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Elezioni – E’ corsa alle liste civiche a Firenze, in vista delle prossime elezioni amministrative, dove di nuovo si torna a parlare di corsa al centro, per la conquista dei voti dei cosiddetti moderati. Dopo l’ufficializzazione della candidatura dell’ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt per il centro destra, a sinistra la situazione continua ad essere in divenire.
Il servizio di Raffaele Palumbo.
Dunque, Schimidt si candida, Dimitrij Palagi corre da solo, la Del Re annuncia un prossimo appuntamento elettorale senza però sbilanciarsi, il progetto Montanari sembra essere finito in un momento di difficoltà, il Movimento 5 Stelle potrebbe andare con il Pd tra i mille veti e condizioni posti da Conte, la Funaro si offre di fare da guida turistica a Schmidt, sottintendendo che a Firenze è solo un turista, che ha sua volta ha preso aspettativa dalla direzione del Museo di Capodimonte invitando Montanari a fare la stessa cosa, anche se Montanari non è candidato e il Sindaco di Napoli dice: “mi domando come possa tornare a guidare il nostro museo dopo la campagna elettorale”. C’è chi maligna che Schmidt abbia – nel caso di una sconfitta – un altro paracadute proprio in un altro museo fiorentino, ma si sa, la città spettegola. In altre parole, al momento ”Grande è la confusione sotto il cielo”, affermava Mao Zedong, “quindi la situazione è eccellente!”. Ora, proprio eccellente non sembra e ad accomunare i principali competitor c’è – di nuovo la corsa al centro, la caccia al voto dei moderati (come se fuori dal centro tutti gli altri fossero estremisti) e il proverbiale passo indietro dei partiti a favore delle liste civiche. Se tu ne fai due, io ne faccio tre. E allora adesso è corsa ai candidati che anche se sanno di non essere eletti dovranno portare i loro voti, quartiere per quartiere, condominio per condominio, casa per casa. Ah, giusto per dire: da oggi mancano due mesi alle elezioni.