Firenze, il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini, a margine di un sopralluogo alle aree di cantiere per il potenziamento della A1 tra Firenze sud e Incisa, ha previsto un anno da record per quanto riguarda l’apertura dei cantieri delle opere pubbliche.
“Da nord a sud credo che il 2023 sarà un anno record per i cantieri aperti – ha detto Salvini – Sono al ministero da sei mesi e abbiamo sbloccato tanti cantieri, tante opere ferme e abbiamo dato lavoro a tantissime famiglie. In questo momento il lavoro è una priorità per tutti”.
Quello visitato oggi, ha aggiunto, “è un cantiere importantissimo perché tutti gli italiani, per lavoro, per studio, per salute e per turismo stanno troppo tempo in coda in autostrada e lo snodo dell’A1 tra Firenze e Bologna è uno dei più trafficati. Oggi sopralluogo del cantiere per velocizzare la Firenze-Incisa con gallerie, viadotti, terze corsie, che risparmierà tempo e denaro con un’autostrada più moderna, più veloce, più sicura e soprattutto ci sarà lavoro per migliaia e migliaia di operai”.
Per quanto riguarda lo stadio Franchi di Firenze: “Avere stadi nuovi, – ha detto Salvini – più moderni e più sicuri non interessa solo ai tifosi ma a tutto il Paese ma visto che saranno di società private è giusto che le paghino i privati, questo a Firenze come Milano o a Roma. I soldi del Pnrr, almeno quelli che sto gestendo io, li sto utilizzando per migliorare le ferrovie, le strade, costruire quartieri, scuole, ospedali, tribunali. Gli stadi servono velocemente, servirebbe anche una procedura accelerata da questo punto di vista, però è giusto che siano i privati a metterci i quattrini. I soldi che abbiamo li usiamo per altro”.
Il Ponte sullo Stretto “si farà. Non capisco il no di qualcuno ad un’opera che farà sì che l’Italia sarà la prima al mondo. Siamo in una terra, l’Italia, piena di storia e bellezza, e se abbiamo la possibilità grazie ad ingegneri italiani ed aziende italiane straordinarie di fare un ponte a campata unica più lungo, più moderno, più sicuro, più green, più sostenibile al mondo, non capisco l’ottusità dei no. Si farà e da tutto il mondo verranno ad ammirare quello che è un diritto di siciliani e calabresi che da 60 anni sono presi in giro, ma sarà anche uno sviluppo per l’Italia dal punto di vista infrastrutture, ingegneristico, economico e turistico unico al mondo”.