L’obiettivo è sostenere la riqualificazione di uno dei musei scientifici più importanti e antichi d’Europa come la Specola. I fondi saranno reperiti dal 5 per mille: questa la decisione dell’Università di Firenze, pronta a utilizzare le risorse che saranno destinate attraverso le dichiarazioni dei redditi.
Proprio a Palazzo Torrigiani – oggi sede della Specola – nacque, nel 1775 l’imperiale e reale Museo di Fisica e storia naturale, per volere di Pietro Leopoldo di Asburgo Lorena. La Specola – che è parte del sistema museale di Ateneo -, è stata al centro, negli ultimi anni, di un importante intervento di riqualificazione, che ha richiesto la chiusura al pubblico e che si concluderà a fine anno. Nel Museo, due nuove ali ospiteranno la sezione di mineralogia e le cere botaniche, che arricchiranno l’esposizione, famosa a livello internazionale, delle preziose cere anatomiche e delle collezioni di zoologia. Ma sono in corso o in previsione altri interventi di restauro, che riguardano sia le cere botaniche, sia altre opere, come le nature morte di Bartolomeo Bimbi, alcuni modelli anatomici in legno e cartapesta, busti e bassorilievi in gesso, affreschi e decorazioni parietali.
La Specola, spiega l’Ateneo, sarà restituita alla città “con un percorso di visita ancora più ricco, ma le esigenze legate alla conservazione e alla valorizzazione del suo grande patrimonio sono molte e chiederanno ulteriori impegni. Per contribuire alla riapertura di uno dei luoghi più affascinanti e amati del sistema museale di Ateneo – conclude la nota dell’Università -, occorre firmare nel riquadro ‘Finanziamento della ricerca scientifica e dell’università’, che figura sui modelli di dichiarazione e indicare il codice fiscale dell’Università di Firenze 01279680480”.