Il 12 ottobreย si terrร ย il tavolo tecnico preliminare con la Regione sullaย reindustrializzazione” di Gkn. Lo afferma il ministro Adolfo Urso al question time alla Camera
“Lo Statoย ha sรฌ gli strumenti per finanziare i progetti di reindustriazlzzazione e per entrare anche nel capitale, ma serve un business plan affidabile che allo stato purtroppo sulla GKN non c’รจ”. Lo afferma il ministro Adolfo Urso al question time alla Camera esprimendo l’auspicio “che venga presto presentato un progetto concreto, credibile e sostenibile”.
Intanto laย sottosegretaria al ministero delle Imprese e del made in Italy Fausta Bergamotto “ha convocato per la prossima settimana, il 12 ottobre, il tavolo tecnico preliminare con la Regione si parlerร ovviamente di reindustrializzazione” di Gkn.
“Se ci verrร presentato, in data 12 ottobre siamo pronti ad esaminarlo e convalidarlo ove risponda ai requisiti fondamentali della reindustrializzazione” ha aggiunto ancora Urso. Che ha precisato come un vero e ย proprio tavolo di crisi sulla GKNย “non c’รจ e ci puรฒ essere perchรฉ sussiste una procedura di liquidazione che impedisce a norma di convocare uno stato di crisi”.
lo scorso 25 settembre il collettivo di fabbrica ex GKN aveva rivelato che”con una PEC inviata alle 21.01 di sabato sera, QF ha comunicato alla RSU e alle organizzazioni sindacali, la richiesta di incontro per informare della volontร di avviare la procedura di licenziamento.ย ย Gli operai se lo aspettavano. La scadenza della cassa integrazione prevista per dicembre e il silenzio della proprietร di questi mesi facevano presagire un passaggio formale e sostanziale del genere. Ma a distanza di poco piรน di due anni da quel luglio 2021ย quando unโemail informava i lavoratori della volontร di dismettere lo stabilimento aprendo la procedura di licenziamento collettivo, vedersi recapitare una nuova missiva certificata in cui la sorte sembra la stessa รจ sicuramente una ferita che si riapre, peraltro non essendosi mai rimarginata ed essendo sotto ai ferri da mesi nel tentativo,ย soprattutto dei lavoratori e delle istituzioni regionali, di trovare una nuova prospettiva produttiva per la fabbrica e i suoiย dipendenti.