Del Re – “Siamo un gruppo che mette il dialogo al centro e non i veti, non ne abbiamo messi nei confronti di nessuno ma ovviamente per ragioni di merito escludiamo un’alleanza con il Pd per la storia recente e per l’impossibilità di realizzare un dibattito pubblico sulla città all’interno di quella compagine”. Lo ha detto, rispondendo ai giornalisti sulle prossime comunali a Firenze, l’ex assessore comunale di Palazzo Vecchio Cecilia Del Re parlando a margine della manifestazione della sua associazione Firenze democratica al Tuscany hall.
ascolta lo speciale di interviste ai partecipanti a cura di R. Palumbo
Quanto a una sua candidatura a sindaco ha spiegato: “Stiamo lavorando per costruire il nostro spazio, il nostro programma. Se c’è una certezza è che la nostra lista, Firenze democratica, sarà presente alle amministrative. Se poi cammineremo con qualcuno un’alleanza la faremo sui temi perché ci pare il modo più serio e responsabile per procedere quindi ci prenderemo anche il mese di marzo poi il quadro sarà definito per capire se cammineremo o meno con qualcuno. Laddove faremo alleanze non è detto che possa essere io la candidata a sindaco, se correremo da soli il gruppo mi sostiene: non temiamo di andare da soli”.
“Ci stiamo strutturando col nostro programma e sui temi ci confronteremo – ha detto poi rispondendo ancora a chi le chiedeva quale sia il campo che ritiene più vicino, se quello di Tomaso Montanari o a Iv -. A oggi non c’è un orizzonte definito anche perché pure il loro scenario mi pare del tutto mobile: l’associazione di Montanari 11 agosto, ha iniziato da pochissimo, e stanno anche loro lavorando per il loro programma, mentre Iv l’abbiamo vista alle prese con la possibile alleanza col Pd fino all’altro ieri, ragione per cui la cosa più seria è lavorare sui punti del programma”, che “non cambierà che ci sia un’alleanza o un’altra”.
E a proposito dell’ “aria di rottura” che sembra esserci tra Pd e Iv, se le darebbe più spazio, Del Re ha osservato: “A parte che non ho mai la certezza quando si legge sui giornali di possibili tramonti del dialogo perché poi si legge sempre che qualche dialogo c’è ancora, noi non stiamo facendo dialoghi sulle poltrone, però quello che voglio dire è che è un’elezione particolare, non ci sarà solo una proposta del centrosinistra come è stato finora, quella del Pd, ma ci saranno più proposte e questo nel dispiacere che può portare quando nascono divisioni può essere un bene per il nostro territorio”. (ANSA).
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