Dom 24 Nov 2024
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ToscanaCulturaLa Torre Pendente di Pisa compie 850 anni

La Torre Pendente di Pisa compie 850 anni

Programmate per domani le celebrazioni per l’850/o anniversario della Torre Pendente di Pisa: le cerimonie inizieranno alle 10 con l’annullo filatelico presentato davanti al museo delle Sinopie e proseguiranno alle 12 con il suono delle campane coi rintocchi che arriveranno dalla cella campanaria della Torre

La visita gratuita in notturna, domani, di tutti i monumenti di piazza dei Miracoli a Pisa, è il regalo che l’Opera Primaziale pisana fa al pubblico per il compleanno del suo ‘pezzo’ più celebre, gli 850 anni della Torre Pendente, la cui posa della prima pietra risale al 9 agosto 1173.

Sarà una grande giornata di festa: le cerimonie inizieranno alle 10 con l’annullo filatelico presentato davanti al museo delle Sinopie e proseguiranno alle 12 con il suono delle campane coi rintocchi che arriveranno dalla cella campanaria della Torre più celebre al mondo. Alle 21.30 il Campanile della Cattedrale, la Torre Pendente appunto, sarà illuminato e sul muro esterno del museo dell’Opera del Duomo sarà proiettato il logo dell’850/o anniversario.

In programma una serie di appuntamenti che saranno illustrati domani in una conferenza stampa (alle 10.30) e che avranno durata annuale. Dalle 20.30 alle 24 è previsto l’ingresso gratuito a tutti i monumenti della piazza del Duomo, tranne che nella Torre, proprio perché illuminata e non visitabile per motivi di sicurezza.

Alle 21.30 sul Graduale della Cattedrale concerto gratuito del pianista iraniano di fama internazionale Ramin Bahrami, considerato uno dei più interessanti interpreti di Bach. Il programma prevede musiche di Bach, Beethoven, Mozart, Brahms, Chopin, Rachmaninov e Mompou.

La Torre Pendente, la cui caratteristica principale ha spesso preoccupato gli ingegneri, come quando, nel settembre del 1995, gli esperti della Commissione di salvaguardia scelsero di provare un ancoraggio al terreno per ridurne la pendenza, è giunta ad oggi incolume grazie alla tenacia di Michele Jamiolkowski, ingegnere geotecnico di recente scomparso e presidente di quella commissione: egli trovò la soluzione vincente, cioè la sotto escavazione del terreno che ha ridotto la pendenza e definitivamente salvato la Torre.

Il salvataggio del Campanile, osserva il presidente dell’Opera primaziale, Andrea Maestrelli, “permette di arrivare oggi ai festeggiamenti dell’850/o anniversario ma soprattutto è possibile ancora oggi apprezzare lo sforzo progettuale dei nostri antenati nel realizzare la disposizione dei monumenti della piazza del Duomo, sebbene edificati in epoche diverse, non in modo casuale ma tali da rappresentare il percorso della vita umana. Partendo dalla nascita (il Battistero) si va alla vita cristiana (la Cattedrale e il suo Campanile), alla sofferenza (l’Ospedale oggi in parte Museo delle Sinopie) e alla morte (Camposanto Monumentale)”.

I grandi successi conseguiti nel passato, conclude, “non devono però far pensare che la missione sia compiuta. Il futuro si basa su due parole tra loro sinergiche: sostenibilità e accoglienza. Vogliamo guardare ai prossimi anni pensando a un campanile sempre illuminato con energia rinnovabile e pulita e accessibile a tutte le forme di disabilità. Le bellezze della piazza dei Miracoli devono essere accessibili a tutti perché sono state ideate e realizzate per tutti”.

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