“
Speaker 0: E il
Speaker 1: la Newsline di Contraradio.
Speaker 0: L’informazione prima di tutto
Speaker 2: Alle otto e quattro minuti entriamo in Newsline un buongiorno da Chiara Brilli in studio per questo venerdì otto marzo duemila ventiquattro partiamo da uno sguardo al tempo il sole dovrebbe accogliere le mobilitazioni di oggi in Toscana chiediamo
Speaker 3: aggiornamenti a Francesco
Speaker 2: Pasi dall’Ama buongiorno. Ciao buongiorno
Speaker 3: a tutti. Che giornata sarà per le piazze di oggi? Sì, direi che non ci sono problemi soprattutto in mattinata con un cielo sereno poco nuvoloso ma stanno arrivando delle nuvole abbastanza velocemente dalla costa che ci interesseranno dal pomeriggio e poi in serata
Speaker 0: presaggio di una perturbazione
Speaker 3: che appunto porterà delle precipitazioni nella notte un posto tutta la regione a partire dalla costa verso le zone interne e temperature per oggi senza grosse variazioni quindi nel pomeriggio anche fino a quindici e sedici gradi. Le weekend la giornata di sabato poi vedrà un tempo variabile tendenzialmente comunque senza precipitazioni in attesa di un nuovo peggioramento un po’ più consistente invece per la giornata di domenica quando ci appunto interesserà una perturbazione un po’ più forte magari anche con dei rovesci o dei temporali variabilità che poi si pratarà anche nella
Speaker 2: giornata di lunedì. Ecco questa variabilità ehm si
Speaker 3: manterà nella prossima settimana come tendenza? Sembra che appunto la prossima settimana sia proprio all’insegna della variabilità con ancora delle passaggi di perturbazione e temperature nella media quindi ancora abbastanza freddine per quello che siamo abituati diciamo aveva avuto l’inverno molto caldo e adesso
Speaker 2: Marsi invece si attesta temperatura sulla media. È vero un’ultima richiesta ci chiedono prevedo per andare alla mostra l’ultima l’ultimo weekend possibile felicitazioni a Reggio Emilia una previsione del tempo
Speaker 3: per domani lì non so se riusciamo a dare qualche indicazione. Diciamo che la previsione è abbastanza simile alla nostra nel senso che queste perturbazioni poi interessano un po’ tutto il centro nord e quindi la giornata di domani vedrà un miglioramento dopo le piogge della notte, quindi direi che mentre la giornata di domenica rivedrà di nuovo le precipitazioni
Speaker 2: anche sui versanti adriatici. Grazie a Francesco Pasi, buon fine settimana anche all’AMMA che risentiremo lunedì, adesso breve pausa pubblicitaria
Speaker 0: e poi
Speaker 4: torniamo con Newsline. Cosa sta succedendo a noi e al mondo? La risposta è pensavo peccoli. Da venerdì otto a domenica dieci marzo la Kermes a cura di Lucas Sofri con incontri e presentazioni per riflettere su noi stessi e sul presente. Ospiti Paola Turci, Francesco Costa, Chiara Valerio, Antonio Manzini, Ilaria Gaspari, Stefano Nazzi, Michele Serra, Donatella di Pietra Antonio, Piero Dorfles, Luca De Gennaro, Cecilia Sala, Donato Carrisi e tanti altri.
Programma completo su Pensavo Peccioli.it. A Cango, Cantieri Goldenetta Firenze, La Democrazia del Corpo, Spettacoli e Performance fino a maggio. Info, biglietteria, Chiacciola Virgiliosiani.it. Sabato e Domenica, Dewy Dell, con I’ll do, I’ll do, I’ll do, dietro l’immagine del sabba demoniaco e magico, affiora l’eco di un culto estatico dominato da una misteriosa dea notturna e connesso a una
Speaker 5: cerimonia per la fertilità della terra. Ciao, sono Dario Nardella, il vostro sindaco. Vi invito tutti e tutte venerdì ventidue marzo alle ore ventuno al Palazzo Vanni per festeggiare questi ultimi dieci anni che ho vissuto da sindaco e da cittadino insieme a voi per la nostra Firenze. Per questo vorrei dire grazie a tutti non con un evento politico ma una bella serata
Speaker 0: per salutarci.
Speaker 5: Grazie Firenze. Ci vediamo il ventidue marzo al Palazzo Vanni.
Speaker 1: Vi aspetto.
Speaker 4: Evento organizzato dall’associazione Punto su Firenze. Si ride e si balla al Teatro delle Arti per la giornata delle donne. I sacchi di sabbia presentano la comicità esplosiva di Aristofane e il duo femminile
Speaker 0: dall’anima disco punk Wunder Tandem apre le
Speaker 4: danze con una fisa armonica e una batteria. Venerdì 8 marzo, ore 21, al Teatro delle Arti di La Strassigna. Seguici sui social. Chiacciola Teatro delle Arti. Controrario.
Speaker 6: Scusi, io ho seguito un po’ la questione le donne incazzate e via e via. La donna la donna la donna o l’omo. Io sono per il pareggio dell’uomo e delle donne. Apparte a me che sono troppo superiori. E la mia moglie la tengo sottomessa.
Ma gli altri
Speaker 2: donne potrebbero lasciare un pochino liberi. Vabbè. Va bene chiedevi. E su e su. Siamo partiti questa settimana di lunedì in fondo a sinistra proprio con Berlinguerti voglio bene e ci finiamo la settimana perché è quanto mai attuale il dibattito che si apre anche sulle nostre frequenze rispetto a un un evento che ha lasciato tutti devo dire ieri in maniera trasversale dal punto di vista di genere e non solo sgomenti.
Leggiamo I titoli dai giornali ma ritrovate la notizia anche sul nostro sito contro radio punto it dal Corriere Convegno Consoli Uomini E Bufera Palazzo Vecchio nel giorno della festa della donna Nardella si fa sostituire dalla vicessindaca. Ventidue relatori neanche dico due o tre ventidue all’evento sulle eccellenze organizzato da Forbes Si vede che l’eccellenza è declinata al maschile. Non sappiamo. Cercheremo di capirlo e vi invito a scriverci al tre quattro due ottantuno 0 quattrocentoundici. Se avete appreso la notizia da ieri che è rimbalsata sui social con tanto di elenco dei panel dei relatori che da oggi pomeriggio prenderanno la parola nel salone dei cinque cento niente che popò di meno critiche da PD Italia Viva e sinistra e a proposito di Pd tra poco sentiremo proprio l’assessora regionale alle pare opportunità della regione toscana Alessandra Nardini ma non solo anche il consigliere regionale del Partito Democratico Francesco Gazzetti.
Dicevamo critiche per questo evento nel giorno internazionale della donna che vede però solo ospiti maschili, iniziativa che è prima tappa del Forbes Italian Excellence Tour a duemila ventiquattro il sindaco in tarda serata possiamo dire è intervenuto ma con un commento è una soluzione che sembra un po’ una toppa, una pezza dicendosi stupito sottolineando che l’evento non è stato organizzato dal comune però insomma sarò nel cinquecento e casa dell’amministra comunale e che al suo posto come da programma doveva appunto aprire con il suo intervento di saluto interverrà invece la vicesindaca Alessia Bettini. Fra I primi interventi che hanno suscitato molto sostegno e solidarietà a quello dell’assessora Allepari opportunità della regione toscana Alessandra Nardini che abbiamo in collegamento.
Speaker 7: Buongiorno, ben trovata. Buongiorno, buongiorno a
Speaker 2: tutte e buongiorno a tutti e buon 8 marzo. Assessora, naturalmente anche a lei una prima reazione quando lei ha visto il panel prima che poi appunto scoppiasse tutta quella che è stata la polemica, l’analisi, cosa le è venuto di dire? Cosa ha sentito dentro rispetto soprattutto a tutto il lavoro incessantemente quotidianamente svolto
Speaker 7: sul fronte della del seminare per la parità dei diritti. Tanto che quei tre panel di solo uomini sono inaccessabili, ecco non troverei altra definizione, non trovo altra definizione. E quei tre panel purtroppo rappresentano la fotografia di stereotipi e retaggi che ancora oggi sono ben diffusi e ancora saldamente ancorati all’interno della nostra società e che purtroppo proprio con iniziative come queste rischiano addirittura di rafforzarsi. Io credo che quando si organizza un’iniziativa, un evento come quello di questo pomeriggio, si debba riconoscere come fondamentale l’impegno a trasmettere una rappresentazione paritaria dei talenti e delle eccellenze. Parlare di eccellenze e parlarne solo al maschile è appunto inaccettabile.
Io credo che bene abbiano fatto a prendere le distanze I rappresentanti istituzionali che non erano evidentemente al corrente di come fossero organizzati I panel, credo che gli organizzatori debbano chiarire cosa è accaduto e soprattutto debbano impegnarsi affinché questo non si ripeta mai più. Devo dire che noi non vogliamo entrare da una porta secondaria, non vogliamo essere una toppa e quindi non penso basti la sostituzione di qualche relatore con delle donne ma credo che ci sarebbe davvero domandare come è possibile nel 2024 che ancora oggi si sia confrette a vedere un’organizzazione come questa. Io penso davvero che sia sintomo di un problema molto profondo e purtroppo erradicato
Speaker 2: o strutturato all’interno della nostra società. La sollecito su due aspetti è pur vero che non è responsabile dell’organizzazione il comune però è altrettanto vero che insomma un contesto del genere è appunto la casa dei cittadini Palazzo Vecchio il Salone Cinquecento con cotanto evento doveva in qualche modo essere monitorato, cioè c’è una doppia
Speaker 7: responsabilità delle istituzioni e poi. Guardi io credo che le responsabilità stia in capo a chi ha organizzato. Credo che sia stato giusto, necessario e doveroso la presa di posizione come dicevo dei rappresentanti istituzionali ehm credo che ehm non basti farsi sostituire solo da donne che è comunque sicuramente un segnale ma le
Speaker 8: donne non esserci
Speaker 7: fin dall’inizio perché
Speaker 2: altrimenti questo problema non lo risolviamo. Come una
Speaker 7: toppa, come una pezza messa all’ultimo minuto per È chiaro che questo è quello che possono fare chi è stato invitato. Il tema secondo me è capire come gli organizzatori non siano resi conto di quello che stava accadendo perché io credo che di fronte a quel volantino a quel programma ecco
Speaker 2: se non balsa agli occhi questo abbiamo un problema. Un’ultima considerazione con lei non solo gli ospiti intervenuti ma anche le posizioni che hanno che fanno davvero che riconfermano per l’ennesima volta quel tetto di cristallo dei
Speaker 7: ruoli apicali a solo appannaggio appunto del genere maschile. Questo è un grande tema ed è uno dei motivi e una delle giustificazioni che spesso si dà quando ci sono panel al maschile nel senso che I I roli apicali sono ricoperti da uomini è vero e su questo dobbiamo lavorare e dobbiamo lavorare tantissimo. Detto questo è evidente che se ancora oggi organizziamo appunto appuntamenti come questi tenendo nascosti I talenti e le esellenze femminili è un po’ difficile che le donne possano emergere. Noi dobbiamo costruire a partire da chi come noi temporariamente ha un ruolo all’interno delle istruzioni a tutti I livelli le condizioni affinché le donne possano sfondare quei soffitti quei soffitti di cristallo. Ecco mi lasci dire un’iniziativa come questo sarebbe in qualsiasi giorno e la giornata
Speaker 2: internazionale della donna fa ancora più male. Grazie assessora Nardini per queste
Speaker 7: riflessioni buona
Speaker 2: giornata e buon lavoro. Buona giornata.
Speaker 9: Alle auto e quindici il nostro
Speaker 2: prossimo ospite in collegamento lo abbiamo annunciato il consigliere regionale del Partito Democratico Francesco Gazzetti bentrovato
Speaker 0: Francesco per
Speaker 10: altro collega, giornalista, buongiorno
Speaker 2: buongiorno buonotto marzo grazie per l’invito. Ti invito in triplice veste allora di rappresentante di un’istituzione e quindi una situazione del genere in un contesto istituzionale che dovrebbe rappresentare no I cittadini il bene comune come ehm lo interpreti da uomo perché comunque insomma è sempre più importante coinvolgerci tutti in queste riflessioni sulla parità dei diritti e anche come come collega, come giornalista, cioè un messaggio da un punto di vista informativo di narrazione
Speaker 10: è totalmente sbagliato. Sì quello che abbiamo
Speaker 0: visto emergere ieri pomeriggio è qualcosa che
Speaker 10: in Toscana, ma non soltanto in Toscana, non si può più vedere. Mi veniva in mente la canzone di De André, quel passaggio che diceva la parafraso così. Anche chi si sente assolto però poi alla fine si deve sentire coinvolto e io mi sento pienamente coinvolto in questa cosa nelle triplici funzioni che hai evidenziato alcune pro tempore altre invece strettamente connessere col mio essere e dunque davvero non posso che dire che non solo nella giornata dell’ottomazzo ma ogni giorno una cosa
Speaker 2: del genere non si può non si può più vedere. Che tipo di riflessioni vengono fatte anche in un contesto familiare tu hai a che fare con figli che fanno parte di una giovane generazione che si interroga ma è anche a sua volta protagonista, no? Di queste mobilitazioni intersezionali, transfeministe, di dialogo tra generi, tra generazioni, come far capire loro quanto sia stato fatto in termini di diritti, debba essere difeso, debba essere rivendicato ma soprattutto ci debbano essere degli scatti e delle risposte da un punto di vista proprio
Speaker 10: della politica e delle istituzioni di tipo diverso. Guarda la prima cosa ehm proprio parlandone ieri inferata in famiglia c’è la prima cosa che mi è venuta da dire anche se come è stato evidenziato, insomma questo convenio non è stato promosso dalle istituzioni, dalla regione, dal Consiglio, però da uomo a me viene ed è venuto da chiedere scusa, anche se non ci incastro nulla, però mi viene da chiedere scusa perché significa che anche là dove ci sono sensibilità, attenzioni rispetto al tema della parità di genere e a tutte le questioni connesse evidentemente non si è fatto e non si sta facendo abbastanza. Quindi da uomo, francamente, a me viene da chiedere scusa e cercare di impegnarci sempre di più tutti insieme, ecco perché ho accettato davvero con grandissimo piacere il tuo invito Chiara perché questa non è una battaglia al termine brutto però ci capiamo che può essere condotta solo da una parte ma è uno sforzo congiunto e devo dire che comunque in queste ore questa cosa che emersa ha suscitato anche una reazione e quindi questo secondo me non è che fa ben sperare però insomma è l’elemento
Speaker 2: dal quale partire per lavorare. Grazie grazie al
Speaker 10: consigliere Francesco Gazzetti. Buona giornata risentirci. Chiara anche perché Chiara. Sì. Perdonami.
Ti voglio dire ad esempio su queste ci sono state reazioni importanti sia delle colleghe di giunta ma anche del segretario del Partito Democratico fossi che su questo intervenuto senza che qualcuno glielo chiedesse e credo che se ne
Speaker 2: vedranno I risultati.
Speaker 0: Grazie Chiara. A te buon lavoro
Speaker 9: Tutti lamenti, ma che ti lamenti? Il chiale un bastone e un tira fuori di renti non fa stu’ un’ettira fora di renti L’uservo tempo fa in tana piazza gridava Cristo in cruci e ci dicea Cristo l’umme padrone mi strapazza Cristo, Lume e Padroni mi strapassa Mi tratta come un cani per la via Sembria tutto con la sua manazza Manco la vita mia, dici che è mia Destrucci la Gesù, stama la razza Destrucci la Gesù, fallo per mia A Gesù, sta malarrazza Destruge a Gesù,
Speaker 0: fa l’upe mia Si,
Speaker 9: fa l’upe mia Tutti lamenti, ma che ti lamenti Il chiaro bastone tira fuori diretti ti lamenti, ma che ti lamenti? Pichia ad un bastone e tira fora l’irenti ti lamenti, ma che ti lamenti? Pichia ad un bastone e tira fora l’irenti
Speaker 0: E Cristo gli ha rispunne dalla cruci
Speaker 9: e
Speaker 2: Oto e ventidue minuti tanti commenti che stanno arrivando al nostro numero WhatsApp il trequattro due ottantuno 0 quattrocentoundici li condividiamo con voi segnalandovi anche quello di Patrizia Asproni per altro ospite nei giorni scorsi del nostro approfondimento politico tutti al voto e da anni animatrice della pagina Facebook boycott Manels denuncia è scandaloso perché l’Europa ci chiede di rispettare la parità di genere per la quale l’Italia è tra gli ultimi posti perché accade l’otto marzo e perché a Firenze la maggioranza dei cittadini è composta da donne che pagano le tasse che hanno diritto di essere rappresentate una gaff istituzionale dice dispiace ci dovrebbe essere più sensibilità per la ehm presenza femminile, la tirata ad orecchia della vice segretaria toscana del PD Stefania Lio, noi come partito seguiamo le indicazioni che ha già dato da sempre la segretaria ma I vostri commenti dicevamo purtroppo il problema non è oggi col congresso tutti I uomini e a monte tutte le posizioni sono maschili. Il famoso discorso a livello occupazionale non c’è solamente un gap di genere dal punto di vista occupazionale ma dal punto di vista dirigenziale proprio dei ruoli apicari come si suol dire dei vertici. Quanta retorica e quanta ipocrisia in questa giornata ci scrive un ascoltatore?
Speriamo di dare senso invece e sostanza attraverso le nostre riflessioni e I nostri ospiti ehm un altro ascoltatore è più neutro. L’organizzazione non è di Palazzo Vecchio quando esterni chiedono la location per un convegno con la richiesta del saluto del sindaco non c’è mai il programma completo e non si conosco nel relatorio, succede sempre così. Ora effettivamente però io andrei a verificare se devo salutare e presiedere e aprire un evento e comunque insomma ci sta che questa cosa sia non sia stata l’attenzione della sindaco in questo periodo particolarmente concitato ma oggettivamente insomma salta all’occhio ecco venti relatori un contesto d’eccellenza come quello salone dei cinque cento e non c’è neanche una donna non si tratta di quote si tratta proprio di un equilibrio in un messaggio che debba essere corretto e culturalmente ehm avanzato rispetto a quello che stavamo dicendo. Nardella io non c’ero e se c’ero dormivo ci scrive ehm Gianni solo pochi anni fa non sarebbe successo stiamo andando indietro invece
Speaker 9: che avanti.
Speaker 2: Chiederemo un commento anche alla nostra prossima ospite ve l’anticipiamo e l’onora Pinsuti ehm il docente saggista esperta di linguaggi inclusivi sarà con noi in studio a partire dalle otto e quaranta prima naturalmente il GR di Popolare Network e vi ricordo il nostro numero WhatsApp un dibattito aperto per tutta la trasmissione fino fino alle nove e trenta perché avremo modo anche con Raffaele Palumbo di affrontare il tema anche attraverso il suo podcast che andrà in onda sulle nostre frequenze e questo fine settimana dedicato a donne e lavoro trequattro due ottantuno 0 quattro cento undici nostro numero
Speaker 0: WhatsApp rimanete con noi e non mi stai facendo niente ma quando dicono qualcosa ti si suoi sempre e quando provo a aiutare non è mai abbastanza Che posso fare? Che posso fare? Che posso dire? Che posso dire? Che posso fare?
EEEEEEEEEEEEEE
Speaker 9: non so
Speaker 0: cosa dire, non so nulla sembra che quando provo non mi prendo sempre il colore ma quando non parlo, non ho nulla ma regretti non so cosa pensare, cosa potrebbe essere che succedesse Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Sottotitoli e revisione a cura di QTSS Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org EEEEEEEEEEE Mi ai say yes, to earthly pleasures now, Mi ai say yes, to deep thoughts and love, Mi ai say yes, because the earth is round, And your body is the whole universe. Mi ai say yes, Mi ai say yes, Mi ai say yes, Mi ai say yes, Mi ai say yes, perché l’Ere è rossa e il tuo corpo è il vero universo Senti, io dico sì Senti, io dico sì Senti, io dico sì perché l’Ere è rossa e il tuo corpo è un universo intero forse possiamo farlo anche meglio, ma non fare lo stesso ancora la donna mi fa fare il flacco, forse ora, forse non mai, amico e trecento e trecento
Speaker 10: Popolare
Speaker 11: Popolare Network le otto e trentuno minuti buona giornata Popolare Network le notizie è stato un Joe Biden energico all’attacco quello che la notte scorsa ha pronunciato il discorso sullo stato dell’Unione probabilmente il più importante della sua presidenza davanti al congresso degli Stati Uniti. Il presidente ha rivendicato I successi della sua amministrazione, l’economia che cresce, disoccupati ai minimi storici, la promessa se sarà rieletto di fare pagare più tasse alle imprese e ai miliardari. Poi molto sulla politica estera naturalmente con l’annuncio di una missione umanitaria a Gaza, l’impegno a sostenere l’Ucraina e l’accusa Donald Trump di essersi inchienato a Putin. Infine Biden ha ricordato che cosa è in gioco alle prossime presidenziali a novembre la difesa delle libertà individuali ha detto Biden la natura democratica della nazione americana. In tutto Il mondo oggi si celebra la giornata internazionale della donna, tante iniziative con manifestazioni compreso lo sciopero, transfeminista, manifestazione nazionale in Italia, Roma organizzata da non una di meno, il corteo partirà dal Circo Massimo Questa mattina alle dieci così come era successo per la manifestazione del venticinque novembre scorso contro la violenza sulle donne.
È stato infine assegnato il porto di Pozzallo alla nave Sea Watch Cinque che era stata indirizzata a Ravenna sarebbe arrivata la settimana prossima affrontando anche una non facile situazione meteo. Ieri sera dal Viminale il cambio di destinazione a bordo ci sono cinquantuno migranti salvati da un naufragio e il corpo del diciassettenne che è morto a bordo. L’evacuazione urgente chiesta alle autorità italiane e maltesi dalla Sea Watch non è arrivata in tempo, il ragazzo in condizioni gravissime quando è stato salvato non ce l’ha fatta. Tutto questo avviene a un anno dal cosiddetto decreto cutro che ha reso più difficile l’intervento delle navi delle
Speaker 12: ONG, il portavoce di SOS Mediterraneo, Francesco Creazzo. A un anno e più dall’approvazione del decreto del cosiddetto decreto di antidosi, il bilancio è estremamente negativo. Queste politiche hanno una conseguenza diretta che è quella di svuotare quel tratto di mare che è il tratto di mare dove si verifica la straganza di maggior parte dei naufragi da assetti di soccorso. Togliere le ambulanze da una strada dove si verificano tantissimi incidenti a che cosa equivale? Equivale a ad aumentare il numero delle morti che avvengono in quel trattore di mare.
C’è poco da da girarci attorno. La deterrenza delle partenze tanto
Speaker 11: sbandirata non avviene molto semplicemente. Che danno
Speaker 12: economico Hanno avuto le ONG in questo anno? Noi abbiamo provato a fare una stima se ci fosse stato assegnato il porto di Pozzallo invece di tutti I porti distanti che ci sono state assegnate soltanto in termini carburanti noi solo la Ocean Biking avrebbe risparmiato diciamo quattro centomila euro in un anno di carburante ecco
Speaker 0: questo è il tipo
Speaker 12: di danno economico che è fatto danno di un’organizzazione e di organizzazioni che sono generalmente finanziate dalla società civile, quindi persone normalissime che mettono mano ai loro risparmi perché non accettano di stare a guardare mentre le persone
Speaker 11: annegano sul nostro confine meridionale. L’inchiesta di Perugia dopo l’audizione all’antimafia il PM Raffaele Cantone ha riferito anche al Copasi, il comitato di controllo sui servizi segreti, qui sono emersi anche I timori per possibili fughi di notizie verso I servizi di paesi stranieri. I numeri sono mostruosi, ha detto il procuratore di Perugia è stato molto chiaro nell’audizione alla commissione parlamentare antimafia, l’inchiesta sul presunto dossieraggio potrebbe dunque allargarsi in altre parole potrebbe non essere stato solo il tenente della finanza Pasquale Striano a consultare scaricare tutta quella massa di informazioni su personaggi più o meno noti migliaia gli accessi abusivi alle banche dati riservate. Elis Line, Stefano Bonaccini, ieri sera sul palco insieme a Pescara con Luciano D’Amico, il candidato del centro sinistra, siamo alle battute finali della campagna elettorale. Oggi gli ultimi appuntamenti il voto domenica il centrosinistra unito contro Marsilio il
Speaker 13: presidente uscente uomo molto vicino a Giorgia Meloni. La speranza è che domenica gli abruzzesi vogliono riprendersi in mano il proprio futuro con questa coalizione con tutte le forze alternative alla
Speaker 14: destra e con Luciano D’Amico che è la persona giusta. Non si fanno venire ai ministri uno dopo l’altro l’ultima settimana a promettere mirabilie anche per un rispetto istituzionale da un lato ma dall’altro vuol dire che se hai bisogno negli ultimi giorni di governo devi venire a fare promesse quando era meglio forse farli venire prima e rendere già fatti quelle
Speaker 11: promesse vuol dire che sei molto preoccupato Il tempo ancora instabile in tutte le regioni più schiarite nella prima parte della giornata pioggia prevista a partire dal nord dal pomeriggio sera. Ci risentiamo con le notizie
Speaker 0: alle nove e trenta. Ancora una buona giornata
Speaker 15: Popolare
Speaker 0: Network muoversi in Toscana Impo, aggiornamenti in tempo reale
Speaker 15: sulla mobilità nella regione Un cordiale saluto ed
Speaker 16: una buona giornata dalla redazione di Firenze Smart in studio Nicola Giannattasio Sulla A1 in direzione Roma per traffico intenso, rallentamenti tra Firenze Scantici e Firenze Imbunita e Code in uscita a Firenze e Truneta. Sulla A11 per traffico intenso in direzione Firenze ci sono code tra Sesto Fiorentino e Firenze e Peretola e rallentamenti tra Prato Ovest e Il Rincchio per la 1. Sulla Fibili in direzione Pisa 2 km di coda per lavori tra la dinamazione Pisa, Livorno e Cascina. Su raccordo Siena a Firenze per lavori, code e attratti in entrambe le direzioni. Tra San Casciano e l’allacciamento per l’Auro in Firenze e in Luneta.
Chiudiamo con I treni per uno show per un’azione nazionale. Oggi potranno esserci cancellazioni e varie azioni fino alle vento. Muoversi in Toscana è un servizio realizzato in collaborazione con Regione Toscana,
Speaker 15: città metropolitana di Firenze e comune di Firenze. Buon viaggio. Muoversi in Toscana Info, aggiornamenti in tempo reale
Speaker 0: sulla mobilità nella regione.
Speaker 15: Contro radio buon ascolto e buon viaggio FM 93 e 6 98 e 9. Riscoprire la specola il museo ospita nuove esposizioni dalla straordinaria collezione di mineralogia a un inedito
Speaker 4: e prezioso percorso tra arte e scienza. Tredici sale in più che si aggiungono agli storici itinerari di zoologia e ceroplastica. Un museo che racconta la
Speaker 15: natura dalla terra al cielo. Università di Firenze, sistema museale di Ateneo. Prenotazioni, biglietti, visite guidate e iniziative su Sma punto Unifi punto it. Vuoi imparare a fare radio e podcast? Sono aperte le iscrizioni
Speaker 0: a Radioscuola, l’unico
Speaker 15: corso con una formazione completa. Potrai produrre la tua demo professionale, imparando dai professionisti del settore, in collaborazione con Controradio. Speaking, conduzione, podcast, giornalismo, montaggio e tutto quello che c’è da sapere per fare della radio il tuo mestiere. A profitta dello sconto Early Bird e iscriviti al corso in partenza ad aprile. Che aspetti?
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Speaker 1: Una nuova stagione pronta a salpare al Teatro delle Spiagge di Firenze. Giovani artisti e talenti affermati sul palco per parlare di storie universali con nuovi linguaggi, info, biglietti e programma completo su teatri d’imbarco punto it. Venerdì otto e sabato nove alle ventuno e domenica dieci alle sedici e trinta alla cameriera di Puccini. A cento anni dalla morte di Puccini uno spettacolo che unisce prosa e lirica per restituire un quadro intimo e inedito del grande maestro. In scena Beatrice
Speaker 0: Visibelli, Giovanni Esposito e il soprano Bay Bailey. Contro radio.
Speaker 15: Stai ascoltando Contro Radio.
Speaker 0: Non perdere niente di ciò che accade. Controradio è cross-mediale.
Speaker 2: Acquario di Controradio siamo in onda e anche sulle nostre frequenze multimediali diciamo Facebook e Controradio punto it mi ha raggiunto l’ospite che avevo anticipato Eleonora Pinsuti docente saggista esperta di linguaggi inclusivi massima esperta a livello nazionale
Speaker 17: di parità di genere. Ben trovata. Buongiorno. Buongiorno a
Speaker 2: tutte e buongiorno a tutti. Ha un piacere essere qui. Abbiamo un approfondimento, lo vogliamo dedicare al linguaggio però non possiamo, Eleonora, non partire dalla stretta attualità. Dalla cronaca chiedo anche a te la tua prima reazione rispetto all’evento di Forbes che è stato annunciato e che si verificherà oggi in Palazzo Vecchio gli oltre venti relatori, tutti uomini,
Speaker 17: che notizia? Non è una notizia per te? No, non è una notizia
Speaker 7: e e chiaramente insomma
Speaker 17: evidenzia esattamente quello che volevamo poi approfondiremo rispetto al linguaggio, cioè che il maschile adotta ancora un tipo di monologismo, parlano solo gli uomini e le donne sono sostanzialmente allontanate, cassate e cancellate dalla possibilità di dire e dimostrare le proprie competenze. E’ stupefacente il fatto che nello stilare questo elenco nessuno si sia reso conto dell’assenza delle donne, perché l’assenza delle donne dallo spazio pubblico è stata a lungo una normalizzazione del sociale. Il fatto che oggi ci si stupisca è stupefacente, perché non dovrebbe avvenire oggi, ma avrebbe dovuto accadere decenni fa, ma è comunque il segnale evidente dell’inaccettabilità del monologismo maschile e della cancellazione dal linguaggio
Speaker 2: e dalla desibilità e dall’oralità delle donne. Ci scrivono se non avessero sbagliato se ne sarebbe parlato non se ne sarebbe parlato ma solo dieci secondi al massimo dunque alla fine prendiamo il buono di tutto questo però arriva anche una smentita rispetto a un commento di un ascoltatore precedente poi chiuderemo questo capitolo quando si chiede ospitalità per un evento a Palazzo Vecchio si devono seguire tassativamente molti passaggi burocratici, approvazioni di scalette, inoltre tassativamente vietato promuovere l’evento prima che si è approvato dalla responsabile venti dell’ufficio preposto. La cosa che stupisce è che non ci sia un protocollo ufficiale per obbligare gli organizzatori esterni a seguire delle linee guida imposte dal sindaco. Ora però non ne facciamo una questione di cuote, facciamo proprio una questione di rappresentatività di quello che un programma del genere ci dice, ci dice che ai posti di maggior eccellenza perché il tema è questo nel nell’evento nella prima tappa di Forbes ci sono dei uomini e che questi sono stati invitati senza che qualcuno si fosse reso conto inconsciamente o intenzionalmente dell’assenza delle donne ma è anche questa una questione di linguaggio verbale o non verbale sicuramente
Speaker 17: un linguaggio fisico di occupazione di spazi. Ah questo come segnale sicuramente, ma è una questione di linguaggio nel senso che appunto a parlare, a rappresentare la disabilità e la narrazione, quindi a raccontare il mondo e le eccellenze sono soltanto uomini e questo è contrario cioè al contrario evidenzia ancora la difficoltà quote o non quote sia chiaro poi questo termine a me non piace ma insomma non è che io sono d’accordo sulla necessità di ristabilire le questioni di genere e non perché le donne debbano essere forzosamente imposte, ma perché questo è proprio l’effetto della dominanza maschile. Siamo costrette tante volte a forzare delle regole, degli elementi diciamo di minoranza proprio perché la dominanza è maschile. Se c’era un modo per evidenziarlo, è stato questo, che questo avvenga l’otto marzo, è ancora più significativo. Ci fa capire, secondo me, chi era la differenza fra la retorica della parità
Speaker 2: e la reale disparità del nostro paese. E su questo torneremo me vien da pensare che anche molti dei relatori di quest’oggi si troveranno e si siano trovati in queste ore in imbarazzo, stante anche la loro sensibilità, il loro contributo a più livelli ehm mi viene in mente forse Bastilichi, forse l’assessore Bettarini che poi in contemporanea nella giornata di oggi partecipano ad altre attività all’insegna appunto della parità di genere. Insomma un corto circuito si è sicuramente creato ma veniamo al al focus che volevamo creare e condividere con I nostri ascoltatori e le nostre ascoltatrici. Abbiamo detto sesso non debole ma forse indebolito e facciamo una riflessione da questo punto di vista partendo dal linguaggio. Siamo in una fase storica, politica, sociale in cui si parla sempre più di donne, anche se poi
Speaker 17: vediamo che in concreto
Speaker 2: se ne parla e basta. E infatti la domanda è ma c’è un reale protagonismo al femminile o il sesso che non è debole appunto è stato indebolito soprattutto dal punto di vista anche del welfare economico
Speaker 17: insomma dei diritti. Ma allora ehm innanzitutto io questo protagonismo femminile non lo vedo mi pare insomma che negli eventi sanciscano ehm quello che invece è palese è semmai un protagonismo del tema della disparità di genere, intendiamoci. Il protagonismo di un tema non significa il protagonismo delle donne che propugnano le istanze, però questo è sicuramente presente e chiaramente porta a delle riflessioni che fino a 10 anni fa neppure erano poste all’attenzione. E Di fatto l’indebolimento del genere femminile non è cosa attuale. Tu dicevi forze indebolito, indebolito sicuramente da millenni per una strategia di dominanza che ad oggi produce in tutto il mondo e del nostro paese delle disparità inquietanti perché a parità di diritti costituzionali non corrisponde affatto una parità di opportunità di valore,
Speaker 2: di valorizzazione nella percezione sociale. Io punteggio queste tue riflessioni con come sempre I contributi dei nostri ascoltatori stanno scrivendo in tanti uomini devo dire questo mi fa piacere perché il tema deve coinvolgere tutti, dovrebbe coinvolgere tutti. Buongiorno, quello che a me sorprende sul tema è che si lascia in secondo piano il punto focale ovvero ovvero le religioni, il la cultura patriarcale maschilista viene dal lì dal substrato cattolico cristiano. Quanto incide tutto questo nei
Speaker 17: millenni di impostazione di questo tipo? Allora non sono una teologa e non mi occupo di religioni e quindi come dire parlo sostanzialmente su sul riflessioni che che derivano dagli studi e
Speaker 0: dalle esperienze è in
Speaker 17: dubbio che le religioni siano adamitiche e che vedano in un Dio padre il referente di ogni legge e di ogni regola. Non a caso poi questo era già tradotto nella cultura classica nel pater familias, che era il padrone vero e proprio di coloro che diciamo erano all’interno della propria dimensione domestica. È evidente che nel momento in cui io rappresento un Dio al maschile sostanzialmente do alla maschilità tutta una un insieme di potenzialità e di autorità che sottraggono ad un altro sesso. Ricordo il famoso discorso Dio e madre che tanto scandalizzò rispetto all’espressione di Giovanni Paolo I. Quindi, insomma, è che simbolicamente sicuramente le religioni, sostanziando il loro immaginario in un dio maschile sottraggono al femminile tutta una serie di dimensioni
Speaker 2: di potere e di autorevolezza. Il politica licorrette dal punto di vista linguistico, verbale che di cui anche di questo tanto si si parla e su cui ci si confronta. È davvero uno strumento per cambiare dal punto di vista culturale. Voglio dire la sterilizzazione del del linguaggio ha inciso davvero in ambito culturale, cercare una sterilizzazione che sia inclusiva, che coinvolga tutti, che però allo stesso tempo è respingente perché anche se tu sei inclusivo da un punto di vista di predisposizione ti trovi a leggere un testo che non sai come articolare cosa deve cambiare realmente per far sì che si senta dentro quello che poi si va
Speaker 0: a esternare
Speaker 17: fuori da un punto di vista comunicativo. Secondo me il politica li correct può essere anch’esso interpretato come un effetto del dominio, un effetto della minorizzazione. Quando ai miei corsi anche manager, manager di manager mi dicono dottoressa che cosa non devo dire? Mi viene da rispondere, che cosa non deve pensare prima ancora che censurare il dire? Perché ciò che noi diciamo è la trascrizione da un lato di stereotipi che agiscono attraverso di noi senza che ce ne rendiamo conto e spesso di convinzioni latenti o patenti che si esprimono e direi si traducono necessariamente nella formulazione linguistica.
Io non parlerei di sterilizzazione linguistica quanto di vigilanza linguistica e questo è importante perché io so, al di là della mia dimensione personale, che un certo frasario è socialmente inaccettabile. Quindi non metto nel circolo linguistico una fraseologia offensiva delle donne o di altre minoranze. Questo però ovviamente, Chiara, non basta, non è sufficiente per trasformare gli elementi di relazione linguistica che poi fanno la relazione sociale. Quello che veramente deve cambiare è il modo di pensare al soggetto donna, è il modo di pensare all’essere femminile ed è sicuramente la trasformazione da una svalutazione storico sociale a una valutazione della persona e del soggetto non in quanto donna e non solo in quanto donna ma in quanto tale.
Speaker 2: C’è poi tutta la questione della rappresentazione delle persone non binarie che si inserisce in tutto questo negare la realtà o dargli non un altro asterisco e segno ma un’altra narrazione tu mi stai dicendo anche in questo contesto? Guarda, ero a Roma
Speaker 17: a fare formazione all’ordine dei giornalisti, quindi diciamo, giocavo in casa tua, e mi stupiva il fatto che molte donne ritenessero inaccettabile l’uso di qualsiasi segno grafico fonematico che andasse a rappresentare soggetti non binari, cioè coloro che non si riconoscono né nell’essere donna né nell’essere uomo. Perché mi stupiva e mi addolorava molto? Perché di fatto come donne noi abbiamo subito una cancellazione linguistica totale, con un omologismo maschile che ci sostanzialmente inseriva all’interno della declinazione maschile e maschinizzante del linguaggio. Perché dunque cancellare la possibilità di essere rappresentati di persone nel linguaggio? Dobbiamo trovare una modalità, una modalità che possa far sentire anche soggetti che non si riconoscono né nell’essere maschile né nell’essere femminile, detti, rappresentati, debbono esistere anche loro come le donne hanno voluto esistere ed esistono nel linguaggio e come gli uomini da sempre gestiscono.
Speaker 2: Facciamo degli esempi, Ricordiamo Eleonora Pinzuti con noi, una delle massime esperte di parità di genere a livello nazionale e non solo saggista e docente in
Speaker 0: vari corsi
Speaker 17: per varie anche realtà e professionalità. Degli esempi.
Speaker 2: Ad esempio quando si vanno a
Speaker 17: stilare dei codici etici, delle norme di condotta ma anche delle comunicazioni, dobbiamo utilizzare un linguaggio che possa anche non ricorrere alla flessione. Molti mi dicono dottoressa ma dover dire sempre lavoratori, lavoratrici, benissimo basta usare una formula più ampia, coloro che lavorano, chi lavora il primo maggio è la festa di chi lavora e in questo modo io posso dare diciamo così uno spazio di esistenza e di rappresentanza anche a coloro che non si sentono né uomini né donne. Dopodiché dovremo probabilmente metterci davvero la testa e il cuore per capire come poter rappresentare con varie possibilità linguistiche coloro che appunto non si riconoscono binariamente nel maschile o nel femminile.
Speaker 2: Quindi non è solo un cambiare di giacca del finale di una parola ma è proprio cercare un vestito che si adatti a tutti noi
Speaker 17: esattamente cercare una modalità di narrazione e di rappresentazione più ampia possibile per far sì che tutti I soggetti tutti gli esseri umani possono sentirsi narrati, rappresentati ed esistenti. Perché se il linguaggio è la casa dell’essere, come diceva quel famoso filosofo, è giusto che questa casa sia abitata da più persone possibili, paritariamente, altrimenti tutto il lavoro che è stato fatto sul linguaggio di genere e sulla rappresentazione del femminile nel linguaggio mi pare che dal punto di vista teorico
Speaker 2: abbia davvero delle manchevolezze. Ci scrivono al tre quattro due tantuno 0 quattrocentondici completamente d’accordo tra parentesi uomo rispetto e poi buongiorno sembra un brutto atto di bullismo istituzionale in riferimento all’evento di Forbes Gianluca ci scrive.
Speaker 17: Bullismo istituzionale e parità di genere. L’espressione è molto forte. Scusa se mi sottraggo a questa domanda, tu
Speaker 2: sai che sono notoriamente
Speaker 17: una persona che disponibilissima che come
Speaker 0: dire ma mi interessa
Speaker 17: molto invece il completamente d’accordo uomo, perché a lungo si è ritenuto il patriarcato interpretato, diciamo così, dalla totalità della maschilità. In realtà il patriarcato come sistema di dominio è stato interpretato anche dal soggetto femminile che spesso l’ha riproposto anche in tratti educativi. Ci sono stati pochi uomini ma che non sono mai stati sedotti dal patriarcato. L’altro giorno leggevo una lettera di Van Gogh a Theo, di Van Gogh, quindi siamo nel 1890, che diceva e affermava come le donne fossero maltrattate come fosse ingiusta la discriminazione del femminile. Forse dovremmo iniziare a ritenere davvero il patriarcato prima e il neopatriarcato poi come una forma di colonizzazione mentale che ha riguardato uomini e donne e che di fatto deve essere decostruita attraverso quella che io definisco una lotta di genere e quindi sostanzialmente la comprensione degli elementi discriminatori da parte delle donne e da parte degli uomini per sovvertire un sistema profondamente ingiusto.
Ti dico una cosa che mi ha detto un ragazzino di 13 anni, si chiama Vincenzo durante un laboratorio che ho fatto questa settimana in provincia di Pisa. Mi ha detto professoressa il fatto è che noi nascendo ragazzi non ci rendiamo neanche conto di quanto siamo avvantaggiati e di come
Speaker 2: possiamo discriminare. Tre dieci anni. Ote cinquantacin minuti sulla lotta di genere torniamo in chiusura abbiamo davvero pochi istanti però leggo un messaggio che è anche una domanda. Buongiorno a scuola ho proposto popolazione studentesca
Speaker 17: al posto di studente e studentessa
Speaker 2: che dice io dico che merita l’applauso e quindi insomma è confortante tutto questo anche perché ci fa fare un passo diverso ma in avanti e quindi davvero utile per
Speaker 0: una comprensione anche che
Speaker 2: poi porta a una corretta narrazione che poi porta anche a una corretta comprensione. Lotta di genere e lotta di classe oggi 8 marzo, sciopero transfeminista, come deve avere gambe questo sciopero che non valga solo una giornata di astensione dalla cura e dalla produzione e dalla produttività ma sia veramente significativo nell’incidere rispetto ai decisori politici.
Speaker 17: Nel far comprendere come la questione della discriminazione di genere e della lotta di genere non sia più procrastinabile e che va a toccare trasversalmente tutti gli assi sociali. Non è una questione storica, non è una questione teorica, è una questione pratica, economica, politica, di giustizia e arriverei a dire davvero di democrazia sociale che riguarda tutti, tutte e tutto, cioè anche coloro che non si riconoscono nel binarismo. Dobbiamo davvero sottrarle questo a un elemento puramente teorico e invece davvero farlo calare nel reale. L’ideale calato nel reale prevede la lotta, prevede la dialettica, prevede anche le forze in campo che vanno sostanzialmente a scontrarsi per un potere che troppo a lungo davvero
Speaker 2: per troppi millenni è stato esclusivamente maschile. Oto e cinquantasette professoressa Lannora Pinsuti la ritroveremo qui nei nostri studi perché la vogliamo ritrovare a confrontarsi con I nostri ascoltatori, la ritroviamo anche in libreria con narrazzioni e ascoltatrici narrazzioni e
Speaker 0: generi ma anche con un prossimo libro in uscita.
Speaker 17: Terza sella, sì. Quei titoli è segreto. Titolo segreto ma tema? Tema è il linguaggio.
Speaker 2: Quindi ci ritroviamo anche qui sulle nostre frequenze. Grazie, grazie e un onore a tutti.
Speaker 18: Mi sento vicino e provo ad capire Il desiderio è il freddo, è il fuoco che credo L’amore è un
Speaker 9: banquettino che ci sentiamo Come ora provo ad capire
Speaker 0: La forma in cui mi sento sotto la tua comanda Prendo le mie mani, le mani sono le mani La way I feel under your command Take my hand as the sun goes down They cannot deny, cannot deny, cannot deny Because the knife belongs to lovers Because the knife belongs to us because the night belongs to lovers Because the night belongs to us Because the night belongs to lovers Because the night belongs to us
Speaker 9: Have I ever, baby, when I’m alone
Speaker 0: e
Speaker 9: no
Speaker 18: in no
Speaker 0: no no no no no no no no La mia vita è in giro Mi prendo la mia mano quando il sole si asciuga Non posso non posso non posso non posso non posso Perché la notte si chiama Perché la notte si chiama Perché la notte si chiama To hell, to hell, so take me now, take me now, take me now Oh, because the night belongs to lovers, because the night belongs to us The night belongs to lovers, and everybody’s heart breaks belongs to us e
Speaker 5: Ciao sono Dario Nardella il vostro sindaco. Vi invito tutti e tutte venerdì ventidue marzo alle ore ventuno al Palazzo Vanni per festeggiare questi ultimi dieci anni che ho vissuto da sindaco e da cittadino insieme a voi per la nostra Firenze. Per questo vorrei dire grazie a tutti non con un evento politico ma una bella serata per salutarci. Grazie Firenze. Ci vediamo il
Speaker 1: ventidue marzo al palazzo Vanni. Vi aspetto. Evento organizzato dall’associazione Punto Su Firenze. Da quando Pinocchio era diventato un bravo ragazzo, il agatto e la volpe il sabato sera si annoiavano ma a Mangiafuoco li portò al Pinocchio Jazz in Viale Giannotti tredici a Firenze e vissero tutti felici e contenti.
Speaker 4: Non ascoltare le cattive compagnie. Vieni al Pinocchio. Sabato nove marzo la flautista Carlotta Vittori presenta il suo primo disco Rua. Al suo fianco spiccano il chitarrista Nicolo Faraglia e la solida coppia ritmica formata da Silvia Bolognesi e Andrea Melani. Ingresso 13 euro gratuito under 25 riservato soci arce e wisp prenotazione postive a mail entro il venerdì a info chiocciolapinocchiojazz.it Cosa sta succedendo a noi e al mondo?
La risposta è Pensavo Peccoli Da venerdì 8 a domenica 10 marzo, la Kermes ha cura di Luca Sofri con incontri e presentazioni per riflettere su noi stessi e sul presente. Ospiti, Paola Turci, Francesco Costa, Chiara Valerio, Antonio Manzini, Ilaria Gaspari, Stefano Nazzi, Michele Serra, Donatella di Pietra Antonio, Piero Dorfles, Luca De Gennaro, Cecilia Sala, Donato Carrisi e tanti altri. Programma completo su pensavopeccioli.it. Torna a Firenze di Dacta Italia, la fiera dedicata al mondo della scuola. Regione Toscana, Ti aspetta con uno stand sulle opportunità del fondo sociale europeo plus.
Potrai conoscere le eccellenze nel campo dell’istruzione, dall’infanzia ai percorsi post-dicloma, scoprire le opportunità dedicate ai giovani, partecipare a workshop e seminari. Dal venti al ventidue marzo, alla fortezza da Basso a Firenze, la Toscana fa scuola. Scopri di più su Regione
Speaker 0: punto Toscana punto hit slash didatta duemilaventiquattro.
Speaker 1: Contro l’orario. Cosa è successo? Storie e voci per capire quello che accade di Raffaele Palumbo. In questa puntata donne e lavoro. Un viaggio nel tempo dagli anni cinquanta all’anno 0.
Il podcast è in onda il sabato alle tredici e quindici in replica la domenica alle diciassette e dieci. Riascoltalo su Contraradio punto
Speaker 0: it e sulle principali piattaforme podcast. Che meraviglia. EEEEEEEEEEEEEE
Speaker 9: Sottotitoli e revisione a cura di QTSS non mi dimenticare, non mi dare un’asciugata, non mi dare il mio prezzetto, non mi dare il mio sass chiamare il tuo local precinto, chiamare la tua città a Cina tutti I prezzetti
Speaker 0: del tuo passato colorato tutti le disposte di privilegio
Speaker 9: e quella certa aggressione ti
Speaker 0: piace il suono di
Speaker 9: una classe strutturata? EEEEEEEEE
Speaker 4: con Tiff alla radio. Ci sentite? Tiff alla radio.
Speaker 2: Voce e temi dal canale video di Controradio. Alle nove passate da cinque minuti apriamo dunque oggi una finestra con Tiff
Speaker 19: alla radio. Ben trovato innanzitutto a
Speaker 2: Raffaele Palumbo. Ben trovata Chiara, buongiorno. E salutiamo anche Camilla Coger quest’oggi con noi dall’altro capo
Speaker 7: del telefono
Speaker 2: Camilla ci sei? Ci senti? Mi sento. Ciao Chiara. Hai portato avanti una bella intervista.
Ieri sul finale di serata sei riuscita a intercettare un altro contributo davvero importante a questo percorso di approfondimento che stiamo facendo su diritti e linguaggio. Ci vuoi raccontare?
Speaker 7: Si, esattamente, in occasione della Tornata Internazionale dei Diritti delle Donne abbiamo organizzato un video con duplice intervista. Abbiamo quindi sentito Maria Paola Monaco, professoressa di diritto del lavoro e Vera Geno, famosa sottolinguista. Sono stati due bei momenti in cui abbiamo parlato per esempio di quali siano gli ambienti lavorativi in cui le donne sono ancora sopra rappresentate oppure di come si possa creare un linguaggio che sia più rappresentativo della figura femmile in contesti lavorativi e
Speaker 2: questo infatti l’abbiamo fatto con il Verageno. Allora sentiamo proprio un estratto anche abbastanza approfondito della tua intervista Veragheno che poi confluirà nel video che in questa giornata verrà pubblicato proprio sul canale Instagram e
Speaker 20: TikTok di This is Florence con Veragheno. Noi cresciamo in un
Speaker 0: contesto costruito attorno al
Speaker 20: maschio, quello che si dice androcentrico, e questo androcentrismo socioculturale si riverbera anche nella lingua. Semplicemente in una società come quella umana che è basata sul logos, cioè sulla parola, chi non ha la parola o chi non viene nominato si vede meno. Quindi diciamo che l’effetto socioculturale di chiamare I vestieri maschili è quello di dimenticarsi della presenza femminile, ma soprattutto della normalità della presenza femminile
Speaker 21: in determinati ruoli e posizioni abitali. Quali effetti questa preferenza per I sostanti maschili può avere sulla percezione delle donne in determinati settori lavorativi? Allora,
Speaker 20: la percezione, cioè il primo principale di percezione è quello che si ha in età evolutiva, cioè quando il cervello è in formazione e I bambini e le bambine succhiano tutto ciò che sentono attorno a loro per costruire poi la propria immagine di sé. E se tu non vieni mai nominato, non fai mai parte della narrazione, dello storytelling, sembrava sempre che quella storia non ti riguardi. E questo vale sicuramente per la donna, no, se tu vedi che nel libro di testo c’è il ministro, c’è il presidente della repubblica, c’è l’astronauta maschio, ma non ci sono ministri, non ci sono presidenti della repubblica femmine, non ci sono astronauti, ti abitui a pensare che magari a quei ruoli non puoi arrivare, che quei ruoli ti sono preclusi. E quindi è questo, La conseguenza dell’eteria è questa qua.
Speaker 21: Cosa si può fare per promuovere un linguaggio più inclusivo e neutro rispetto al genere nel contesto lavorativo?
Speaker 20: Allora, premesso che io non lo chiamo mai linguaggio inclusivo, perché il linguaggio inclusivo continua a presupporre che ci sia qualcuno che include e qualcuno che viene incluso e quindi crea una distorsione tra I normali che includono e I diversi che in qualche modo subiscono l’inclusione, io parlo di linguaggio ampio. Prometto tutto questo, siccome le persone ne hanno le scatole piene di altri che vanno in giro col di chino alzato, secondo me la cosa più sana è pensare a come si può cambiare il proprio comportamento linguistico, non quello degli altri e quindi io ho adotto una serie di abitudini linguistiche che sono diciamo che vanno incontro a questa mia necessità di usare un linguaggio più attento alla diversità di genere senza però incolpare chi non lo fa, chi non lo segue. Nel senso che se la sindaca, l’assessora, la questora, la segretaria di partito che incontro mi dice per favore chiamami un maschile, io mi adeguo perché è inutile tirare su barricate. Poi se c’è modo di tornare sull’angomento, tipo accanto a un bicchiere di qualcosa, un bicchiere di cordiale, magari glielo chiedo perché e vengono sempre fuori delle storie interessanti. Per esempio la motivazione che condivido più di tutte, quella senza anche giustificazioni diciamo pseudo scientifiche, è semplicemente mi fa fatica perché lavoro in un contesto in cui se io uso il femminile tutti mi rompono alle scatole e quella è comprensibile perché non tutte le persone sono nate per stare sulle barricate, ognuno ci arriva coi propri tempi.
Speaker 21: Però dall’altra parte se non cambiamo anche quest’aspetto, diventa sempre più complicato poi arrivare ad una trasformazione anche del pensiero.
Speaker 20: Allora, premesso che io sono grande fan dei giovani, cioè non sono parte di quelle generazioni di adulti che dicono ai giovani di oggi che schifo, ma un difetto dei giovani e delle giovani è avere fretta. E I cambiamenti sociali, culturali e linguistici sono lenti per natura, quindi al di là di quello che dice la nostra premier la goccia scava la pietra e quindi bisogna insistere però a volte funziona meglio il cosiddetto gentle noccio
Speaker 0: cioè la spinta gentile
Speaker 2: che non lo strappo secco. Fiducia nei giovani Camilla ma tu hai avuto fiducia in quello che ti ha detto rispetto a come si può cambiare una narrazione che sia abbiamo sentito non inclusiva poi su questo come definizione possiamo essere più o meno
Speaker 7: d’accordo lei l’ha definita più ampia. Ecco signor diciamo il ripensario che stai è che in realtà questi discorsi si riguardano a tutti e nonostante molte cose comunque siano cambiate nel corso della storia ci sono tante altre questioni che vanno ancora aspettate e lo si può fare solo quando ne siamo contatevoli. Io diciamo non mi ero mai accertata troppo a lungo sulla questione della lingua che
Speaker 2: però è una cosa che che riguarda tutti alla fine. Sarà molto interessante proseguire questa riflessione con voi rispetto anche alla lingua nei social, no? Questa questa questa linguaggio più ampio come arriva ad essere forse più inclusivo che in tutti gli altri ambiti sui social rispetto alle narrazioni in altri contesti. Nel frattempo grazie per questo contributo grazie
Speaker 0: a Disis
Speaker 7: Florence e grazie a Camilla Koger. Grazie mille a voi.
Speaker 0: Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org EEEEEEEEEEEEEEEEEEIIIIIII Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org e
Speaker 19: le nove e quattordici naturalmente come il venticinque novembre qui a controllo del radio è tutto l’anno anche l’otto marzo è tutto l’anno naturalmente queste ricorrenze però servono veramente per cercare di sottolineare un impegno costante che a dei momenti però particolarmente sottolineati anche il podcast cosa è successo si occupera di donne si occupera di donne e il lavoro abbiamo parlato del linguaggio abbiamo parlato delle esclusioni abbiamo parlato della lotta di genere e della capacità di passare anche dalla parte teorica all’azione politica e legata al quotidiano. Il tema donna e lavoro sembra di essere veramente per alcuni versi senza buttare a mare naturalmente le le le le le conquiste più o meno recenti ma per alcuni versi sembra di essere all’anno 0. Il podcast è ascoltabile sulle nostre frequenze sabato domani alle tredici e quindici in coda al Giornale Radio di Popola Renetto che poi ne replica domenica alle 17.10 sempre sulle nostre frequenze oltre che in streaming su ControIado.it, sulle nostre app e su Spotify. È una sorta di viaggio nel tempo che parte con una testimonianza registrata veramente ieri, potremmo dire, torna delle testimonianze degli anni cinquanta e sessanta, ci fa ascoltare la tv degli anni ottanta e novanta e con alcune studiosi o persone comunque estremamente coinvolte in queste vicende andremo a parlare poi di cosa significa oggi vivere in un ambiente di esclusione, di discriminazione, di molestie, di gender pay gap, ovvero della divisione di stipendio, di pagamento, di possibilità di carriera, di avanzamenti, eccetera eccetera, tra le donne e gli uomini che a tutt’oggi persiste.
Il World Economic Forum ha detto che questo gap sarà colmato nel 2154, quindi abbiamo ancora tempo secondo loro, mentre invece tempo non ce ne non ce ne può essere sentiamo un breve estratto del podcast
Speaker 22: Io lavoro in un barrettino vicino al centro di Firenze dove si fa anche da mangiare e lavoro come come cammadiere, quindi al pubblico. Ne lavori al pubblico come tutti sappiamo bisogna sempre avere il sorriso e essere cortesi e gentili con I clienti. Questa regola è problematica nel caso in cui I clienti, come mi accade quasi quotidianamente, hanno degli atteggiamenti vicidi o molesti, che sia il complimento o l’atteggiamento flirtoso, che però da parte di persone di oltre 50 anni verso di me che ne ho 24 è quantomeno fuori luogo fino ad arrivare a molesti anche fisiche e quindi molto gravi che mi sono state purtroppo inferte. Purtroppo inferte. Il problema che mi piacerebbe sottolineare è il fatto che spesso quando faccio presente, grazie al fatto anche che la mia titolare è completamente solidale, che questo tipo di atteggiamenti mi fanno stare male, mi arrecano disagio, la risposta lassica è ma io ti stavo facendo un complimento.
Il problema è che per farmi determinati tipi di complimenti sarebbe necessario che tra di noi ci fosse una certa confidenza, la quale non c’è perché siamo sconosciuti e il fatto che tu ti approfitti della mia posizione di cameriera in quanto non ti posso rispondere più di tanto male, per posir scavallare il mio spazio personale e il mio spazio di confidenza è sbagliato, mi fa arrabbiare e mi mette a disagio. Inoltre quando si ha a che fare con le donne bisogna sempre tenere a mente che quando dai noia a una donna non sei il primo ma sei probabilmente il 2400esimo e che quindi I nostri fastidi sono fastidi accumulati, I nostri disagi sono disagi accumulati e
Speaker 19: I nostri traumi sono traumi accumulati Capiamo subito che da questa testimonianza che abbiamo registrato per questa puntata del podcast di Contro il Radio cosa è successo?
Speaker 8: Parliamo di donne e lavoro. Mi scusi non se le do le spalle ma io non
Speaker 0: posso farmi riconoscere. Altrimenti non mi darebbero
Speaker 8: più il lavoro I padroni di questi reggiseni guadagno 100 lire l’uno loro il negozio li vendono a 1500 per guadagnare 1500 1600 lire al giorno devo fare otto ore di macchina al giorno mi alzo le sei preparo la bambina la porto a scuola poi quando ritorno faccio le faccende e poi mi siedo a macchina. Mezzogiorno mi alzo su, preparo il mangiare, vado a prendere la bambina a scuola e poi quando ho lavato I piatti torno alla macchina fino a sera e queste sono le mie giornate non ho mai tempo né per uscire né per andare al cinema l’unico mio svago è guardare la televisione
Speaker 0: Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
Speaker 9: All the bad and good, racism and misogyny Not considered anymore Capitalism made us poor Barf of evil, miracle for every single
Speaker 0: war Need to push the poison from my system My 2 human beings, listen, tell me Who do you think you are? What? It’s your own decision But you’re homeless, now you’re prison We forgot the rhythm, you must go far What? Need to push the poison from my system non mi pensi che sei lì è la tua decisione ma sei sempre in presenza non ti dici che mi sei persa non mi dici che sei lì mi hai perso il poesia dal mio sistema fino a te aspetta, mi dici non ti dici che sei lì no non mi dici che sei lì tutto il mio mondo mi strada mi sento, mi sento, mi sento Ti sti sti sti sti Tu mi chiedi se piu’ mo’ Sì, lei mi mette a te All you wanna is trust me In me, in me, in me, in me Ti chiedi se piu’ mo’ Sto nascendo in me All you see is the square Where you’re feeling like you’re feeling Like you’re feeling You are my true my dream I’m in your place, my bow, bow You know you’re pleased to cry, wow Take it or stay, now, now Take it or stay, wow We are here to dominate My dream feels like a dream We are here to dominate Need to purge the poison from our system Until human beings listen Tell me who you think you are It’s your own decision But your home is now your prison You forgot that without me you’re welcome far Need to purge the poison from our system Until human beings listen E se la fai con me, mi fai fuori Dove fare il poesia Dall’assistente A mangiare l’umanità Ascoltami Dicci a me, chi pensi
Speaker 4: che sei? Voglio un mondo dove posso vedere la femminile Solo facciamo un quarto del governo Come un angelo che è andato in palla Casta un muro sotto il spello
Speaker 0: e
Speaker 19: le nove e ventite vi ricordiamo che il podcast cosa è successo dedicato per questa puntata a Donne e Lavoro vai non dalle tredici e quindici e alle dici a sette e dieci, sabato e domenica sulle nostre frequenze ed è disponibile sul nostro sito e sulle nostre app oltre che su Spotify vi segnaliamo inoltre sul Contrario punto It trovate tutte le notizie che riguardano questo otto marzo tutte le notizie le iniziative e tra le altre
Speaker 0: cose vi segnaliamo anche
Speaker 19: donne, lavoro, cultura e istituzioni in otto pillole cinematografiche, otto per otto, un appuntamento di questa mattina alle ore undici siamo in Aulamagna, Firenze, l’Aulamagna dell’Università degli Studi di Firenze in Piazza San Marco IV, ci sarà la proiezione appunto di otto spunti in qualche modo di otto pillole cinematografiche con molti ospiti, molte ospiti che ragioneranno intorno a questi temi che partono proprio dal lavoro, dalla cultura e dalle istituzioni intorno al mondo delle donne.
Speaker 0: Ba ba ba ba ba ba ba ba Ba ba ba ba ba ba ba ba Guardo Una foto di mia madre Era felice, avrà avuto tre anni Stringeva al petto una bambola Il regalo più ambito Era la festa del suo compleanno un bianco e nero spiatito e guardo mia madre a quei tempi e rivedo il mio stesso sorriso e pensare quante volte l’ho sentito lontana e pensare quante volte mi avrei voluto parlare di me, chiederle almeno I tre che mi lunghiedo stili, silenzio e momenti di non curanza punto al vento mi Mi mostravo impossibile, inaccessibile nera Intimamente guerrita, tenendo una sciocca rivalità Ba ba ba ba ba Guardo una foto di mia madre Era felice, avrà avuto vent’anni I capelli raccolti in un boulard di seta Nell’un’espressione svanita L’etido scorso degli anni sessanta di una raggiante catania lo scrutto Per filo, per segno e ritrovo il mio stesso sguardo E pensare a quante volte l’ho sentita lontana E pensare a quante volte volte Avrei voluto parlare di me chiederle almeno il perché le lunghe dostine in silenzio di quell’arbitraria idolenza un colpente mi dimostrava infessibile inaccessibile e fiera e
Speaker 19: due minuti alle nove e trenta di questo venerdì otto
Speaker 0: marzo duemila
Speaker 19: ventiquattro e state con noi sta arrivando il giornale
Speaker 0: radio di Popolare Network buon ascolto Oh, my dear Oh, my dear EEEEEEE Sottotitoli e revisione a cura di QTSS”