Il blocco ai veicoli diesel interesserà i viali di circonvallazione dalla Fortezza a viale Giovane Italia e, nella direzione opposta, da viale Amendola fino a piazza della Libertà. Ai divieti si accompagna l’estensione dei bandi per gli incentivi alla sostituzione del parco auto
“Dal primo settembre a Firenze scatterà la seconda fase del blocco dei veicoli diesel immatricolati fino al 2014”, lo rende noto il Comune di Firenze.
I livelli di concentrazione del biossido di azoto in città, si legge in una nota, “sono nettamente migliorati nei primi mesi dell’anno, con una riduzione delle concentrazioni medie nei mesi di gennaio/luglio che passano dai 48 microgrammi per metro cubo della media degli ultimi quattro anni ai 42 di questo anno”;tuttavia, per raggiungere gli obiettivi del protocollo siglato da Comune e Regione “è necessario estendere i divieti”.
Il blocco interesserà i viali di circonvallazione dalla Fortezza a viale Giovane Italia (incrocio con via Ghibellina) e, nella direzione opposta, da viale Amendola (incrocio con via Fra’ Giovanni Angelico) fino a piazza della Libertà. Ai nuovi divieti, al fine di venire incontro alle richieste dei cittadini ed in particolare delle categorie economiche, si accompagna l’estensione dei bandi per gli incentivi alla sostituzione del parco auto che, grazie al lavoro dell’amministrazione, sono stati prorogati fino a fine ottobre 2023, con possibilità di rendicontazione delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2024.
Vengono confermate le deroghe previste nella precedente ordinanza che regimentava il blocco dei mezzi diesel Euro 5 immatricolati fino al 2009; l’assessore alla Mobilità, Stefano Giorgetti, ricorda che “oggi l’inquinamento dell’aria nelle nostre città è causa di morti premature”. L’assessore all’Ambiente, Andrea Giorgio, invece, afferma che il Comune “sta rispettando gli impegni che avevamo preso con i cittadini, come con i lavoratori e le categorie economiche, di avere misure progressive e di rivalutare il meccanismo degli incentivi per sostenere le imprese e le persone, a partire da chi ha stipendi bassi o medi”.