Notiziario Regionale del 23 Gennaio 2024 12:45

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    Notiziario Regionale del 23 Gennaio 2024 12:45
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    Speaker 0: Con la nuova radio notizie.

    Speaker 1: Dodici e quaranta sette in punto ben ritrovati con informazione a cura della redazione regionale di Contro Radio in apertura subito una diretta perché ci colleghiamo con chiara Brilli per parlare della mobilitazione dei giornalisti toscani. Oggi alle undici e trenta partiva questa mobilitazione davanti alla prefettura di Firenze contro l’emendamento Costa, ossia si piega in una nota la cosiddetta legge Bavaglio che vuole impedire la pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare. La protesta è stata decisa dal Consiglio Direttivo dell’Associazione Stampa Toscana, ha largato la consulta dei CDR, dei fiduciari di redazione al gruppo pensionati e anche a tutti gli organismi intelligenti del sindacato. Ma sentiamo

    Speaker 2: subito Chiara Brilli che ci può raccontare come sta andando. Di Sandra mobilitazione ancora in corso davanti alla prefettura come dicevi mobilitazione dei giornalisti toscani contro l’emendamento costa, iniziativa culminata questa mattina con la consegna da parte dei presidenti dell’Aste dell’Ordine Toscano Sandro Benucci e Gianpaolo Marchini e alla prefetta Francesca Perrandino di un documento indirettato proprio al governo perché intervenga prima del passaggio della norma al Senato documento in questo caso in forma di appello che sarà rivolto anche al capo dello Stato Sergio Mattarella perché non firmi il testo di questa legge, legge qualesemente incostituzionale, il perché lo ribadiamo proprio come presidente di Assostampa Toscana, Sandro Bennucci, qui con noi davanti alla Prefettura.

    Speaker 0: Semplicissimo perché questo provvedimento impedisce ai giornalisti, ai giornalisti che fanno la comanda giudiziaria, la comanda nera, di pubblicare le ordinanze di custode causelari in cancelle e questo è un affronto a tutti I cittadini, perché se le persone vengono arrestate, in una democrazia è una notizia che va data, di celerezza bisognerebbe riassumere con parole nostre, quindi quando torna in mente I pensierini di seconda elementare, dillo con parole sue, quello lo scrive il giudice, ma non è possibile, quello che dice il giudice lo dobbiamo riportare, noi agiamo da professionisti dell’informazione secondo le 5 V inglesi, cioè chi, dove, cosa, quando, dove e perché, questo è il nostro conflitto, il nostro servizio che dobbiamo dare alla collettività italiana e viceversa è un provvedimento questo che non esiste in nessun’altra democrazia, certamente nei regime totalitarie esistono, noi speriamo che l’Italia non diventi un regime totalitario, ci lavoriamo fortemente perché andrebbe a rischio non solo il nostro mestiere, ma andrebbe a rischio la libertà di tutti gli Stati.

    Speaker 2: Una mobilitazione sui territori portata avanti naturalmente dalla Federazione nazionale stampa che arriva tramite la prefettura al governo, però come dicevamo un appello forte anche al Presidente della Repubblica.

    Speaker 0: Certo, noi ci appelliamo Mattarella perché non firmi un provvedimento, se dovesse essere approvato già stata approvata la Camera, dovesse passare anche al Senato, il Presidente non lo firmi perché è pavesemente inconstituziale, ma noi siamo sicuri che Mattarella eserciterà le sue funzioni come ha sempre fatto nel modo migliore.

    Speaker 2: Ci saranno nuove mobilitazioni? Ci

    Speaker 0: auguriamo di no, perché se venisse bloccato il provvedimento per noi sarebbe una grande ritoria. Certamente saremo anche disponibilissimi a manifestare ancora sia a livello nazionale sia a livello territoriale come abbiamo fatto in Toscana. Oggi ringrazio tutti I colleghi, giornalisti non solo di Crona e Giudiziaria, di Crona e Canela, ma tutti, c’erano giornalisti sportivi, c’erano giornalisti economici, c’erano giornalisti che si occupano di politica, quindi è stata secondo me un vanto per l’associazione stampa toscana, aver portato decine di colleghi davanti alla prefettura manifestare cosa non è mai semplice per noi anche per I turni di lavoro ma ecco questa volta

    Speaker 2: l’hanno sentita particolarmente e sono ben bella. Grazie Sandro Benucci presidente di Astostampa Toscana

    Speaker 1: qui da Via Cavur e tutto ti restituisco la linea. Grazie a Chiara Brilli mi accodo naturalmente all’appello e ringrazio anch’io il collega Benucci e andiamo avanti con il nostro giornale radio polemica di un bambolotto digitale dalle fattezze del sindaco di Livorno Luca Salveti con la testa spaccata comparsa ieri sui sui profili social della coalizione che vede l’unione del Movimento Cinque Stelle di una parte della sinistra e rilanciata anche dall’ex vice sindaco Movimento Cinque Stelle sorgente e dalla consigliera comunale di Buongiorno Livorno Valentina Barale, probabile candidata a primo cittadino della coalizione a darne notizia oggi la stampa locale spiegando che la coalizione ha lanciato la campagna social che accosta la frase l’idolo è già rotto a un’immagine che nelle settimane passate era diventata virale, un fanco pop, lo chiamano così creato con l’intelligenza artificiale del sindaco Salvetti in fascia tricolore riproposta ora con la testa spaccata in due. Il tutto accompagnato anche dalle frasi il centro sinistra usa parole vuote e la rottura dell’idolo Salvetti è già virale. La campagna elettorale è già cominciata, sottolineato Salvetti stigmatizzando il post con un video pubblicato proprio sulla sua

    Speaker 2: pagina Facebook e

    Speaker 1: l’Incipit le streghe non esistono. Cambiamo pagina anche se rimaniamo in politica, difficile attualizzare il pensiero domilaniano avendo fatto la società un passo in avanti, sembra che in fondo siamo più uguali che ai suoi tempi ma la disuguaglianza e la distanza in realtà sono aumentate. Così Romano Prodi che è intervenuto ieri sera a Firenze nell’ambito delle iniziative per il centenario dalla nascita di Don Milani, insieme a Rosi Bindi, Presidente del Comitato per le celebrazioni e anche ad Emanuele Rossi dello stesso Comitato, l’ex presidente del Consiglio ha dialogato con la direttrice del QN Agnese Pini sul conflitto medio oriente, su democrazia, giustizia, suicidio assistito, riforma della giustizia e altri temi caldi dell’attualità. Sentiamolo in questo servizio.

    Speaker 3: Quello che sta accadendo sul fronte giudiziario è importante Maltese,

    Speaker 4: cosa rappresenta nel percorso portato avanti? Per

    Speaker 1: noi rappresenta un momento importante perché niente problemi tecnici in regia, allora saltiamo il servizio su Prodi, andiamo come avete sentito anche da questo piccolo avvio di servizio che si parla proprio di fine vita. Sollevata una nuova eccezione di legittimità costituzionale per l’aiuto al suicidio riguarda, spiega l’associazione Coscioni, l’articolo 580 del codice penale dove richiede che la non punibilità di chiagevole e suicidio sia subordinata anche alla condizione dell’essere tenuti in vita da trattamenti di sostegno vitale per contrasto con gli articoli due tre tredici trentadue centodiciassette della Costituzione a rimettere la questione alla consulta il GIP di Firenze per l’inchiesta sul Marco Cappato, Felicetta Maltese e Chiara lalli nel duemila ventidue lo ricordiamo aiutarono Massimiliano malato di sclerosi multipla ad andare in Svizzera dove morì col suicidio assistito Chiara Brilli ne ha parlato proprio con Felicetta Maltese consigliere attivista dell’Associazione Luca

    Speaker 3: Coscioni coordinatrice della cellula Coscioni Firenze. Quello che sta accadendo sul fronte giudiziario è importante Maltese, cosa rappresenta

    Speaker 4: nel percorso portato avanti? Per noi la presenta un momento importante perché le nostre difficilietti civili tendevano proprio

    Speaker 0: a provocare diciamo il giudice

    Speaker 4: a emettere una sentenza, ovvero a prendere in considerazione questa disparità di trattamento, di riconoscimento tra malati, perché quando la Corte Costituzionale ha emesso la sentenza che riconosce ai malati inguaribili però in gravi intendere volere confrotti soppredenti e con dipendenza da ammette di soppravvivenza a meccanici. Il diritto di avere suicidio medicalmente assistito hanno emesso questa sentenza sul caso del DJ Fabo che era dipendente da un respiratore e da un’alimentazione artificiale e non hanno preso in considerazione il fatto che ci sono altrettanti malati che non hanno un respiratore ma dipendono da ben altro cioè da pure di accodimento da esseri umani o dipendono da pure mediche tali che la non assunzione prov

    Speaker 3: Sottolineiamo questo anche dalle parole ieri

    Speaker 0: a

    Speaker 3: commento dell’avvocata vostra appunto di capa esattamente Filomeno Gallo questo requisito della dipendenza da trattamenti di sostegno vitale non è previsto

    Speaker 4: e nessuna norma straniera sul fine vita. No infatti le persone possono farlo tranquillamente purché abbiano gli altri tre regalisti che sono in pratica quelli fondamentali insieme di tutti in grado di tendere a volere e poi che la malattia è invalidibile

    Speaker 1: è che il dia vero è sosperente e torniamo in studio per parlare invece di questa notizia che ormai sta facendo il giro dei vari media in queste ore anche online è stato indagato il militare che si è arrecato al centro trasfusionale di Livorno per donare il sangue risultato sieropositivo dai test preliminari alla donazione e la presidente dell’Avis Toscana Claudia Firenze ha detto l’efficienza del centro trasfusionale ha evitato il peggio. Ci sono associazioni in campo per donazioni consapevoli ma contro la malafede non basta la buona comunicazione. Per questo non va mai abbassata la guardia la sentita

    Speaker 5: per noi ancora chiarabili Noi come come voi insomma abbiamo appreso dalla stampa e chiaramente la notizia ci ha lasciato molto turbati come è normale che sia però mi abbiamo approfittato anche noi per confermare una cosa che insomma non si dice mai abbastanza spesso, cioè il fatto che il sistema è sicuro. È sicuro mh per tutta una serie di ragioni perché innanzitutto tutte le volte che si dona questo sgombiamo il campo da eventuali equivocci ogni volta che si va a donare vengono fatte delle analisi tra cui la virologia e tra cui per esempio l’analisi sull’HIV che questo comunque nel caso specifico essendo una persona che tentava di donare la prima volta in Toscana esiste la prima donazione di ferita che semplicemente la prima volta che si dona esatto o che non si è donato da una persona, esatto, o che non si è donato da almeno due anni si ha un doppio step. Prima vengono fatti gli esami di donatà o di prequalificazione, si chiamano così e quindi si arriva a donare solamente in un secondo momento dopo che gli esami sono stati fatti e quindi ci sono I risultati. Quindi questo è ancora a garanzia del sistema, un sistema sicuro ovviamente sia per chi dona che per chi riceve soprattutto perché non dimentichiamoci che insomma quando noi andiamo a donare lo facciamo per le persone che hanno bisogno sia di sangue che di plasma.

    Una vicenda del genere non non deve gettare ombre su un sistema che è sicuro che è fatto insomma da tanti professionisti nel nel trastruzionali e da tanti donatori che si

    Speaker 1: rimboccano le maniche e fanno il loro dovere. Parliamo invece di un’altra mobilitazione questa volta riguarda una cinquantina di pescatori di Viareggio che hanno protestato stamattina sotto la sede del Consiglio Regionale a Firenze per chiedere la rapida risoluzione dell’insabbiamento del porto cittadino che sta impedendo loro di svolgere l’attività della pesca. Manifestanti hanno portato cassette piene di sabbia e mostrato striscioni con scritto la sabbia non paga le bollette. Vogliamo fatti non polemiche ed hanno anche avanzato richieste di ristori per I mancati giorni di lavoro. L’iniziativa è stata organizzata dalla cooperativa Cittadella della Pesca di Viareggio con il sostegno di impresa Pesca col diretti, l’imboccatura del Porto di Viareggio e da molti anni un’infrastruttura non adeguata alla nostra città e al nostro nome ha spiegato Alessandra Malfatti, Presidente della Cittadella.

    Con gli eventi atmosferici di novembre la situazione si è aggravata particolarmente e oggi siamo a manifestare perché da mesi non ci viene garantito il diritto di lavorare in sicurezza. Siamo arrivati alle previsioni del tempo per questo martedì, 23 gennaio, nuvoloso in mattinata, poco nuvoloso nel pomeriggio e in serata I venti saranno da moderati e occidentali a deboli variabili sulla costa centrale, variabili o assenti nelle zone interne. I mari molto mossi a nord di Caprai, in attenuazione a mossi dal pomeriggio, mossi altrove tendenti a poco mossi in generale, le temperature come avete potuto percepire sono in leggero aumento. Io vi ringrazio per l’attenzione, vi rimando alla prossima informazione che sarà alle diciotto con le Newsline da Sandra

    Speaker 0: Salvato in studio un buon

    Speaker 2: proseguimento di

    Speaker 0: giornata Contro radio notizie”