museo Marino Marini, la Galleria Eduardo Secci di Firenze ospita in Piazza Carlo Goldoni 2, dal 5 maggio al 29 luglio 2023, una personale dell’artista che presenta invece, nella sua sede, le opere pittoriche.

Guardare e aspettare: Enrique Martínez Celaya Sculture Selezionate 2005-2023, è la mostra che il Museo Marino Marini ospita dal 31 marzo al 5 maggio 2023, la prima in Italia dell’artista, nato a Cuba e residente a Los Angeles. Formatosi come pittore, in oltre trent’anni di pratica artistica, Martínez Celaya ha sperimentato la scultura, la fotografia, il video e la scrittura, indagando attraverso tutti questi media le relazioni fondamentali tra l’uomo e il mondo. Il suo linguaggio figurativo affonda le radici nella natura, partendo da immagini comuni e familiari come alberi, fiori, fiumi, cieli, mare, ma anche animali e figure umane. L’iniziale semplicità di questo immaginario, però, lascia il posto a un’esperienza più profonda, opaca e instabile, che si cela sotto la superficie.

La mostra, a cura di Giorgio Verzotti, rivolge un’attenzione specifica alla scultura di Martínez Celaya, quasi in un dialogo con le opere di Marino Marini. Per la prima volta l’artista trasforma, per questa esposizione, le immagini tremolanti dei suoi dipinti in oggetti concreti in bronzo, cemento, cera o legno, che condividono lo spazio con lo spettatore e ne intensificano il coinvolgimento personale. La scultura diventa così un potente mezzo attraverso il quale Martínez Celaya esplora concetti altamente personali ed intimi, che caratterizzano il percorso emotivo della vita, come la memoria, la perdita, la vulnerabilità, la forza d’animo, l’effimero e la speranza.

Le sculture di Martínez Celaya si presentano come frammenti di una storia o di una poesia che, nella loro fisicità, occupano lo spazio in cui il visitatore si muove. Sembrano essere una versione permanente di ciò che solitamente è un atto fugace: piangere, sedersi, alzare un braccio, ripararsi. Svolgono la funzione di testimoni, intensificata dalla loro immobilità. Immobilità che non vuole essere impassibilità, ma piuttosto resistenza, determinazione, attesa e pazienza, come sottolinea il titolo stesso della mostra, Guardare e aspettare (Watching and Waiting).

Enrique Martínez Celaya è un artista, autore ed ex fisico le cui opere sono state esposte e collezionate da importanti istituzioni in tutto il mondo. È Provost Professor of Humanities and Arts alla University of Southern California, Distinguished Professor per l’MFA in Fine Arts all’Otis College of Art and Design e Montgomery Fellow al Dartmouth College. Ha realizzato mostre, progetti e interventi in musei, gallerie ed altri luoghi di cultura, tra cui la Berliner Philharmonie di Berlino, il Museo Statale dell’Ermitage a San Pietroburgo, la Phillips Collection di Washington D.C., la Cathedral Church of St. John the Divine a New York e il Museum der bildenden Künste Leipzig, in Germania. Le sue opere sono presenti in 56 collezioni pubbliche internazionali, tra cui il Metropolitan Museum of Art, il Los Angeles County Museum of Art, il Whitney Museum of American Art, il Moderna Museet di Stoccolma, il Museum of Fine Arts di Houston e il Museum der bildenden Künste di Lipsia. Martínez Celaya è autore di numerosi libri, tra cui i due volumi Collected Writings and Interviews, 2010-2017 e 1990-2010, Lincoln: University of Nebraska Press, 2020 e 2011; e The Nebraska Lectures, Lincoln: University of Nebraska Press, 2011. Il suo lavoro è stato oggetto di diverse pubblicazioni monografiche, tra cui Martínez Celaya, SEA SKY LAND: towards a map of everything, Berlin: Hatje Cantz, 2021, Enrique Martínez Celaya e Käthe Kollwitz: Von den ersten und den letzten Dingen, Berlino: Hatje Cantz, 2021, Martínez Celaya, Work and Documents 1990-2015, Santa Fe: Radius Books, 2016, e Enrique Martínez Celaya: Working Methods, Barcelona: Ediciones Polígrafa, 2012.

Martínez Celaya è nato a Cuba e cresciuto in Spagna e a Porto Rico. Ha iniziato la sua formazione artistica formale come apprendista di un pittore all’età di 12 anni. Ha conseguito una laurea in Fisica Applicata e una minore in Ingegneria Elettronica presso la Cornell University e un Master of Science con specializzazione in Elettronica Quantistica presso la University of California, Berkeley. Ha condotto parte delle sue ricerche di fisica presso il Brookhaven National Laboratory ed è titolare di diversi brevetti di dispositivi laser. Ha frequentato la Skowhegan School of Painting & Sculpture e ha conseguito un MFA con il massimo dei voti presso l’Università della California, Santa Barbara, dove è stato anche Regents Fellow e Junior Fellow dell’Interdisciplinary Humanities Center. Nel 1997 è stato insignito del premio Art Here and Now dal Los Angeles County Museum of Art. Nel 1998, Martínez Celaya ha creato la casa editrice Whale & Star, riconosciuta a livello internazionale che pubblica libri di arte, poesia, pratica artistica e teoria critica. Prima dei suoi attuali incarichi accademici, ha ricoperto le posizioni di Roth Family Distinguished Visiting Scholar al Dartmouth College, di Presidential Professor all’Università del Nebraska e di professore associato al Pomona College e alla Claremont Graduate University. Nel 2020 ha ricevuto il titolo di Doctor Honoris Causa dall’Otis College of Art and Design, dove ha tenuto il discorso di inizio anno. È membro della Huntington Library, Art Museum e Botanical Gardens, del Los Angeles Institute for the Humanities e della Robinson Jeffers Tor House Foundation. Fa parte del consiglio di amministrazione dell’Otis College of Art and Design, è stato consulente artistico dell’Anderson Ranch Arts Center dal 2018 al 2021, dove ha ricevuto il National Artist Award nel 2007, ed è membro dell’International Advisory Council della Hispanic Society of America. Ha tenuto conferenze in tutto il mondo, tra cui l’American Academy di Berlino, l’Art Institute di Chicago, la Royal Drawing School e l’Aspen Institute. Il sito ufficialewww.martinezcelaya.com

Per maggiori informazioni: www.museomarinomarini.it  – www.eduardosecci.com

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