Dom 24 Nov 2024
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Geo Barents: nel porto di Carrara sbarcheranno 203 migranti

La Geo Barents torna al porto di Marina di Carrara dopo appena 12 giorni dalla volta precedente: domani pomeriggio, 19 luglio, infatti, la nave di ‘Medici senza frontiere’ sbarcherà nello scalo apuano 203 migranti

La Geo Barents torna al porto di Marina di Carrara (Massa Carrara) dopo lo sbarco dello scorso 7 luglio, in occasione del quale i migranti ospitati furono 196.

Domani pomeriggio la nave di ‘Medici senza frontiere’ sbarcherà nello scalo apuano 203 migranti dei 346 soccorsi nei giorni scorsi nel Mediterraneo. Secondo quanto scritto in un tweet di Msf Sea di ieri, il porto assegnato per tutti era quello di Livorno, ma “a scendere nello scalo apuano saranno soggetti fragili, donne, famiglie e, in tutto, 139 minori”, spiega in una nota il Comune di Carrara. Nel porto di Livorno, poi, sbarcheranno i restanti 143 migranti.

Complessivamente per Marina di Carrara si tratterà del quinto attracco in pochi mesi: lo scorso 30 gennaio, ricorda il Comune, fu la volta della Ocean Viking di Sos Méditerranée con 95 persone a bordo, quindi, il 19 aprile e il 5 giugno, arrivò la Life Support di Emergency rispettivamente con 55 e 29 migranti a bordo e, infine, il 7 luglio per la prima volta la Geo Barents con i suoi 196 migranti.

Il programma, come sempre gestito dalla Prefettura di Massa Carrara, prevede che i migranti, dopo essere scesi dalla nave, saranno accompagnati al complesso fieristico di Imm-CarraraFiere per le visite mediche e l’identificazione.

“Noi siamo pronti come sempre a fare la nostra parte e a collaborare con la Prefettura e tutti gli altri attori istituzionali coinvolti”, ha detto la sindaca di Carrara Serena Arrighi.

E ha continuato: “Le persone a bordo di questa nave sono in fuga da guerra e fame e si lasciano alle loro spalle storie orribili, è quindi nostro preciso dovere garantire loro la migliore assistenza possibile e fare in modo che siano accolti con umanità, professionalità e competenza”.

La sindaca ha, infine, concluso dicendo: “Questo nuovo arrivo a così poco tempo dal precedente per noi è sicuramente un riconoscimento alla bontà del protocollo che, sotto la guida della Prefettura, abbiamo sviluppato in questi mesi ed è una testimonianza di come siamo sempre riusciti a lavorare bene anche nelle emergenze. D’altro canto, tuttavia, è innegabile che per una realtà come la nostra non sia semplice gestire due sbarchi di queste dimensioni a distanza tanto ravvicinata l’uno dall’altro e quindi mi auguro che in futuro si possa tornare ad avere una maggiore rotazione tra i porti di sbarco”.

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