E’ ancora allarme lupi in Toscana, con avvistamenti che si moltiplicano nei centri abitati. La denuncia è contenuta in una nota di Coldiretti, spiegando che “gli ultimi casi di cronaca ci portano a Castiglione della Pescaia”, “con la ‘passeggiata’ notturna di un lupo nella zona del porto e a Torniella, frazione di Roccastrada, ancora nel Grossetano, dove un esemplare dopo aver attraversato la strada di prima mattina e si è diretto verso un gruppo di case per fortuna senza incontrare nessuno.
Ma gli incontri ravvicinati coi lupi sono stati molti nell’ultimo periodo e non sempre senza conseguenze come accaduto lo scorso aprile a Porcari, a Lucca, dove una donna di 50 anni è stata morsa da un lupo nel tentativo di difendere il suo cane”. “E’ evidente che, come per i cinghiali, l’equilibrio è saltato. – spiega Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana -. Nel 1973 il lupo era una specie gravemente minacciata, gli esemplari censiti erano solo 100; l’ultimo censimento dell’Ispra, nel 2022, ha contato 3.300 animali nelle regioni della zona peninsulare con una probabilità di presenza molto elevata in Toscana dove ha colonizzato quasi la totalità degli ambienti idonei”, questa “crescita ora va riequilibrata”.
Sono “quasi 2.500 – si spiega – gli eventi di predazione di lupi in regione a danno delle aziende zootecniche in un quinquennio, 500 all’anno, più di uno al giorno. 7.405 i capi predati, quasi 1.500 ogni anno, il 95% sono pecore secondo lo studio dell’Ispra”. Per Coldiretti Toscana le istituzioni “devono con coraggio definire un Piano nazionale che guardi a quello che hanno fatto altri Paesi Ue come Francia e Svizzera per la difesa degli agricoltori e degli animali allevati. Serve responsabilità nella difesa degli allevamenti, dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le montagne e a garantire la bellezza del paesaggio. Senza i pascoli le montagne muoiono, l’ambiente si degrada e frane e alluvioni minacciano le città”. Intanto a Grosseto una delegazione di allevatori e di Coldiretti incontrerà domani alle 12 il prefetto sul tema delle predazioni: nella provincia maremmana “sono 500 gli allevamenti chiusi in dieci anni a causa dei lupi”.