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Cultura & SpettacoloCinemaTorna il cinema al Teatro romano di Fiesole!

Torna il cinema al Teatro romano di Fiesole!

Un agosto di film al Teatro romano di Fiesole. Inaugurazione  domenica 6 agosto con “Maigret”di Patrice Leconte.  In programma anche i film di Bong Jon Hoo e classici italiani di ieri e di oggi.

Da domenica 6 al 23 agosto Fondazione Stensen in collaborazione con l’Estate fiesolana, propone tutte le sere al Teatro Romano di Fiesole alle 21.15,  un ricco programmadi titoli della stagione ma anche pellicole di grande valore e interesse degli anni passati.

Nel programma di quest’estate 2023 una prevalenza di titoli italiani come La Stranezza di Roberto Andò, un’opera arguta sul processo creativo e sul lascito artistico di Luigi Pirandello; Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa, tratto dall’omonimo libro-inchiesta di Carlo Bonini e Giuliano Foschini, Una squadra – Il film di Domenico Procacci, sulla vittoria della squadra di tennis azzurra alla Coppa Davis in Cile nel 1976; il pluripremiato Le otto montagne con le intense interpretazioni di Luca Marinelli e Alessandro Borghi.
Non mancherà una selezione di titoli europei di grande qualità come il film inaugurale del 6 agosto Maigret di Patrice Leconte, tratto dal romanzo di Georges Simenon, con protagonista Gerard Depardieu. Segnaliamo anche Il capo perfetto con Javier Bardem, una commedia caustica e nerissima sulle ipocrisie della globalizzazione selvaggia, la commedia d’amore e di rapine L’innocente di Louis Garrel.

Da segnalare la sezione eventi speciali, tra cui il ritornodi 8 e 1/2 di Fellini con i sottotitoli in inglese,  e l’omaggio al grande autore coreano Bong Jon Hoo, del quale sono finalmente disponibili per la prima volta in italiano anche le opere meno recenti: Memorie di un assassinio, Can che abbaia non morde, Madre.

Inizio proiezioni ore 21.15

Ingresso con biglietto unico € 5,00

Biglietti in prevendita www.bitconcerti.it

PROGRAMMA NEL DETTAGLIO:

Domenica 6 agosto

Maigret di Patrice Leconte (Fra 2022, 89’)

Una giovane ragazza viene trovata morta una mattina di marzo, uccisa con cinque coltellate, in Place Vintimille a Parigi, con indosso un abito da sera e una borsetta. Nessun elemento identifica il cadavere. Tratto dal romanzo di Georges Simenon Maigret e la giovane morta, Patrice Leconte dirige Gerard Depardieu nei panni del celebre commissario francese. Un adattamento classico e robusto, diretto con piglio tenero e malinconico da Leconte, impreziosito dalla performance di Depardieu che conferisce una dimensione crepuscolare all’iconico personaggio.

 

Lunedì 7 agosto

Mixed by Erry di Sydney Sibilia (Italia 2023, 110’)

Napoli, seconda metà degli anni ‘80. Enrico Frattasio, un giovane ragazzo di Forcella che sogna di fare il dj, mette a frutto la sua passione per la musica e la sua esperienza coi mixtape realizzati per gli amici, dando il via a un’attività di smercio illegale di musicassette pirata insieme ai fratelli Peppe e Angelo. In breve tempo il loro marchio (tarocco e contraffatto a sua volta col dilagare della pirateria) Mixed by Erry diventerà l’etichetta discografica più venduta in Italia. Dopo la fortunata trilogia di Smetto quando voglio, Sibilia realizza l’opera della maturità, riuscendo a coniugare la commedia di casa nostra con le atmosfere crime del miglior cinema americano. Rimanete fino al termine dei titoli di coda, ne vale la pena!

 

Martedì 8 agosto

L’innocente di Louis Garrel (Francia 2022, 99’)

In quel di Lione, Abel lavora come guida in un acquario e non si è ancora ripreso dalla prematura scomparsa della moglie. Anche la madre Sylvie gli dà pensiero, visto che continua a sposare detenuti in serie. L’ultimo della lista è l’ex-rapinatore Michel, appena uscito di prigione. Preoccupato per la madre, si mette a pedinarlo coinvolgendo un’amica, Clémence. Nel suo nuovo film, vincitore di due Premi César per la miglior sceneggiatura originale e per la miglior attrice non protagonista (una superlativa Noémie Merlant, astro nascente del cinema francese), Louis Garrel si dimostra sempre più abile e capace dietro la macchina da presa, perfettamente a suo agio nella contaminazione dei generi.

 

Mercoledì 9 agosto

La Stranezza di Roberto Andò (Italia 2022, 103’)

Girgenti, 1920. Nofrio e Bastiano sono becchini, ma anche attori “dilettanti professionisti” intenti a mettere in scena una loro tragicommedia. L’ottantesimo compleanno di Verga riporta Luigi Pirandello alla sua città natale, e la morte della balia del drammaturgo favorisce il suo incontro con i due becchini. Il Maestro è in crisi creativa ma osservando di nascosto le prove della compagnia amatoriale di Nofrio e Bastiano viene ispirato per uno dei suoi lavori più importanti, Sei personaggi in cerca d’autore. Roberto Andò dirige un trio inedito formato da Toni Servillo, Ficarra e Picone in uno dei titoli italiani più visti e amati di questa stagione. Un’opera arguta e intelligente sul processo creativo e sul lascito artistico del grande Luigi Pirandello.

 

Giovedì 10 agosto

Can che abbaia non morde di Bong Joon-ho (Cor 2000, 106’)

Fin da questo suo folgorante lungo d’esordio, Bong Joon-ho ha dimostrato interesse nell’indagare la natura umana attraverso il ricorso ai generi. In Cane che abbaia non morde, una commedia libera e anarcoide, si ritrovano già gran parte delle tematiche care a Bong che verranno poi riprese e sviluppate nelle opere successive, dalla critica alla società coreana dove la corruzione la fa da padrone e la precarietà del lavoro si riflette nelle relazioni sociali e sentimentali, all’inadeguatezza e al malessere del singolo individuo, affetto da infelicità e frustrazione a causa di un sistema spietato, cinico e iniquo a cui è destinato a piegarsi o a soccombere.

 

Venerdì 11 agosto

Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa (Ita 2022, 115’)

Gli altopiani del Gargano, in Puglia, sono contesi da criminali che sembrano venire da un tempo remoto. Una terra da far west, in cui il sangue si lava con il sangue. A riaccendere l’odio tra due famiglie rivali, un amore proibito: quello tra Andrea, erede dei Malatesta, e Marilena, la bellissima moglie del boss dei Camporeale. Una passione impossibile da estirpare che travolge la ragione e riaccende la guerra tra i clan. Tratto dall’omonimo libro-inchiesta di Carlo Bonini e Giuliano Foschini, il film segna il riuscito e sorprendente esordio in veste d’attrice della cantante Elodie. In concorso all’ultima edizione della Mostra di Venezia nella sezione Orizzonti.

 

Sabato 12 agosto

Le otto montagne di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch (Ita/Fra/Be 2022, 147’)

Tratto dal celebre e omonimo romanzo di Paolo Cognetti, il film diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch ha vinto il premio della giuria al 75º Festival di Cannes. È uno dei più grandi successi del cinema italiano di questa stagione nonché uno dei titoli trionfatori all’ultima edizione dei David di Donatello, con 4 prestigiosi riconoscimenti: Miglior Film, Migliore Sceneggiatura non originale, Miglior Autore della Fotografia e Miglior Suono. Il film è impreziosito dalle intense ed emozionanti interpretazioni di Luca Marinelli e Alessandro Borghi.

 

Domenica 13 agosto

Illusioni perdute di Xavier Giannoli (Francia 2021 – 144’)

Tratto dall’omonimo capolavoro di Honoré de Balzac, il film di Xavier Giannoli, in concorso alla penultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, racconta l’ascesa e la caduta di un poeta nella Francia del XIX secolo. Seguendo l’opera di Balzac il regista francese dà vita a un avvincente e appassionato romanzo di formazione e a un lucido e spietato affresco socio-culturale che in più d’una occasione guarda alla nostra contemporaneità.

 

Lunedì 14 agosto

8 ½ di Federico Fellini (Ita 1963, 138′) v.ita with english subtitles

Oscar per il miglior film straniero nel 1963 e per i migliori costumi, Nastro d’argento per regia, soggetto, sceneggiatura, musica, fotografia e attrice non protagonista (Sandra Milo). Uno dei capolavori di Federico Fellini, che a chi gli chiedeva di cosa parlasse rispondeva che era la storia di un film che non aveva fatto, con Marcello Mastroianni chiamato a vestire i panni del grande cineasta nato a Rimini nel 1920. Un film fatto di ricordi, sogni, paure e smarrimenti.

 

Martedì 15 agosto

Super Mario Bros – Il film di Aaron Horvath e Michael Jelenic (Usa/Jap 2023, 92’)

Finalmente al cinema le avventure di Mario e Luigi, i due idraulici più famosi e amati dell’universo videoludico! Diretto da Aaron Horvath e Michael Jelenic, il film riproduce fedelmente il Regno dei Funghi e tutti i suoi personaggi. La Nintendo, artefice del film insieme alla Illumination, casa di produzione di grandi successi come 𝘊𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪𝘴𝘴𝘪𝘮𝘰 𝘮𝘦 e 𝘔𝘪𝘯𝘪𝘰𝘯𝘴, si è mostrata particolarmente esigente nel realizzare l’adattamento cinematografico perfetto, tanto da impiegare ben sette anni nella sua lavorazione. A dare la voce a Mario nella versione originale è Chris Pratt mentre Claudio Santamaria è stato scelto per la versione italiana.

 

Mercoledì 16 agosto

Memorie di un assassinio di Bong Joon-ho (Cor 2003, 129’)

Primo capolavoro di Bong. Tratto dal romanzo Come and See Me di Kim Kwang-rim, ispirato a una storia vera accaduta in Corea del Sud a metà degli anni ’80 durante il regime militare, Memorie di un assassino (clamoroso successo di pubblico in patria nel 2003) è la cruda e impietosa fotografia di un Paese allo sbando, col popolo lasciato a se stesso, abbandonato dalle Istituzioni che sanno solo reprimere e sedare con la violenza le manifestazioni di protesta. Una fotografia che coincide e rispecchia la visione pessimistica dell’animo umano che caratterizza da sempre il cinema di Bong Joon-ho.

 

Giovedì 17 agosto

L’Accusa di Yvan Attal (Francia 2021, 138’)

Alexandre, studente alla Stanford University, è il figlio di un rinomato giornalista e conduttore televisivo e di una saggista celebre per il suo femminismo radicale. Di ritorno a Parigi per una breve vacanza conosce Mila, la figlia del nuovo compagno di sua madre. Dopo aver cenato insieme ai genitori, i due giovani vanno a una festa a casa di amici di Alexandre. Il giorno dopo Mila denuncia il ragazzo per averla violentata, innescando un effetto domino che travolge le due famiglie e mette in moto una massiccia e roboante macchina mediatico-giudiziaria destinata a ripercuotersi a lungo nelle loro vite. Un’opera tesa e avvincente, di solido impegno civile, con una sceneggiatura robusta, un ottimo cast e una regia misurata capace di imprimere un ritmo serrato alle diverse parti che la compongono.

 

Venerdì 18 agosto

L’ultima notte di Amore di Andrea Di Stefano (Italia 2023, 120’)

Ambientato in una Milano nervosa e notturna, il film ha per protagonista un poliziotto (uno strepitoso Pierfrancesco Favino) onesto alla vigilia della pensione, alle prese con criminalità calabrese e gangster cinesi. Andrea di Stefano gira un poliziesco ruvido e sorprendente, produttivamente ambizioso, con una regia sopraffina e scene d’azione tese e mozzafiato, rimanendo al contempo attento ai caratteri dei personaggi. Un grande film di genere che guarda e omaggia i poliziotteschi anni ’70 di Fernando Di Leo, impreziosito da una colonna sonora sorprendente e incalzante, firmata da Santi Pulvirenti, dai numerosi richiami a Morricone e ai Goblin.

 

Sabato 19 agosto

Una squadra – Il film di Domenico Procacci (Ita 2022, 88’)

Un racconto, dal profondo valore umano e politico, narrato per bocca degli stessi protagonisti, ovvero i membri della squadra del tennis azzurro, artefici della vittoria della Coppa Davis in Cile nel 1976. La squadra è quella formata da Adriano Panatta, Paolo Bertolucci, Antonio Zugarelli e Corrado Barazzutti, ai quali si aggiunge come capitano non giocatore il vecchio campione Nicola Pietrangeli. L’Italia giocò contro i padroni di casa all’Estadio Nacional de Cile di Santiago dal 17 al 19 dicembre. Ad oggi resta l’unica vittoria italiana del prestigioso torneo tennistico, ma oltre allo storico risultato sportivo la sfida fu fortemente caratterizzata da connotati politici: in omaggio alle vittime del terribile regime di Pinochet, Panatta decise di giocare parte del match di doppio con la maglietta rossa, convincendo il suo compagno di squadra Paolo Bertolucci a fare altrettanto.

 

Domenica 20 agosto

Ennio di Giuseppe Tornatore (Italia 2021, 156’) – versione italiana with english subtitles

Ritratto a tutto tondo di Ennio Morricone, il musicista più popolare e prolifico del XX secolo, il più amato e venerato dal pubblico, due volte Premio Oscar (il primo alla carriera, il secondo per la partitura di The hateful eight di Quentin Tarantino), autore di decine decine di colonne sonore uniche e indimenticabili. La lunga e straordinaria carriera di Morricone in un documentario costruito da Tornatore in parte come intervista al Maestro, in parte come testimonianza di prima mano dei colleghi, dei musicologi e degli artisti che hanno goduto del suo apporto nelle loro carriere nonché dei registi che hanno beneficiato delle sue colonne sonore. Miglior documentario alla penultima edizione dei David di Donatello.

 

Lunedì 21 agosto

Il capo perfetto di Fernando León de Aranoa (Spagna 2021 – 115’)

Designato dalla Spagna alla corsa all’Oscar per il miglior film internazionale, al posto del favorito Madres Paralelas di Pedro Almodovar, vincitore di ben sei premi Goya, Il capo perfetto riporta in auge il nome del regista madrileno Fernando León de Aranoa, di cui qualcuno ricorderà bene il magnifico I lunedì al sole, pellicola di una ventina d’anni fa interpretata sempre da Javier Bardem. Il grande attore spagnolo è il mattatore assoluto del nuovo film del regista madrileno, nei panni del capo perfetto del titolo, pronto a tutto per far vincere alla sua azienda, produttrice di bilance di tutte le forme e dimensioni, un prestigioso riconoscimento. Una commedia caustica e nerissima capace di raccontare una storia locale, ma al contempo globale, dove emergono le storture e le ipocrisie della globalizzazione selvaggia.

 

Martedì 22 agosto

Madre di Bong Joon-ho (Cor 2009, 128’)

Uno dei film più lucidi e maturi di Bong Joon-ho è incentrato sulla tragica figura di una donna, la madre del titolo, disposta a tutto per difendere suo figlio dall’accusa di aver ucciso una ragazza. Bong, come sempre, fa ricorso ai generi (stavolta il giallo-thriller) per portare nuovamente sotto i riflettori il malessere e la sofferenza degli ultimi, rappresenti qui da due reietti (madre e figlio) che vivono ai margini della società, ma che proprio in virtù di questo hanno la forza per piegare gli eventi e ristabilire una loro verità, che sarà molto più sconvolgente di quella ufficiale.

 

Mercoledì 23 agosto

La primavera della mia vita di di Zavvo Nicolosi (Ita 2023, 95’)

L’esordio cinematografico del duo musicale composto da Colapesce e Dimartino è una fiaba sull’amicizia riuscita e sorprendete. Un road movie esilarante e divertente, impreziosito da una colonna sonora trascinante (che ovviamente comprende il loro ultimo singolo sanremese) e da diversi camei di artisti musicali come Madame, Vecchioni e Brunori Sas.

 

 

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