Firenze, il sindaco Dario Nardella, finito nella bufera dopo che l’Unione Europea ha messo sotto la lente d’ingrandimento il finanziamento, tramite Pnrr, del restyling dello Stadio Artemio Franchi, bloccando di fatto i finanziamenti, non ci sta a fare da capro espiatorio.
“In Italia accade questo – racconta Dario Nardella – un sindaco e un’amministrazione trovano risorse per realizzare un’opera pubblica salvaguardando un monumento nel rispetto delle norme e affrontando tanti vincoli e procedimenti burocratici imposti, fanno un concorso internazionale con 31 progetti concorrenti, ottengono 40 pareri favorevoli senza scorciatoie, e oggi vengono insultati e minacciati”.
“Siamo di fronte a una totale assurdità – denunzia poi il sindaco di Firenze – Tutto questo con un decreto approvato da un anno, che assegna queste risorse e una gara europea pubblica in corso da 167 milioni di euro che impone rigore, sobrietà e rispetto della legalità”.
“Non permetteremo che lo stadio Franchi, come qualcuno vorrebbe, faccia la fine dello Stadio Flaminio, dello stesso autore Nervi, lasciato abbandonato e degradato. Non resta che continuare a lavorare con serietà – conclude poi il sindaco Nardella – e allo stesso tempo attivare tutti gli strumenti che la legge ci mette a disposizione per difendere la legalità, la nostra città, i nostri tifosi e il nostro patrimonio”.