“
Speaker 0: E quindici
Speaker 1: Newsline sera.
Speaker 2: Sono le diciotto e quindici in questo momento buonasera a tutti voi da Domenico Guarnino bentrovati la Newsline serale di Contro Radio per questo per questo venerdì due febbraio duemilaventiquattro di cosa ci occuperemo? Allora c’è mh ci sono delle novità anche importanti per quello che riguarda le le indagini sull’attentato con molotov due molotov esplose davanti alla sede del consulato americano la notte scorsa ovvero la notte di di giovedì la la mattina presto di giovedì per intenderci intorno alle tre e mezzo come sapete ne abbiamo parlato ieri e bene pare sia arrivata una rivendicazione che rimanderebbe addirittura ad Amas o comunque una rete di supporto ad Amas una rivendicazione che è stata girata prima dell’esplosione delle Molotov quindi sarebbe anche ritenuta credibile però il condizionale è d’obbligo perché filtra molto poco evidentemente gli inquirenti sono al lavoro comunque vi daremo tutti gli aggiornamenti su questo così come vi daremo gli aggiornamenti su quanto sta accadendo dalle parti del casello uno Val di Chiana dove è in corso la protesta dei trattori come sapete e poi a Firenze il tema della sicurezza, le rapine, le aggressioni, c’è un arresto per fatti avvenuti qualche tempo fa ma continuano gli episodi.
Ve ne parleremo c’è la questione del maggio perché è finito il commissariamento ve lo dicevamo ieri il un commissario Onofrio Cutaia ha consegnato la relazione finale in cui peraltro in un passaggio si vince che è stata ehm ha rimandata alla Corte dei Conti una relazione su quelle che sono state I bilanci degli anni precedenti quindi c’è un richiamo in diretto ma palese alla alla gestione per eira quali sono le prospettive a questo punto vista alla fine della fase commissariale che dal punto di vista della gestione dei conti avrebbe portato ad un contenimento di quello che sono le le situazioni di maggiore difficoltà però naturalmente bisogna prestare scritto ancora nella relazione del commissario che relazione finale bisogna prestare attenzione e parleremo di questo con Claudio Fantoni, sindacalista della CGL del del maggio. Poi avremo ancora ehm varie notizie tra cui la questione dei pediatri, dei pediatri di libera professione che di libera scelta che sono in numero molto carente sul territorio regionale e celebreremo anche con il presidente Marco Lunghi il sessantesimo compleanno di voce amica Firenze. Tutto questo però dopo la storia iniziale che è una storia che più o meno abbiamo interitolato così, no?
Anzi abbiamo intitolato proprio così la pace non va più di moda perché vabbè ve lo spieghiamo tra poco con
Speaker 0: il presidente del Consiglio Comunale di Firenze, Luca Milani con il piatto in mezzo e lui si spingia come non lo so e lui si spingia come non lo so con una donna che era pronto a giocare non era me che lo stia facendo perché sapeva che era troppo ma mi ha detto di andare in questa modo mi ha detto di Walk this way Walk this way Walk this way She told me to walk this way Walk this way Walk this way Walk this way Just give me a kiss Well I did like this e non è un po’ un po’ un po’ un po’ un po’ un po’ un po’
Speaker 2: dunque la pace non va più di moda, questo è la il titolo della storia con cui apriamo la newsline serale, se non già mai ringraziamo di essere con noi Luca Milani, presidente
Speaker 3: e Consiglio Comunale di Firenze, grazie di essere
Speaker 0: con noi. Grazie Domenico, Buonasera a tutti. Abbiamo scelto questo questo titolo
Speaker 2: un po’ provocatorio. Perché? Perché nella città di la Pira, nella città del degli incontri di pace che tanto spesso, vero? Milani vengono ricordati, no? Come fiore all’ occhiello, come tratto distintivo, come tratto identitario di questa città succede che un ciclo di incontri ehm che è stato pensato dal Consiglio Comunale da lei voluto e in particolar modo ricordiamo anche ne parlamo anticipamo qualcosa a questi microfone un po’ di tempo fa erano I momenti immediatamente precedenti o immediatamente successivi non ricordo la bellissima fiaccolata sul sul ponte no?
Che aveva Ponte alle Grazie che aveva visto in un afflato diremo lì sì di pace, di volontà di pace insieme alle varie comunità religiose, le autorità politiche, istituzionali amministrative, tanta gente comune, poi dopo questo ciclo di incontri ha preso il via e immancabilmente sono arrivate le le polemiche che riguardano in particolare modo il prossimo incontro, no? Io le dico quello che ha dichiarato lo lo saprà il Consiglio Onorario Carrai sull’evento il ventiquattro febbraio relatori antisionisti al convenio
Speaker 3: per la pace. Cosa risponderei? No come dicevi te intanto credo che tutti noi dobbiamo assolutamente elevarci questa polvere che abbiamo perché ci stiamo facendo a sue fare dall’idea che la guerra è necessaria e questo invece dobbiamo liberarci assolutamente e tornare a praticare una politica che parla della pace e che parla di metterti nei panni dell’altro e è in grado di sapere, perché altrimenti I gesti estremi di violenza non avranno mai fine e proprio per questo abbiamo cercato di costruire quattro possibili incontri per capire le ragioni dell’una e dell’altra parte e quindi abbiamo avuto mercoledì scorso alla voce della comunità ebraica che ci ha portato alla condizione di chi vive oggi in Israele anche ai confini con gli altri Stati, in modo particolare il confine dell’Ibano con la paura che possa accadere di nuovo quello che è accaduto il 7 ottobre. Tomenica mattina facciamo un approfondimento mettendo a confronto delle persone, due in modo particolare, un palestinese e un israeliano, ma che sono in grado di parlare tra di loro, di capirsi, di parlare una lingua comune che parla alla pace, insieme a tutto il mondo pacifista che per l’appunto si ispira anche al nostro sindaco Lapina, e quindi parleremo del ruolo importante che le città possano giocare.
E poi arriviamo a questo incontro del 24 che il titolo lo dice perché è un focus sulla Palestina e quindi abbiamo invitato I maggiori esperti e esperte che programmatela Palestina, perché non è che nasce il 7 ottobre la questione palestinese, sono 70 anni che non si trova una soluzione e sono 70 anni dove le responsabilità degli un e degli altri sono talmente intrecciate che oggi è difficilissimo arrivare a dire chi ha torto chi ha ragione. Certo l’ultimo episodio del 7 di ottobre è stata una cosa inaudita, di una gravità e di una fudeltà senza precedenti, ma lo vogliamo dire o non si può dire che la reazione di Israele è in questo momento veramente forte e sta mettendo a dura prova tantissimi civili, donne, uomini, bimbi e Quindi c’è bisogno di una reazione umanitaria, non possiamo fare altro e non si sentono voci che sarebbe necessario sentire dire che ci richiamano tutti a fermiamosi. La Pira diceva che l’umanità già nel 1967 stava camminando lungo il sentiero che che conduce per forza a a alla crisi globale. E e qui siamo vicini e lo dice solo Papa Francesco però che è una guerra una terza guerra mondiale combattuta
Speaker 2: a pezzi. La società civile si deve scuotere io. A questo proposito per altro la sento anche emozionata no? Giustamente perché immagino sia molto colpita dal dalle critiche anche personalmente. A questo proposito noi abbiamo una certa età per ricordare anche che venti due anni fa Firenze era un mare di bandiere della pace, no?
Cioè intorno al concetto della pace si era riunito un popolo che era un popolo importante, un popolo che portava milioni di persone a manifestare a Roma, ricordo una manifestazione a Roma di circa tre milioni di persone. Tutto
Speaker 3: questo meccanismo si è andato a perdere. Come mai? Bravo Domenico, guarda io ti anticipo questa cosa. Domenica mattina in Palazzo Vecchio in questo convenio appunto sulla pace, io vorrei riscuotere le cosciente e mostrerò la bandiera della pace, sembra che ci vergogniamo oggi a mettere le nostre bandiere fuori, ma quello era un movimento di popolo giusto, ma noi veniamo dalla tradizione di padre Balducci, è possibile che abbiamo dimenticato tutto? In funzione di chi?
A vantaggio di chi? Credo che davvero la nostra coscienza non possa dormire serenamente la sera se non facciamo la nostra parte. La nostra parte in questo momento non è decidere se stare dalla parte degli uno o degli altri, se sono buoni gli israeliani o sono buoni I palestinesi o I russi o gli ucraini. Cioè qui c’è da capire che le politiche che abbiamo attuato fino ad oggi sono sbagliate, perché ci stanno portando alla guerra e l’Europa ha questo impegno perché è nata da un peggiore storia e la peggiore crudeltà che ci si ha mai vista e da lì è stata capace di creare qualcosa di buono.
Speaker 2: Non la non dobbiamo certo ciò farla adesso. Ma questa accusa di
Speaker 3: Carrai no? Di relatori antisionisti. Ma Carrai sbaglia perché se uno critica il governo di Israele ma critica le politiche del governo di Israele, nessuno, nessuno, assolutamente, io la prima cosa che mi sono sentito di dire il Consiglio Comunale, ma anche lì non sono stato capito bene rispetto a quanto era accaduto il 7 ottobre, è che la comunità e’ il bravo che a Fiorentina non si sentisse in pericolo, non si sentisse in una città ostile, in una città che ce la potesse avere con loro assolutamente. Cioè chiunque professi una religione e ha maggior religione di ebraismo è per forza per noi portato nel nostro cuore le politiche che stanno attuando e che hanno attuato in tutti questi anni non sono certo politiche di pace,
Speaker 2: di integrazione, di convivenza civile. Peraltro abbiamo visto ehm abbiamo sentito proprio l’altro giorno no? Il ancora una volta il rabbino e l’imam all’università trovarsi anche intorno al concetto di costruire insieme dei luoghi di preghiera che è una cosa straordinariamente importante ehm Milani in in conclusione cosa che appello noi possiamo fare perché naturalmente poi uno si sente sempre impotente rispetto a certe cose in un momento in cui qualsiasi cosa che tu dica di medietà viene
Speaker 3: visto come prendere le le parti dell’uno e dell’altro. No, guarda secondo me l’hai detto bene te che noi ci siamo dimenticati quello che siamo stati e I valori che ci che ci portiamo dentro che sono proprio I valori dell’accoglienza della disponibilità del confronto della pace e questo lo dobbiamo rimendicare con forza e
Speaker 2: necessiteremo una cacettà a farlo va bene ricominciamo Milani, Luca Milani, grazie di essere stato con noi, presidente del Consiglio Comune
Speaker 3: di Firenze, buonasera e buoni
Speaker 0: dibattiti. Buonasera a voi, ti ringrazio. Buonasera.
Speaker 2: Insomma sono momenti difficili, sono momenti difficili, voi rimanete con noi comunque perché poi dopo abbiamo tante notizie legate alla cronaca a partire dal della indagini che ci sono sull’attentato per l’appunto con Molotov davanti al Consolato statunitense, due molotov che sono state fatte esplodere nella strada prospiciente di di l’impetto al Consolato americano abbastanza distante però insomma un gesto forte, un gesto importante ne avevamo commentato già ieri con Renato Scalia esperto di Fatti Sicurezza e la fondazione Caponnetto. Oggi vi leggeremo quelli che sono gli ulteriori riscontri e il quello che sta accadendo a livello di indagine.
Speaker 0: Tra pochissimo la linea va a Milano
Speaker 2: per I Gerry Network.
Speaker 0: Non è sicuro che si stia stendo subito se le spocche del crimine in la strada iniziano a farlo I dettagli sono più sottili, ma le storie sono sane non devi esprimere, non devi esprimere l’umilità di una stagione di 15 anni si, hai cringito e hai cringito e
Speaker 4: L’ONU esprime I suoi timori per la situazione nella città meridionale della striscia di Gaza dove centinaia di migliaia di persone cercano rifugio e dove l’esercito israeliano intende spostare ora la sua controffensiva. Si continua a discutere dell’accordo per un cessate il fuoco a Mass fa sapere che darà una sua risposta breve ma chiede che tra I palestinesi rilasciati nell’ambito dell’accordo ci sia anche Marvin Barguti leader della seconda intifada. Intanto ottocento funzionari europei e statunitensi firmano un documento apertamente critico nei confronti dei propri governi a proposito della guerra Gaza se non si fa qualcosa si legge nei documenti saremo complici di una delle più grandi catastrofi umanitarie del nostro tempo la guerra in Ucraina la corte della Ia si dice pronta a giudicare la Russia nel caso presentato da Chieva all’inizio del conflitto. Intanto il consigliere di Zelensky Podoli Achi in un’intervista parla di errori politici e militari nella controffensiva. Chiede un cambio di tattica.
Da giorni si si susseguono voci su un possibile licenziamento del capo dell’esercito Salusni. Dopo un lungo silenzio ora che il caso mediatico e diplomatico esplosuo Ignazio La Russa ha visto Roberto Salis il padre di Ilaria che gli aveva scritto settimane fa per denunciare inascoltato le condizioni di detenzione a Budapest della figlia. Lunedì Roberto Salis vedrà anche I ministri Nordio e Taiani. Vittorio Sgarbi si dimette da sottosegretario alla cultura, il critico d’arte era finito nel mirino delle opposizioni per vicende giudiziarie per I compensi avuti per presenziare a eventi culturali quando era già il governo. Movimento Cinque Stelle aveva presentato una mozione di sfiducia.
La decisione è arrivata prima della discussione in aula. La laurea alla memoria per Giulia Cecchettini con una cerimonia all’università di Padova ha reso omaggio alla ragazza uccisa dall’ex fidanzato lo scorso novembre dal palco I discorsi commossi del Papagino e della sorella Elena la pista da Boba Cortina si farà all’annuncio dell’azienda che ha firmato l’appalto. L’impianto era stato presentato come l’opera simbolo dei giochi invernali del duemilaventisei ma sui lavori incombono ancora I tempi di consegneri stretti e le perplessità del Comitato Olimpico Internazionale diciotto e trentadue minuti ci risentiamo con il Giornale Radio
Speaker 0: alle diciannove e trenta. Buon ascolto
Speaker 2: Allora vediamo alle notizie regionali ehm Molotov contro il Consolato Stattunitense gli inquirenti valuta una rivendicazione video aggiunta alla redazione della RAI alla redazione di Firenze Today da parte di un gruppo e farebbe riferimento a Damas. Usiamo il condizionale perché naturalmente le conferme sono pochissime però leggiamo quello che ci dicono le agenzie. Il video inviato alla sede RAI capologo toscano è stato acquisito alla Degos che ne sta valutando l’attendibilità. Riprenderebbe l’edificio che ospita il consulato ma non il lancio delle Molotov e si annuncerebbe un escalation delle possibili azioni. Questo è quanto ricevuto appunto alla Rai Toscana sul proprio canale Telegram.
Il video di riedendicazione sarebbe in lingua araba con la presunta firma di Amas che rivendicherebbe così le due bottiglie incendiari lanciate l’altra notte verso la sede del consolato statunitense a Firenze. Video è stato inviato ieri anche al quotidiano online Firenze Today attraverso il canale Instagram del sito. La firma sulle immagini il filmato che alla RAI sarebbe arrivato a notte scorsa sarebbe suddiviso in tre parti. La prima riprenderebbe la sede del Consolato statunitense di notte mentre in sottofondo una voce in arabo sottotitolati in italiano rivendicherebbe l’attentato In un secondo frame vengono ripresi I titoli dei siti dei quotidiani italiani sulle molotov lanciate contro la sede dell’ufficio consulare statunitense. Infine ci sarebbe un’ultima frazione che riprenderebbe un combattente vestito di verde con viso scurato che preannuncia l’inizio di una strategia in Italia e in Europa.
Stiamo valutando, stiamo facendo accertamenti una situazione seria che non stiamo sottovalutando, abbiamo avvisato sin da subito le autorità europei, colleghi dell’Euro Giust che dispone di un registro giudiziario antiterrorismo e con loro lo scambio di informazione viene in tempo reale. Una situazione da leggere valutando tutto lo scenario internazionale questo quanto ha dichiarato il procuratore di Firenze Filippo Spiezia in merito al lancio delle bottiglie Molotov ed anche alla rivendicazione di cui vi dicevamo. Questo per quanto riguarda le indagini sull’attentato al consolato americano a Firenze sul Lungarno per quanto riguarda invece il presidio di riscatto agricolo dei trattori, degli agricoltori che protestano contro il Grinio Deal e le politiche agrarie dell’Unione Europea prosegue al al cassello della Val di Chiana dove sono state bloccate da centocinquanta trattori le tre rotonde che alla viabilità ordinaria portano appunto al casello della uno dal comune di Fioiano della Chiana fino a quello di Sinalunga la protesta è ripresa nel pomeriggio con un fuori programma rispetto al modus operando utilizzato finora alle diciassette e tre blocchi si ricompatteranno e tutti I centocinquanta trattori si sposteranno davanti al casello per bloccare l’accesso in entrate e l’uscita. Questo quanto hanno spiegato I responsabili del presidio, il blocco continuerà fino alle diciotto al momento sul posto difficoltà per il traffico.
Presenti Polizia e Stato Carabinieri, Polizia Municipale e Anas, questo è un’agenzia di qualche ora fa, al momento non sappiamo come è andato invece il presidio che doveva raggiungere I caselli del del dell’autostrada e la protesta è stato detto dovrebbe proseguire fino alle diciannò e questo è un aggiornamento è giunto proprio poco fa in redazione. Le questioni della sicurezza Firenze, una città Firenze che deve fare I conti con l’aumento dei reati predatori come ha illustrato di recente anche la questura nel suo rapporto di fine anno. Non comincià bene neppure il duemila ventiquattro. Gli ultimi giorni sono stati diversi. Infatti le aggressioni per strada con tanto di pugni e coltelli.
Questa mattina la squadra mobile ha arrestato un ventitrenne brasiliano colpevole di due rapine nel centro storico la scorsa
Speaker 5: estate I particolari nel servizio di Sandra Salvatu. Incastrato dalle telecamere di video sorveglianza un ventitrenne originario del Brasile dopo essere stato riconosciuto per strada da un investigatore, è stato arrestato questa mattina nella sua casa perché accusato di due rapine messi a segno l’estate scorsa nel centro storico di Firenze. La prima è in via Verdi insieme a un complice che costò un pugno al malcapitato che, svenuto, venne portato all’ospedale di Santa Maria Nuova, la seconda invece poco dopo in via dei pilastri, sempre a colpi di pugni al volto di un uomo che riportò lesioni alla mandibola. La notizia segue di una manciata di ore quella del tassista a 52enne, aggredito alle cascine da tre giovani stranieri per sottrargli il portafoglio e che per evitarli è andato schiantarsi contro un lampione riportando una prognosi di 5 giorni e in cauda venenum l’aggressione ad un cameriere che stava affiancheggiando il parco dal lato di via Lincol per andare a lavorare. Ieri poi è toccato un ufficio postale di via Torcicoda con rapinatore in fuga con un migliaio di euro e non ancora identificato.
In linea generale le modalità non cambiano, I malviventi si presentano spesso in gruppo armati di coltello che ferisce come la mano nuda. Ne sanno qualcosa il rider che la stessa sera della vittima delle cascine è stato colpito a pugni, strattonato dalla bicicletta e derubato, e un altro residente nella zona di rifredi. È accaduto in via dello steccuto e la scusa ricorrente è quella del che ore sono, che si rivela purtroppo l’ora dell’aggressione.
Speaker 0: In the morning In the morning In the morning Thought I was sleeping It was just a dream An alley cat chewing on the leaves In the morning In the morning In the morning In the morning Out of the dark And into the lights When the morning comes I will be alright EEEEEEEEEEEEEEE
Speaker 2: vediamo le vicende che riguardano il maggio musicale fiorentino come sapete ieri è finita la fase commissariale il bilancio preconsuntivo da mille e ventitre della fondazione Teatro Maggio Musicale Fiorentino mostra un quadro economico patrimoniale finanziario confortante ove le criticità rilevate all’avvio del commissariamento sono superate e l’indebediamento storico Fardello e la fondazione più che dimensato rispetto agli anni precedenti. Questo quanto ha scritto il commissario sordinario per lente lirico nella sua relazione finale. Un’offre cutaia però però cutaia poi aggiunto resta la strutturale fragilità dellente buonasera, buonasera al nostro ospite
Speaker 6: Claudio Fantoni, CGL Maggio,
Speaker 2: grazie di essere con noi. Buonasera, buonasera a voi. Avete letto indubbiamente la
Speaker 6: relazione finale? Come la commentiamo?
Speaker 0: No, questo è bello.
Speaker 6: La relazione finale noi
Speaker 2: ancora non l’abbiamo appuntato. Credo
Speaker 6: l’abbiano avuti I giornalisti. Ah, fantastico.
Speaker 2: Non so da chi. Non so nemmeno se dal commissario se
Speaker 6: vuole gliela mando in diretta così può. Grazie. Sì, così poi la leggo con con tranquillità. Però un dato a noi noto, avisso al di là della della narrativa e che noi siamo stati ripescati da una stagione, una mala gestione che ci ha quasi sepolto I vivi. Quindi il teatro è aperto con un’estrema attenzione, andando con prudenza in questi mesi, però questa è stata una gran cosa e poi soprattutto è stato anche rispettata non è stata fatta macelleria su di noi che ci lavoriamo quindi riconsegniamo un terreno alla città che deve riprendere giro nel modo secondo me più corretto possibile.
Quindi l’operato di questi mesi io e non solo io insomma insieme a diversi e judicarlo estremamente positivo anche l’istituzione mi sembra convengono
Speaker 2: tutti che sia stato fatto un buon lavoro. Ecco però il futuro di maggio ovviamente non può essere commissareale no Nel senso che ora la palla torna al comitato di indirizzo qui ci sarà la la la terna o la quaterna ai nomi che dovrà indicare poi il sovraintendente e la speranza è che come dire finita la fase commissariale il
Speaker 7: il circolo
Speaker 6: virtuoso prosegue no? Da deve assolutamente noi abbiamo ehm abbiamo il dovere in tanto che non è così scontato purtroppo come abbiamo visto
Speaker 0: di garantirci qualcuno che governi
Speaker 6: in maniera con qualità e competenza un’istituzione così importante e non la metta a rischio di chiusura come più volte già successo, perché noi il maggio non è che si è mangiato I sovrintendenti o I commissari, il maggio è stato ferito da alcuni di questi che magari non hanno lavorato al meglio modo possibile. Abbiamo bisogno quindi adesso sicuramente di qualcuno che mantenga I conti in ordine e che però accompagna in tutto ciò un progetto degno della storia di questo teatro. Io credo che oggi le condizioni siano state riposte e da qui si possa andare avanti con il solco tracciato, un solco però un solco che fondamentalmente metterei questo come titolo sotto il profilo della responsabilità istituzionale
Speaker 2: perché questa è un’istituzione è un’istituzione il Maggio beh assolutamente no però lei mi conosce quindi
Speaker 0: io ci
Speaker 2: metto sempre un po’ di pepe no? Nella ok quindi in realtà la mia domanda ludeva anche al fatto che stiamo vedendo però stiamo assistendo però già mi sembra ad un balletto di nomi che forse il Maggio non meriterebbe non per la qualità dei nomi stessi no? Ma perché sembra che ci sia sempre un gioco di poltrone se ne libera uno lo mettiamo qui lo spostiamo di là e il discorso sulla qualità anche sulla storia, sulla specificità di un’istituzione come il maggio mi sembra rimanga almeno a livello
Speaker 0: mediatico, che
Speaker 6: quello che posso leggere sotto traccia. Siamo assolutamente d’accordo e questa è una cosa declurevole, perché io infatti, io voglio essere estremamente sincero, forse anche poco prudente nelle cose ediche, dopo tutti questi pronunciamenti a favore dell’azione di questi ultimi mesi, io immaginavo che vi fosse un elemento di continuità per quanto tempo poi da vedere, perché poi ci sono anche le elezioni, insomma ci sono una serie di variabili, una continuità dettata dalle esigenze che il teatro ha, che la città ha, che la Toscana ha insomma rispetto al proprio teatro, alla propria istituzione e invece sembra che ci siano subentrati altri ragionamenti. Non si può trasformare il teatro in la in una soluzione per qualche poltrona che uno non riesce a trovare insomma ovviamente bisogna ragionare del contenuto e questo sarebbe grave cioè noi a Firenze non possiamo andare lo spettacolo
Speaker 2: che ha dato che c’è stato a Roma insomma speriamo speriamo intanto naturalmente torneremo a parlare di questa cosa lanciamo questa auspicio grazie Claudio Fantoni Cg alle maggio, buonasera, grazie
Speaker 1: di essere stato con noi. Il libro della vita, la decima edizione dedicata alla memoria di Sergio Staino. La domenica mattina
Speaker 0: l’additorio Rogers
Speaker 1: Piazza della Resistenza di Scandicci torna la rassegna ideata è condotta da Raffaele Palumbo Dieci appuntamenti in cui ospiti autorevoli raccontano il libro che ha assegnato la loro esistenza Programma completo su LibroDellaVita.net e pagina Facebook il libro della vita. Ingresso libero fino a desaurimento posti. Domenica quattro febbraio alle undici Marcello Fois parla di Marianna Circa di Grazia de Led Al centro Pecci Diego Marcon. Un weekend di Glassa. Due giornate di approfondimento per conoscere l’artista e la mostra Diego Marcon Glassa prorogata fino a domenica venticinque febbraio venerdì due febbraio alle diciottue e trenta presentazione del volume Glassa Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Venerdì due dalle venti e sabato tre dalle quindici e trenta Diego Marcon Film Selection una selezione di film cult anni ottanta novanta significativi per l’artista e la sua immaginario visivo. Biglietto otto euro ridotto sei info centro pecci punto it. Controradio
Speaker 0: e
Speaker 2: undici indagati e nove società coinvolte in un’inchiesta condotta dalla guardia di finanza di Lucca con l’ausilio dell’ispettorato del lavoro della città toscana che ha portato a due misure interdittive dall’esercizio di qualsiasi carica societaria per un anno per due coniugi amministratori di un gruppo di fatto di imprese un decreto che sa questo preventivo per oltre due milioni e mezzo di euro nei confronti di quattro persone e quattro imprese, ovvero due cooperative e due società commerciali operanti nella Piana di Lucca. Questo è il risultato delle indagini coordinate dalla Procura Lucchese su una presunta somministrazione illecita di mano d’opera nel settore delle pulizie. Sarebbero quaranta mila circa le famiglie senza un pediatra di libera scelta soprattutto nelle aree periferiche e montane. È lanciata una proposta di legge regionale di iniziativa popolare promotrice Cinque realtà a cuore di Bimbo, la fondazione a Bartù, Cibo Amico, noi per voi e Mauro Grifoni Forever sostenute da una ventina di associazioni che si raccolgono sotto l’albero delle famiglie che rappresentano la quasi totalità dei genitori toscani che hanno figli con patologie
Speaker 7: croniche. Sentiamo Paolo Pellegrini della fondazione Abartù. La legge sulla rete pediatrica toscana è stata concepita devo dire molto bene tanto è vero che la Liguria l’ha copiata e c’è
Speaker 0: solo un piccolo particolare, Liguria l’ha
Speaker 7: messa in pratica, cosa che non l’ha fatto la Toscana. Liguria è un bambino che si ammala a Imperia, piuttosto dalla Spezia e naturalmente nei territori diciamo lontani dalla città di Genova, è preso un carico dal Galini, comunque.
Speaker 0: E non sono ancora in
Speaker 7: corso di, diciamo lontani dalla dalla dalla città di Genova e più di un carico dal Gallini. Comunque quindi la telemedicina funziona la la capacità di tranquillizzare anche la popolazione sulle tematiche complesse come quelle delle patologie croniche è stato messo in pratica.
Speaker 8: In Toscana
Speaker 7: questo non c’è. Ed è incredibile, Noi abbiamo solicitato varie volte le istituzioni regionali incontri e alla fine abbiamo deciso basta scendiamo una proposta di dispopolare perché la politica
Speaker 0: veramente non ha compreso la
Speaker 2: drammaticità del fenomeno Cos’è successo? Storie e voci per capire quello che accade è il podcast di Controradio ascoltabile il sabato alle tredice e quindici in replica la domenica alle diciassette e dieci sulle frequenze di Controradio in streaming su Controradio punto ita sull’app di Controradio e anche su Spotify. In questa puntata parleremo della fattoria di Mondeggi e della storia di un bene comune. Dopo undici anni infatti gli occupanti hanno trovato un accordo con la città metropolitana.
Speaker 0: Stiamo un breve estratto del podcast. La situazione attuale
Speaker 9: è tremendamente semplice nella sua complessità oppure tremendamente complessa nella sua semplicità, dipende dai punti di vista. Siamo arrivati a questa situazione semplicemente perché sgomberarci e attuare un processo basato sulla forza per l’ente pubblico era ehm un enorme costo politico quindi sfruttando I soldi del PNRR hanno deciso di proporre anche con la nostra collaborazione un progetto basato su agricoltura sociale che prevedesse l’integrazione di tantissime associazioni basate sul territorio. Questo ehm visto da un altro punto di vista un enorme gioco del LOCA che ci riporta al duemila dodici quando di fatto noi ehm costituendo il comitato di Mondeggi eravamo andate dall’istituzione
Speaker 0: a proporre
Speaker 9: un progetto molto simile. Siamo stati rimbalzati e quindi rispetto a a quel duemila dodici
Speaker 0: in
Speaker 9: questi dieci anni sono successe diverse cose di cui le le le più importanti che ci hanno permesso di arrivare a questo punto sono l’occupazione di fatto che è avvenuta e e quindi questo come prima riflessione ci porta alla conclusione che a volte occupare paga nel senso che noi abbiamo sempre affermato che per noi l’occupazione non era un fine ma un mezzo e quindi attraverso l’occupazione ci siamo potuti sedere al tavolo e la trattativa. Parallelamente in questi dieci anni non siamo stati fermi, non ci siamo adagiati sugli allori ma abbiamo continuato nella a formarci a fare rete e a convolgere tante associazioni intorno al nostro progetto. Di conseguenza è aumentato quel famoso costo politico che le amministrazioni avevano nei nostri confronti fino arrivare alla situazione attuale dove è uscito un bando per per la gestione temporanea dei terreni, un bando che prevede il comodato d’uso per tutta la la durata dei cantieri, un bando a cui noi naturalmente parteciperemo essendo una PS e poi si guarderà
Speaker 2: in futuro dove porterà tutto questo. Social e crisi di identità al centro della puntata di oggi di Gen Z, voce ventenni di oggi sul futuro di tutti e di tutte in onda e verde in mattina nella Newsline ospite studio questa mattina Dario Dondoli, la sua storia, d’album di followers, lubriacatura della fama fino all’abbandono dei social e una nuova vita reale e virtuale. Dario è diventato famoso a diciassett’anni su Instagram come cattivo ragazzo, trecentomila follower, poi la crisi personale, ripensarsi a partire da un nuovo Dario che ha ventisei anni oggi studia per fare l’attore si occupa di progetti di comunicazione ma conoscendo I pro e I contro della rete per se
Speaker 10: stesso e per gli altri. Chiara Brilli l’ha intervistato. Il giorno passeggiando in centro ho pensato a una strategia
Speaker 8: per attirare l’attenzione e creare il forileggio
Speaker 10: italiano. Come si chiamano queste questi video su su Instagram? Si dice prank molto molto facilmente si vuol dire scherzi in verità non era non è anche scherzi perché essendo il fuorileggio facevo cose fuori dalla legge ed ero veramente una persona che non dava il buon esempio Lo posso dire sinceramente facevo dei video anche mentre rubavo.
Speaker 8: Ti auto esaltavi rispetto al seguito che poi avevano.
Speaker 10: Esatto, perché poi cosa succedeva? Da una parte sicuramente c’erano le persone che ti offendevano ma dall’altra c’erano tanti tanti tanti tanti ragazzi che vedevano questo come un atto coraggioso. Quello che mi ero creato da me come se fosse un giochino è faccio diventare famoso il personaggio. Poi cosa faccio? Cambio, ok, perché intanto studio recitazione e nel momento in cui sono all’apice del successo escono il primo film e faccio il boom al botteghino.
Questa è quella ho detto.
Speaker 8: Hai ottenuto una una risposta a quella che strategicamente volevi, però sei entrato in un corto circuito personale.
Speaker 10: Sì, in un momento in cui dei ragazzi mi sono venuti a chiedere la foto, tremando con la mano e mi dicevano sei il mio idolo. Io mi sono guardato, sono tornato a casa, cioè alla fine cosa faccio per essere il tuo idolo? Mi dicevo tra me e me, mi rispondevo no? Era questo ragazzino e questo ragazzino magari mi immaginavo e diceva sì perché rubi, perché fai quello che vuoi, perché sei un grande, perché hai tutte le
Speaker 8: donne che vuoi, non era così. Tutto questo Dario, permettimi, io mi chiedo il tuo contesto familiare, gli adulti che ti circondavano in tutto questo, la rete dei grandi tra virgolette dove era? Sapeva, non sapeva?
Speaker 10: Sì sì sì, certo sapeva, sapeva il personaggio, ok? E questo, ritorno a dire il personaggio, è anche un abile venditore. Tante cose io le costruivo ad oc per naturalmente non mettermi in di guai veramente. Però cosa succedeva dall’esterno queste cose che sembravano così reali che alla fine oltre agli amici stretti e alle mie alle
Speaker 8: mie genitori insomma conoscenze ho capito il contesto era di sicurezza nell’ambito personale però
Speaker 0: l’impressione che dà
Speaker 10: che tu quelle cose le stessi veramente facendo. Cos’è successo? Un giorno mi è arrivata una denuncia, veramente una denuncia, da un centro commerciale molto importante a Firenze e lì veramente è stato il primo a panello allarme.
Speaker 8: Che la realtà entrava nell’esercito.
Speaker 10: Esatto, lì veramente ho detto non può più andare avanti perché cosa succedeva? Quando te diventi un personaggio del genere ti aumenta sempre di più l’asticella del reato che devi commettere
Speaker 8: dello scherzo che devi fare non puoi tornare indietro. E tu hai deciso di fermarti a un certo punto ma
Speaker 10: fermarti veramente cioè bloccare autobloccare. Sì. Esatto mi sono sono sparito
Speaker 2: dai social sono sparito dai social per tre anni. Voce amica Firenze la più antica Helpline italiana che offre un servizio di ascolto telefonico aperto a chiunque abbia desiderio di parlare ed essere ascoltato attivo tutti I giorni dalle sedici alle sei del mattino seguente compie sessant’anni buonasera al presidente di voce amica
Speaker 11: Firenze Marco Lunghi, Grazie di essere con noi. Grazie a voi dell’in visto. Buonasera a tutti. Dunque, diciamo subito il numero, no? Che è 0 cinque cinque, due quattro, sette otto, sei, sei, sei.
Ma chiamando questo numero che succede? Chiamando questo numero si trova tutti I giorni dell’anno, e vengo a dire tutti I giorni anche per Natale, Capodanno e per Agosto, dalle 16 del pomeriggio alle 6 del mattino, troviamo una persona disponibile ad ascoltare chi chiama qualunque sia l’argomento del cui voglia parlare, qualunque sia il suo atteggiamento, cercando di soddisfare il suo desiderio di stabilire un contatto umano,
Speaker 2: una relazione umana con un altro essere umano. Ecco Presidente sessant’anni fa era proprio un
Speaker 0: altro mondo,
Speaker 11: no? Come venne l’idea? Sessant’anni fa in idea da prendendo spunto da un’analoga esperienza francese e ne stavano nascendo diversi I centri come il nostro in Europa, pensando prevalentemente al suicidio che era un grosso problema nell’immediato dopo guerra. Poi I centri si sono esteriti dalle prime telefonate iniziali, ci siamo allargati al numero decisamente più sostenuti oggi è molto più facile telefonare, anche il problema dell’elettrici urbane è completamente sparito che è completamente sparito chiunque oggi ho un cellulare in tutta Italia a costi contenuti. Certo.
Nel duemilaventisè
Speaker 2: abbiamo ricevuto centottomila telefonate. Accidenti. Tanta roba. Settemila quattrocentotrenta ore di servizio per di nevola. Detto che I sessant’anni verranno celebrati giustamente nel luogo più consono c’è nel salone Cinquecento il Palazzo Vecchio e nove e trenta tre febbraio quindi domani si discuterà I cinquant’anni alla carta nazionale di servizio dell’uso del social nelle help line cosa chiedono oggi quelli che chiamano?
Speaker 0: Cioè cosa
Speaker 11: vi propongono? Di cosa hanno bisogno? Senta quello quello che ci chiedono oggi è quello io sono a dieciassett’ anni che faccio il servizio sono le stesse cose che chiedevano a 17 anni e chi è in servizio da 2 anni di me mi conferma che la problematica è sempre la stessa la solitudine e il disagio emotivo che fornono le persone e ci chiamano non ha mai fa, è sempre l’ostenza.
Speaker 2: Lei ha parlato di età, chiamano anche giovani? Qual è la tipologia media? Se ce
Speaker 4: n’è una.
Speaker 11: I giovani purtroppo non ti avvicinano molto all’uso del telefono tradizionale, intanto che approfitto, lo ringrazio per questo spunto che mi dà, per annunciare e ci stiamo organizzando per assiancare al telefono tradizionale un servizio anche tramite una chat. La chat garantisce comunque la nominata di chi ci chiama e che gestiremo nello stesso modo del servizio telefonico, però pensiamo con questo strumento di avvicinare
Speaker 2: anche una una popolazione più giovane. Perché come ci raccontava insomma cambiano le tecnologie ma il disagio rimane e le cose
Speaker 0: di cui
Speaker 11: abbiamo bisogno sono le solite. Grazie e ricordate. E non solo a Firenze se posso dire un’ultima cosa mi piace dire che per festeggiare I nostri sessant’anni vengono a Firenze centottanta volontari da tutta Italia che fanno un servizio analogo al nostro in tante altre città e che tutti ci riconosciamo in un documento appunto si chiama Carta Nazionale scritto esattamente cinquant’anni fa che riequiloga I nostri crisi e le finalità del nostro servizio quindi sarà una bella festa per la prima volta dopo cinquant’anni
Speaker 2: si ritroviamo tutti insieme.
Speaker 0: Bene grazie, grazie a Marco Lunghi, presidente Voce Amica Firenze, appuntamento domattina
Speaker 2: nove e trenta, Salone 500 in Palazzo Vecchio. Buona serata. Grazie a tutti e buona serata. Siamo alle provisioni del tempo per quanto riguarda la Toscana. Domani il cielo sarà sereno salvo locali Nebbia e Mattutini e Valdanno Superiore in rapido dissolvimento in serata nubi basse sulle provincie settentrionali venti deboli variabili tendenti a disforzi a ovest sulla costa Centro Settentronale sui rilievi, Marida poco mosso e a nord dell’Elba, le temperature in aumento sui rilievi con punte fino a dieci undici gradi pensate a mille cinquecento metri di quota stazionare in pianura, forte in versione termica al mattino.
Giustina ottimamente in regia, dopo la sigla Finanzieri il popolale Network con la sua conduzione e l’ottima musica noi ci le sentiamo domani perché sono di Corveo.
Speaker 0: Una buona serata a tutti voi da Domenico Guarino. Ciao ciao”