Ricorso bocciato. E’ questo il pronunciamento del Tar sulla richiesta avanzata dalla fondazione Nervi in merito al progetto di ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi, definanziato dall’Ue ma comunque mai pienamente sposato dagli eredi di Nervi.
Il Tar della Toscana ha quindi giudicato inammissibile il ricorso fatto dalla Pln Project, la Fondazione degli eredi Nervi, con sede legale a Bruxelles, contro il progetto dello stadio Franchi di Firenze, e in particolare la tettoia.
Il ricorso era stato presentato contro il ministero della Cultura, la Soprintendenza fiorentina e il Comune. Puntava in particolare sul fatto che la mega tettoia sarebbe da considerare lesiva dell’identitĂ dello stadio progettato dall’architetto Pier Luigi Nervi. Il ricorso chiedeva quindi l’annullamento della delibera con cui il Comune di Firenze, nell’aprile scorso, aveva approvato il progetto definitivo di ristrutturazione dello stadio, firmato dallo studio Arup, vincitore di un concorso internazionale. La sentenza lo ha però dichiarato “inammissibile per difetto di legittimazione e interesse della ricorrente a proporre l’impugnazione”. Il Tar ha condannato la Fondazione al pagamento di mille euro. Da Palazzo Vecchio trapela “soddisfazione e si continua a lavorare con costanza e perseveranza al progetto del restyling dell’impianto sportivo del Franchi”.
L’obiettivo del Comune è trovare quei 55 milioni che consentirebbero di riportare il progetto al piano originario da 200 milioni. La notizia del ricorso non aveva sorpreso e non ha avuto influenza diretta sulle procedure di gara in corso, trattandosi di un progetto dotato di tutti i pareri in coerenza con le norme e i decreti del ministero della Cultura e finanziato con fondi complementari al Pnrr.