Una mail partita durante un corso tra due relatori avrebbe fatto scattare un putiferio. Il contenuto sarebbero alcune frasi sessiste nei confronti delle partecipanti. Messaggi che sarebbero dovuti rimanere privati e che invece sono stati visti da tutti.
E’ successo tutto durante un corso alla Scuola Superiore di magistratura di Scandicci. Due relatori referendari della Corte di Giustizia, collegati da remoto, si sono scambiati mail dal contenuto sessista nei confronti delle partecipanti. Messaggi pubblicati sulla piattaforma rimasta inavvertitamente visibile a tutti i tirocinanti e che hanno suscitato la reazione di una giovane magistrata che ha stigmatizzato il contenuto delle chat inequivocabilmente sessista. Su quanto avvenuto il comitato direttivo della Scuola Superiore di Magistratura ha inviato una lettera di scuse ai Magistrati ordinari in tirocinio, a cui era dedicato il corso, per quanto avvenuto.
“Pur non potendo in alcun modo essere ritenuto responsabile del contenuto dei messaggi che i due coordinatori si sono scambiati” il Comitato, si legge, “tiene a farvi sapere che deplora fortemente l’accaduto e intende stigmatizzare il comportamento dei due referendari della Corte di Giustizia, non magistrati, che non saranno più chiamati a collaborare in attività di formazione della Scuola Superiore della Magistratura”.